Edilizia e grandi opere

Campagna di comunicazione per la sicurezza in edilizia

EDILIZIA
In Italia e in Toscana la frequenza di infortuni sul lavoro in edilizia è ancora alta.
I motivi dell'alta incidenza infortunistica sono diversi:

  • organizzazione del lavoro
  • mancanza di idoneità tecnico professionale delle imprese e dei lavoratori autonomi
  • carenza di formazione, informazione e addestramento delle maestranze
  • scarsa qualità della pianificazione della sicurezza, elemento fondamentale per affrontare la complessità della sicurezza nel cantiere
  • presenza consistente di lavoro irregolare

Lo strumento principale individuato dalla normativa è il piano di sicurezza e coordinamento ed il coinvolgimento attivo della committenza nella pianificazione della sicurezza in cantiere.

La principale causa di infortuni gravi e mortali è la caduta dall'alto, di questi, una buona parte riguarda interventi di manutenzione e ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente.
L'osservazione dei dati ha portato all'adozione di norme specifiche di prevenzione tra cui il Regolamento 18 dicembre 2013, n. 75/R che concerne le misure preventive e protettive per l'accesso, il transito e l'esecuzione dei lavori in quota in condizioni di sicurezza.

Il regolamento, che già nella versione precedente rappresentava un'assoluta novità nel quadro normativo italiano, perché affrontava con una prospettiva decisamente preventiva il grave problema delle cadute dall'alto durante la manutenzione delle coperture, si applica adesso non solo agli interventi edilizi, ma anche a quelli di natura impiantistica.
Inoltre si segnala il portale web coperturasicura che svolge funzione di assistenza a progettisti, installatori e utilizzatori di sistemi anticaduta sulle coperture, dove sono disponibili soluzioni progettuali e risposte a quesiti.

Per il comparto Edilizia sono previsti interventi specifici nel Piano strategico per la sicurezza sul lavoro - allegato 2B ►►

GRANDI OPERE
La costruzione di grandi opere infrastrutturali interessa da diversi anni il territorio toscano: la linea ferroviaria ad alta velocità Firenze - Bologna e l'intervento di potenziamento del tratto autostradale A1 Milano - Napoli.
La realizzazione di opere di questa complessità presenta enormi difficoltà di natura tecnica, ingegneristica e geotecnica che derivano anche dall'attraversare in galleria terreni caratterizzati, a tratti, da notevole instabilità dell'ammasso roccioso e da presenza di gas che potrebbe dare origine a pericolose concentrazioni, nonché dalla stessa organizzazione del lavoro.

Tra le principali azioni intraprese, si segnala:

  • la realizzazione di protocolli d'intesa con Società Autostrade per l'Italia e Rete ferroviaria Italiana per la prevenzione e sicurezza nei cantieri per il potenziamento del tratto autostradale ricadente nel territorio regionale;
  • l'emanazione di specifiche note interregionali Toscana - Emilia-Romagna
    recanti standard di sicurezza per la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità e il potenziamento autostradale
  • la predisposizione della Buona pratica di Casole d'Elsa per la promozione della salute e della sicurezza nei cantieri edili. La procedura, approvata nel 2012 come buona prassi dalla Commissione Consultiva Permanente ai sensi dell'articolo 2 del decreto legislativo 81/08 è applicata in molti cantieri del territorio regionale ed in particolare nei cantieri per la realizzazione del nuovo tracciato della SGC Siena Grosseto.

TRASPARENZA NEGLI APPALTI
La regolarità degli appalti è anche condizione necessaria alla tutela della sicurezza sul lavoro: fenomeni distorsivi della concorrenza, correlati a violazioni più o meno gravi di
regole poste a tutela del lavoro, della concorrenza e della contrattualistica si accompagnano spesso a carenze sul fronte della prevenzione. 
A questo scopo la regione Toscana ha siglato 3 protocolli d'intesa in materia di legalità e trasparenza nei contratti pubblici di appalto:

  • con il Comando Legione Carabinieri Toscana - aprile 2016  ►►
  • con il Corpo Guarda di Finanza  - aprile 2015 ►►
  • con la  Direzione investigativa antimafia - aprile 2015  ►►

Secondo quanto previsto dai protocolli, la Regione si impegna a mettere a disposizione degli organi investigativi i dati contenuti nelle proprie banche dati Sitat - Sistema informativo telematico appalti Toscana - e Sispc - Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva - per le rispettive attività di controllo.

 

Gruppo regionale edilizia e grandi opere ►►

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Aggiornato al:
26.09.2023
Article ID:
14165192

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