Territori rilevanti per il Feasr 2023-2027

I territori, di diversa natura e caratteristiche, eligibili agli interventi cofinanziati dal Csr Feasr 2023-2027 in Toscana


Le tipologie di territori

  • Altri territori (aree con vincolo paesaggistico; paesaggi inseriti nel Registro nazionale dei paesaggi rurali storici; territori che hanno ottenuto dall'Unesco il riconoscimento di eccezionale valore universale)



Classificazione dei comuni toscani in base al grado di ruralità

La Regione Toscana ha adottato la stessa zonizzazione utilizzata nella programmazione 2014-2022, ma aggiornata alla popolazione residente al 2021, in linea con quanto previsto dal Piano strategico nazionale della Pac (Psp) Italia 2023-2027.

Come per il periodo 2014-2022 anche per il Csr Feasr 2023-2027 i comuni toscani sono classificate in 5 tipologie:

  • A. Aree urbane e periurbane;
  • B. Aree rurali ad agricoltura intensiva;
  • C1. Aree rurali intermedie in transizione;
  • C2. Aree rurali intermedie in declino;
  • D. Aree rurali con problemi di sviluppo.


La revisione della classificazione, attuata con l’aggiornamento dei dati statistici sulla popolazione residente, ha determinato la sola variazione di due comuni che sono passati da C1 a C2 (Rapolano Terme e Castagneto Carducci), così come previsto dalla delibera di giunta 201/2023 che approva la versione 2.0 del Csr Toscana 2023-2027

A breve online anche la mappa.


Aree rurali eligibili al metodo Leader

Con delibera di gunta 201/2023 è stata approvata la nuova zonizzazione Leader per il periodo 2023-2027.
I territori eligibili al metodo Leader sono:

  • tutti i territori già elegibili nel periodo di programmazione 2014-2022;
     
  • le porzioni montane dei Comuni parzialmente montani, indipendentemente dalla classificazione complessiva dei Comuni stessi;
     
  • i comuni classificati intermedi, periferici e ultraperiferici nella Mappatura nazionale aree interne “Mappa AI 2020” (si veda paragrafo specifico);
     
  • i Comuni classificati C2 o D, così come derivanti dall’aggiornamento di cui al paragrafo precedente.

A breve online il link alle pagine di Geoscopio con i territori eligibili al metodo Leader per il periodo 2023-2027.

Oppure

  • Consulta l’elenco comuni Leader 2023-2027, reperibile al paragrafo 15, allegato 1 del Csr Toscana 2023-2027


Aree interne (Ai)

Con riferimento alla tematica delle aree interne occorre distinguere fra:

1) Comuni toscani classificati “area interna”, ovvero “Comuni interni”, ai sensi della Mappatura nazionale (Ai), aggiornata per la programmazione 2021-2027, elencati al paragrafo 4.4. dell’allegato A alla delibera giunta 199 del 28 febbraio 2022: si tratta di 164 Comuni interni. La delibera 199/2022 stabilisce che “sia assicurata dall’insieme dei fondi Fesr, Fse+, Feasr, Feampa e Fsc una quota pari ad almeno il 30% delle risorse complessive dei programmi sul territorio regionale a favore dei comuni delle aree interne, anche mediante interventi diversi dalle strategie territoriali integrate”;

2) i Comuni ricompresi nelle 6 “Aree progetto”

1. Casentino - Valtiberina;
2. Garfagnana – Lunigiana - Media Valle del Serchio - Appennino Pistoiese;
3. Valdarno – Valdisieve – Mugello - Valbisenzio;
4. Alta Valdera – Alta Valdicecina – Colline Metallifere – Valdimerse;
5. Amiata Valdorcia - Amiata Grossetana - Colline del Fiora;
6. Valdichiana Senese)

che sviluppano ed attuano le Strategie territoriali integrate e che sono state individuate, a seguito di negoziato con il dipartimento per le Politiche di coesione, nell’allegato A della delibera di giunta regionale 690 del 20 giugno 2022: si tratta di 115 Comuni, di cui 112 Comuni “interni” e 3 Comuni classificati “cintura” (questi ultimi costituiscono un’eccezione in base a tre parametri negoziati con il dipartimento Politiche e coesione.

I tre comuni “cintura” (Pelago, Tresana e Castelfocognano) rientrano nella classificazione delle “aree progetto” ma non nella classificazione di “area interna” ai sensi della delibera di giunta 199/2022.

Il Feasr concorrerà al sostegno delle aree interne con le seguenti modalità:

  • il riconoscimento, in alcuni bandi del Csr 2023-27, di specifiche premialità ai progetti ricadenti nei 164 Comuni toscani classificati “area interna” 
     
  • la previsione di una “riserva di fondi” per le Strategie territoriali delle 6 Aree interne ex delibera di giunta 690/2022: per il Feasr non ci sono linee di finanziamento pecifiche/dedicate per le strategie aree interne (a differenza di Fesr e Fse). Le risorse per il finanziamento delle strategie saranno reperite nell'ambito di quelle attualmente programmate sui singoli interventi del Csr Feasr 2023/2027.

