Complemento per lo sviluppo rurale 2023-2027: la strategia regionale

Nel sistema economico internazionale i sistemi agro-alimentari svolgono un ruolo chiave per lo sviluppo. Tuttavia sono numerose le sfide che devono affrontare: il cambiamento climatico, la sicurezza alimentare, la scarsità di risorse naturali, la salvaguardia degli ecosistemi e della biodiversità, lo sfruttamento del lavoro agricolo e le pratiche commerciali sleali nella filiera agroalimentare.

A queste si aggiungono l’incertezza e la crisi economica, legate alla recente pandemia da Covid-19 e al conflitto in Ucraina, che hanno evidenziato l'importanza di un sistema alimentare solido e resiliente in grado di assicurare ai cittadini un approvvigionamento alimentare sano e accessibile. Per far fronte a queste necessità la Commissione europea ha messo in atto specifiche strategie: il Green Deal, la Strategia sulla biodiversità per il 2030, il Piano d’azione per l’agricoltura biologica.

La strategia regionale per lo sviluppo del sistema agricolo, agroalimentare, forestale e delle aree rurali non può prescindere da questo contesto politico e programmatico. Ed è in quest’ottica che è stato approvato il Quadro strategico regionale per uno sviluppo sostenibile ed equo che individua le principali questioni rilevanti per le politiche di sviluppo,le linee direttrici generali e gli ambiti di intervento prioritari su cui costruire i singoli strumenti operativi.

Il Quadro strategico regionale (Qsr) disegna una strategia unitaria e integrata ed è la cornice di riferimento che ha guidato l'impostazione e l’elaborazione di tutti i programmi operativi della Regione Toscana di attuazione della programmazione comunitaria del nuovo ciclo 2021-2027.

In particolare, la strategia di sviluppo rurale in Toscana si incentra sui seguenti assi verticali:

    • sostenibilità, resilienza e lotta ai cambiamenti climatici che significa:
        ◦ investire sull’adozione di pratiche agricole biologiche e sull’agricoltura integrata
        ◦ ridurre l’utilizzo di input chimici, pesticidi e agrofarmaci
        ◦ investire sul benessere animale, sulla tutela della biodiversità, sull’uso efficiente delle risorse naturali
        ◦ migliorare i servizi eco-sistemici e la conservazione degli habitat e dei paesaggi rurali

    • competitività delle aziende agricole e della filiera agro-alimentare, attraverso interventi sulle strutture agricole, della trasformazione e sullo sviluppo di modelli distributivi innovativi, creando le condizioni per valorizzarne le potenzialità

    • vivibilità e attrattività dei territori rurali, attraverso il miglioramento delle condizioni e della qualità di vita dei territori rurali, dell’accesso ai servizi e alle infrastrutture per rallentare e frenare lo spopolamento e la desertificazione sociale

L’innovazione è l’asse strategico trasversale e promuove l’innovazione tecnologica, la digitalizzazione delle aziende, delle filiere e dei servizi alle persone. L’innovazione coinvolge anche il rinnovamento della pubblica amministrazione verso la semplificazione amministrativa.

Le priorità dello sviluppo rurale devono, infatti, essere facilitate da processi di semplificazione con l’obiettivo di accompagnare l’amministrazione pubblica verso una migliorata efficienza e una rinnovata azione legislativa.

La riorganizzazione deve essere vista nell’ottica di soddisfare i bisogni dei cittadini, riducendo gli oneri burocratici, cui si aggiunge il miglioramento della strumentazione necessaria per svolgere le attività amministrative attraverso la digitalizzazione dei dati e nuovi sistemi informativi. Ciò significa:

    • potenziare i processi di programmazione delle politiche
    • semplificare i procedimenti
    • migliorare la gestione del personale
    • ottimizzare i procedimenti amministrativi
    • migliorare la comunicazione interna ed esterna

Per maggiori informazioni:

    • Quadro strategico regionale (Qsr)

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Aggiornato al:
24.03.2023
Article ID:
148179777