Garantire una positiva ricaduta economica sui produttori primari, contribuire al rafforzamento delle filiere agroalimentari, valorizzare la produzione di qualità, attraverso il sostegno degli investimenti in beni materiali ed immateriali tesi ad aumentare la competitività, promuovere l’adeguamento e l’ammodernamento delle strutture produttive di trasformazione e di commercializzazione, migliorare la sicurezza nei luoghi di lavoro e tutti i processi produttivi rispettosi dell’ambiente. Sono queste le finalità del bando approvato dalla Regione Toscana.
In evidenza: ulteriore scorrimento della graduatoria
Con decreto 1934 del 12 luglio 2024 la Regione Toscana ha approvato lo scorrimento della graduatoria: bando 4.2.1 (annualità 2022):
- consulta la graduatoria (allegato A)
Online le FAQ su costi semplificati frantoi oleari (2 febbraio 2023)
Incremento della dotazione finanziaria del bando (decreto del 28 settembre 2022)
Con decreto dirigenziale 19399 del 28 settembre 2022 la Regione ha incrementato le risorse finanziarie a disposizione del bando: la dotazione finanziaria passa da 6.500.000 euro a 21.197.921 euro. Seguirà il decreto Artea di scorrimento della graduatoria.
Graduatoria del bando e scorrimenti
Con decreto 18 del 25 gennaio 2024 la Regione Toscana ha approvato lo scorrimento della graduatoria:
- consulta la graduatoria (allegato 3 del decreto).
La Regione Toscana con decreto di Artea 110 del 24 ottobre 2022 ha approvato la graduatoria del bando.
- Graduatoria elenco regionale (allegato 1)
Testo aggiornato del bando
Approvato con decreto dirigenziale 2290 del 14 febbraio 2022) il testo aggiornato alle modifiche apportate con i decreti di marzo e maggio 2022:
Rete rurale nazionale: opzioni semplificate costi frantoi oleari
Con decreto dirigenziale 10195 del 24 maggio 2022 la Regione ha recepito i recenti aggiornamenti messi a disposizione da parte della Rete Rurale Nazionale relativi alle metodologie per l'utilizzo delle opzioni semplificate in materia di costi (OSC) per i frantoi oleari.
Ocm miele, Grandi imprese, Impianto completo frangitura
Con decreto dirigenziale 5229 del 23 marzo 2022 la Regione ha apportato le seguenti modifiche al bando
- inserita Ocm miele fra le Ocm soggette a disciplina della complementarietà fra investimenti sul Psr Feasr e quelli previsti nelle Ocm stesse;
- chiarita la definizione delle “Grandi Imprese” escluse dal beneficio;
- corretta la definizione di “Impianto completo di frangitura”.
Il bando è cofinanziato dal Programma di sviluppo rurale (Psr) del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr) 2014-2022, in particolare dalle risorse destinate all'attuazione della sottomisura 4.2 “Investimenti nella trasformazione, commercializzazione e/o sviluppo dei prodotti agricoli” del programma.
Finalità
Attraverso il bando sono concessi contributi in conto capitale a imprese agroalimentari che operano nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli inseriti nell’allegato I del Trattato UE.
Il prodotto in uscita del processo produttivo può anche non appartenere all’Allegato I del Trattato UE. In questo caso, il sostegno è concesso alle condizioni previste dalla normativa “de minimis” di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013.
Scadenza e presentazione domanda
La domanda di aiuto deve essere presentata a partire da lunedì 21 marzo 2022 ed entro lunedì 27 giugno 2022 impiegando esclusivamente, mediante procedura web informatizzata, la modulistica disponibile sulla piattaforma gestionale dell’Anagrafe regionale delle aziende agricole gestita da Artea e raggiungibile dal sito www.artea.toscana.it.
La domanda deve essere sottoscritta e presentata secondo le modalità indicate dal decreto del drettore di Artea 140 del 31 dicembre 2015 e successive modifiche e integrazioni (decreto del direttore Artea n. 70/2016):
- "Disposizioni per la costituzione ed aggiornamento del Fascicolo Aziendale nell'Anagrafe delle Aziende Agricole di Artea e per la gestione della Dichiarazione unica aziendale, Dua (allegato A del decreto 70/2016 che sostituisce l'allegato A del decreto 140/2015).
Le domande ricevute oltre il suddetto termine di scadenza non sono ammissibili a finanziamento.
Beneficiari
Sono ammesse a presentare domanda e a beneficiare del sostegno le piccole medied imprese (Pmi), compreso gli Imprenditori agricoli professionali (Iap), che:
- operano nel settore della trasformazione, della commercializzazione e/o dello sviluppo dei prodotti agricoli inseriti nell’Allegato I del Trattato di Funzionamento della UE, esclusi i prodotti della pesca;
- effettuano investimenti nelle strutture di commercializzazione dei prodotti floricoli.
Sono invece escluse a presentare domanda e a beneficiare del sostegno le “Grandi imprese” così come definite dalla Raccomandazione della Commissione UE notificata con il numero C(2003) 1422 (2003/361/CE).
Dotazione finanziaria
L’importo complessivo dei fondi messo a disposizione è pari a 21.197.921 euro.
Interventi finanziabili
Sono ammessi interventi finalizzati all’attività di trasformazione e di commercializzazione dei prodotti agricoli al fine di contribuire al consolidamento delle filiere agroalimentari e allo sviluppo di nuovi prodotti. Il sostegno è rivolto anche ad interventi di razionalizzazione dei processi produttivi delle imprese agroalimentari, con lo scopo di accrescere la competitività delle imprese stesse in termini di riduzione dei costi di produzione.