    La gestione dei fondi Feasr da destinare alle singole strategie, sarà affidata ai Gal - gruppi di azione locale che operano sui territori delle varie strategie d'area, i quali garantiranno sinergia e complementarietà con il Csr toscana 2023-2027 e le singole Strategie di sviluppo locale (Ssl) del metodo Leader. 

Gli elenchi dei comuni riferiti alle due categorie sono reperibili nelle delibere sopra citate.


Zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

Alcuni interventi del Csr Feasr 2023-2027 prevedono, per gli agricoltori che svolgono la propria attività in zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici, dei pagamenti compensativi (link alle schede SRB). Inoltre, alcuni interventi ad investimento prevedono di attribuire delle premialità, (l’attribuzione di punteggi aggiuntivi nei bandi di selezione) ai progetti ricadenti in tali zone.

Le zone soggette a vincoli naturali o altri vincoli territoriali specifici, indicate dal Regolamento Ue 2021/2015 articolo 71 e dal Regolamento Ue 1305/2013 articolo 32 sono:

a) zone montane;

b) zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane, nonché

c) altre zone soggette a vincoli specifici.

Le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici per il periodo 2023-2027 sono le medesime del 2014-2022 e sono state georeferenziate con delibera di giunta regionale 550/2015, poi modificate con delibera di giunta regionale 1349/2020

Oppure


Elenchi specifici per i bandi di alcuni interventi forestali

A) Superfici forestali classificate a maggior rischio di incendio individuate nel vigente Piano Antincendi boschivi (Aib) della Regione Toscana 2023-2025;

B) Elenco delle specie di organismi nocivi alle piante che possono provocare una calamità
a breve on line

C) Elenco delle fitopatie o delle infestazioni parassitarie che in Toscana hanno causato la distruzione di non meno del 20 % del potenziale forestale interessato (a breve on line)

D) Specie facenti parte della vegetazione forestale della Toscana;

E) Specie arboree ad alta infiammabilità;

F) Specie arboree idonee agli interventi di prevenzione del rischio di incendio.

G) Indice di boscosità pari o superiore al 47% della superficie complessiva

H) Indice di boscosità inferiore al 47% della superficie complessiva


Zone vulnerabili ai nitrati (Zvn)

La direttiva Nitrati (91/676/CEE) ha per obiettivo la protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole e definisce criteri e vincoli a cui attenersi per una corretta gestione della fertilizzazione azotata.   

In ottemperanza all'articolo 92 parte III del decreto legislativo 152/2006, che recepisce la direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole, la Regione Toscana ha individuato sul proprio territorio alcune zone vulnerabili da nitrati di origine agricola (Zvn), nelle quali la qualità delle acque è compromessa, o potrebbe diventare tale se non si interviene in modo tempestivo, a causa di pressioni di tipo agricolo. In queste aree deve essere applicato un Programma di azione per la regolamentazione dell’utilizzazione agronomica degli effluenti di allevamento e matrici ad essi assimilati a scopo fertilizzante.


Elenco delle Zone vulnerabili ai nitrati (Zvn)

Per ciascuna Zvn negli allegati delle delibere di giunta indicate tra parentesi sono identificati i fogli di mappa ricompresi all’interno delle Zvn.

a) Zona circostante al Lago di Massaciuccoli nel bacino del fiume Serchio (delibera di giunta regionale 322/2006, delibera di giunta regionale 522/2007, delibera di giunta regionale 522/2007 errata corrige)

b) Zona del canale Maestro della Chiana nel bacino nazionale del fiume Arno (delibera di giunta regionale 521/2007)

c) Zona costiera tra San Vincenzo e la fossa Calda nel bacino regionale del Toscana Costa (delibera di giunta regionale 520/2007)

d) Zona costiera della laguna di Orbetello e del lago di Burano nel bacino regionale dell'Ombrone (delibera di giunta regionale 522/2007, delibera di giunta 522/2007 errata corrige)

e) Zona costiera tra Rosignano Marittimo e Castagneto Carducci nel bacino regionale del Toscana Costa (delibera di giunta regionale 321/2006, delibera di giunta regionale 520/2007)

f) Zona vulnerabile del Lago di Chiusi (delibera di giunta regionale 18/2021)

g) Zona vulnerabile dell’Invaso di Santa Luce (delibera di giunta regionale 18/2021)

h) Zona vulnerabile delle Vulcaniti di Pitigliano (delibera di giunta regionale 18/2021)

A breve on line il link alle pagine di Geoscopio con le ZVN 


Rete Natura 2000

La rete “Natura 2000” è il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. L’insieme dei siti Natura 2000 costituisce infatti una rete ecologica diffusa su tutto il territorio dell'Unione, istituita ai sensi della Direttiva 92/43/CEE "Habitat", per garantire il mantenimento a lungo termine degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna minacciati, o rari, a livello comunitario.

