Complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027: gli interventi

Il Complemento di sviluppo rurale Toscana 2023-2027 è il riferimento unico per tutti i potenziali beneficiari dei fondi  messi a disposizione per realizzare 54 tipi di intervento di sostegno allo sviluppo rurale del Piano strategico nazionale (Psn) della Politica agricola comune (Pac) detto anche Piano strategico della Pac (Psp) Italia attuati a livello regionale.

Gli interventi fanno parte di sette tipi di intervento:

• 1.    Impegni in materia di clima e ambiente e altri impegni in materia di gestione
• 2.    Sostegno a zone con vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici
• 3.    Sostegno a zone con svantaggi territoriali specifici derivanti da determinati requisiti obbligatori (p.es. Direttiva Quadro sull’acqua)
• 4.    Investimenti
• 5.    Insediamento dei giovani agricoltori e avvio di nuove imprese rurali
• 6.    Cooperazione
• 7.    Scambio di conoscenze e informazione

che, per semplicità, sono qui presentati raggruppati in quattro temi:

• ambiente
• investimenti
• cooperazione e Leader
• conoscenza

dove è possibile trovare le schede dei singoli interventi per conoscerne i dettagli.

Per ottenere i sostegni previsti dal Csr Toscana è necessario attendere l’uscita dei relativi bandi , in base al cronoprogramma .

Inoltre, il Csr Toscana 2023-2027 prevede due tipologie di progettazione integrata:

• domande a pacchetto o pacchetti, ovvero domande che possono essere presentate da un singolo soggetto (potenziale beneficiario) a valere su diversi interventi contemporaneamente
   
• progetti integrati, in cui diversi soggetti (potenziali beneficiari) presentano contemporaneamente la propria domanda, a valere su diversi interventi(più beneficiari e più interventi).

La progettazione integrata serve a promuovere la competitività del settore agricolo, agendo sul superamento dei fattori critici di sviluppo imprenditoriale, attraverso forme di sostegno a livello aziendale e interaziendale che agiscono su strutture e infrastrutture, per incentivare la collaborazione stabile e strutturata tra imprese incluso il rafforzamento delle filiere corte.

Inoltre, per essere innovativo, il settore agricolo ha bisogno di inserire nuovi soggetti capaci di generare imprese competitive e contribuire alla vitalità dei territori.

Per quanto riguarda le domande a pacchetto questi gli interventi attivabili:

Per quanto riguarda i progetti integrati sono previsti i seguenti strumenti:

• progetti integrati di distretto (Pid)
   
• progetti integrati di filiera (Pif)

I Pid sono lo strumento che aggrega più imprese che sviluppano la loro attività all'interno di territori "distrettuali" riconosciuti dalla legge regionale n. 21 del 2004 e dalla legge regionale n. 17 del 2017, come disciplinati dal Regolamento di attuazione, approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 171 del 2018.

I Pid consentono di favorire i processi di riorganizzazione e consolidamento delle filiere e di realizzare relazioni di mercato più equilibrate fra gli attori di filiere agricole e agroalimentari (produttori primari, imprese di trasformazione e commercializzazione, ecc.) che fanno parte del distretto, con lo scopo di sostenere la redditività delle aziende agricole e lo sviluppo dei territori.

I Pif hanno lo scopo di migliorare la competitività delle filiere agroalimentari, attraverso una più solida integrazione tra gli operatori economici coinvolti nelle filiere produttive agroalimentari o forestali, con  il compito di promuovere una più equa redistribuzione del valore aggiunto agricolo tra i diversi segmenti delle filiere. In questo ambito, si tiene conto anche dei potenziali benefici per i consumatori in termini di riduzione del divario fra prezzi di produzione e di consumo.

L’utilizzo dello strumento dei PIF consente anche di migliorare le condizioni di impatto delle policy e degli interventi, in termini di crescita e competitività dei settori agricolo o forestale, perché l’integrazione e la concentrazione degli interventi aumentano la capacità dei singoli operatori della filiera nel produrre impatti positivi.

Infine, per favorire lo sviluppo dell’innovazione, di nuovi prodotti, di nuove tecniche di produzione, di nuovi modelli organizzativi e gestionali, il Csr Toscana 2023-2027 riconosce

• il ruolo fondamentale ai Gruppi operativi (Go) del Partenariato europeo per l’innovazione (Pei-Agri), che sono uno degli attori principali dell’Akis – Sistema della conoscenza e digitalizzazione.

I Go promuovono la conoscenza, l’innovazione e la digitalizzazione nel settore agricolo, forestale e nelle aree rurali nonché la loro diffusione con l’individuazione di problemi/opportunità e soluzioni innovative, attuate nell’ambito di un partenariato che realizza il progetto.

Il Pei Agri promuove un modello interattivo di innovazione, basato su approcci bottom-up e sulla partecipazione dei diversi attori rurali alla co-produzione di conoscenza.

Per realizzare questa tipologia di progetti il Csr Toscana prevede i seguenti interventi:

•  SRG01 - sostegno ai gruppi operativi Pei Agri
•  SRG08 – sostegno ad azioni pilota e di collaudo dell’innovazione
•  SRG09 – cooperazione per azioni di supporto all’innovazione e servizi rivolti ai settori agricolo, forestale e agroalimentare

Per maggiori informazioni

• consulta il Complemento per lo sviluppo rurale (Csr) Toscana 2023-2027

oppure

• compila e invia il modello online Scrivici