In particolare, sono ammissibili a finanziamento le seguenti tipologie di spesa:
A) Investimenti materiali, lavori e opere edili
1. lavori e opere edili per la costruzione e la ristrutturazione di immobili connessi all’attività di trasformazione e di commercializzazione;
2. lavori e opere edili necessari e funzionali o finalizzati all’installazione di macchinari, di attrezzature e di
impianti tecnologici;
3. lavori e opere edili necessari per la realizzazione di impianti elettrici e idro-termo-sanitari;
4. realizzazione di impianti elettrici e idro-termo-sanitari strettamente connessi alle attività di trasformazione e di commercializzazione svolte negli immobili;
5. lavori e opere edili necessari per l’installazione di attrezzature e di impianti rivolti alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela ambientale e alla depurazione dei reflui e al risparmio idrico;
6. lavori finalizzati alla rimozione e allo smaltimento del cemento amianto, secondo le norme vigenti.
B) Investimenti materiali, macchinari e attrezzature
1. acquisto e installazione di macchinari, attrezzature e relativa impiantistica di collegamento per le attività di trasformazione e commercializzazione; nel caso di acquisto e installazione di “impianti completi di frangitura” oleari, gli investimenti sono calcolati in base alla metodologia di calcolo per unità di costo standard (UCS) adottata dalla Rete Rurale Nazionale/MIPAAF;
2. acquisto e installazione di impianti tecnologici di servizio, specificamente finalizzati all’attività di trasformazione e/o commercializzazione oggetto di finanziamento;
3. acquisto e installazione di attrezzature per spogliatoi, mense e servizi igienici utilizzati dal personale addetto;
4. acquisto e installazione di attrezzature informatiche (unità centrali, computer e stampanti);
5. acquisto e installazione di impianti e attrezzature rivolti alla produzione di energie derivanti da fonti rinnovabili;
6. acquisto e installazione di attrezzature e impianti rivolti alla sicurezza nei luoghi di lavoro (di cui al successivo paragrafo “Limitazioni collegate agli investimenti rivolti alla sicurezza nei luoghi di lavoro”) e alla tutela ambientale, con riferimento alla depurazione dei reflui e al risparmio idrico;
7. acquisto e installazione di attrezzature per l’allestimento di mezzi di trasporto per animali e prodotti agricoli primari;
8. cartelloni, poster e targhe per azione di informazione e pubblicità ai sensi del Regolamento di esecuzione (UE) n. 808/2014.
C) Spese generali
Le spese generali elencate al paragrafo “Spese generali” delle Disposizioni comuni sono calcolate in base alla metodologia di calcolo per unità di costo standard (UCS) adottata dalla Rete Rurale Nazionale/MIPAAF.
D) Investimenti immateriali
1. Acquisto di programmi informatici;
2. Realizzazione di siti web direttamente connessi alla gestione e alle attività aziendali.
Tipo di agevolazione
L’intensità del sostegno è pari 40% per tutti gli investimenti, incluse le spese generali.
Massimali e minimali di contributo
- L’importo massimo del contributo pubblico concesso per singola domanda di aiuto è pari a 600.000 euro;
Non sono ammesse domande di aiuto con un contributo minimo richiesto/concesso inferiore a:
- 50.000 euro;
- 30.000 euro per gli IAP che effettuano esclusivamente investimenti per prodotti in uscita non inseriti nell’Allegato I del Trattato UE.
Oltre ai soggetti IAP, che realizzano investimenti nella trasformazione e commercializzazione:
- a) non possono presentare domande di aiuto per un importo minimo del contributo pubblico concedibile (in sede di atto di assegnazione dei contributi) inferiore a 250.000 euro per investimenti ammissibili anche sul tipo di operazione 4.1.1 del Psr Feasr (per prodotti in uscita inseriti nell’allegato I del Trattato UE e per trasformazione/commercializzazione di prodotti di provenienza extra-aziendale fino al massimo di 1/3 del totale aziendale trasformato/commercializzato;
- b) possono presentare domanda di aiuto, per investimenti non ammissibili sul tipo di operazione 4.1.1 del Psr Feasr (per prodotti in uscita non inseriti nell’allegato I del Trattato UE e per trasformazione/commercializzazione di prodotti di provenienza extra-aziendale superiore ad 1/3 del totale aziendale trasformato/commercializzato), rispettando il limite di 30.000 euro.
Anticipo
E’ possibile ricevere un anticipo fino al 50% del contributo ammesso a finanziamento a seguito della presentazione di richiesta da parte del beneficiario. L’anticipo è erogato solo successivamente all’emissione dell’atto di assegnazione del contributo, all’inizio delle attività oggetto di contributo ed a seguito di presentazione di garanzia fideiussoria rilasciata a favore di ARTEA.
Indicazioni specifiche
Le imprese devono dimostrare che gli investimenti inseriti nella domanda di aiuto concorrono al miglioramento della situazione nei settori della produzione agricola di base e che garantiscono una partecipazione adeguata e duratura dei produttori di base ai vantaggi economici che derivano da tali investimenti.
Graduatoria
La graduatoria, unica a livello regionale, sarà definita in maniera automatica sulla base dei criteri di selezione, previsti dal bando al paragrafo 5.1, indicati nella domanda di aiuto.
- Il minimo punteggio necessario per entrare in graduatoria è pari a 10 punti.
- Il massimo punteggio attribuibile ad una singola istanza è pari a 60 punti.
Per conoscere tutti i dettagli necessari a presentare correttamente la domanda
- consulta integralmente il testo coordinato del bando, così come modificato dal decreto dirigenziale n. 5229 del 23 marzo 2022 e dal decreto dirigenziale n. 10195 del 24 maggio 2022.
Per saperne di più
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