Nello specifico, la rete Natura 2000 è costituita dai Siti di interesse comunitario (Sic) - identificati dagli Stati membri secondo quanto stabilito dalla Direttiva Habitat che vengono poi designati quali Zone speciali di conservazione (Zsc) - e comprende anche le Zone di protezione speciale (Zps) istituite ai sensi della Direttiva 2009/147/CE "Uccelli" concernente, appunto, la conservazione degli uccelli selvatici.

  • Ad oggi la Rete Natura 2000 toscana, cioè l'insieme di Sic, Zsc e Zps conta ben 158 siti terrestri (153) e marini (5) per una superficie complessiva di circa 774.468 ettari.
    In particolare, i siti terrestri occupano (al netto delle sovrapposizioni tra le diverse tipologie di sito) una superficie di circa 327.000 ettari corrispondenti a circa il 14% dell'intero territorio regionale.


Più in dettaglio i 153 siti solo terrestri risultano così ripartiti:

  • 90 designati come Zsc o Sic ai sensi della Direttiva Habitat di cui:
    87 Zone Speciali di Conservazione (Zsc)
    3 Siti di Interesse Comunitario (Sic)
     
  • 63 designati come Zone di protezione speciale (Zps) di cui 44 sono anche Zone speciali di conservazione (Zsc)"
     
  • Consulta le aree della Rete Natura 2000 su Geoscopio
    http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/arprot.html


Aree protette terrestri 

Le aree protette coprono una superficie totale di circa 232 mila ettari (escluse le aree a mare e le aree contigue), pari a circa il 10% del territorio regionale.
Il sistema regionale toscano dei parchi e delle aree protette, istituito con Legge regionale 11 Aprile 1995, n. 49, è attualmente disciplinato dalla Legge regionale 19 marzo 2015, n. 30 “Norme per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturalistico-ambientale regionale. Modifiche alla l.r. 24/94, alla l.r. 24/2000 ed alla l.r. 10/2010”. Per le aree protette della Regione Toscana (parchi regionali e provinciali e riserve regionali) sono state, in tali casi, definite le cosiddette “aree contigue” che aggiungono ulteriori 65 mila ettari alle aree. 

Di seguito si riporta il quadro delle aree protette in Toscana:

N.

Tipologia area protetta

Superficie (ettari)

3

Parchi nazionali

42.303 (+ 56.766 a mare) *

35

Riserve naturali statali
(di cui 28 non ricomprese nei Parchi)

11.050,39 *

3

Parchi regionali

43.049**

Area contigua 49.130,12

2

Parchi provinciali

(Parco interprovinciale di Montioni Li-Gr) - da riclassificare ai sensi della l.r. 30/2015

6.341**

Area contigua 2.900,00

47

Riserve naturali regionali

33.895**

Area contigua 13..039,00**

53

Aree Naturali Protette di Interesse Locale
(ANPIL) - da riclassificare ai sensi l.r. 30/2015

91.236**

 

*Fonte dati: Elenco ufficiale delle aree protette di cui al DM 27 Aprile 2010

** Fonte dati: Elenco regionale aree naturali protette-14o aggiornamento approvato con D.G.R. 408/2022

Le aree protette in Toscana coprono una superficie totale di circa 232 mila ettari (escluse le aree a mare e le aree contigue), pari a circa il 10% del territorio regionale.
I parchi provinciali e le A.N.P.I.L. sono istituti non più previsti dalla l.r. 30/2015 e da sottoporre a verifica per valutarne la loro eventuale ascrivibilità in uno degli istituti previsti dalla normativa nazionale.


Altri territori


Zone alluvionate: comuni colpiti dall'evento eccezionale alluvione novembre 2023

Per aree alluvionate si intendono i comuni di cui all’art. 2 della Legge regionale 29 dicembre 2023, n. 51 “Misure urgenti a sostegno delle comunità e dei territori della Regione Toscana colpiti dai recenti eventi emergenziali”- individuati dal Commissario delegato con ordinanza 15 novembre 2023, n. 98, come integrata dall’ordinanza del medesimo Commissario 1° dicembre 2023,  n. 108 (che aggiunge i comuni di Reggello, Lastra a Signa, Dicomano e Montaione della Città Metropolitana di Firenze) e successiva ordinanza n. 128 del 22 dicembre 2023.

Scarica l'elenco completo dei comuni interessati.

 

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Aggiornato al:
18.04.2024
Article ID:
192120713