Campagna Ambiente

Aria di Toscana

L'aria è amica se è pulita, recita lo slogan della campagna informativa finanziata dal Por-Fse, che invita cittadini, enti e aziende a comportamenti consapevoli per il benessere di tutti

L'aria è amica se è pulita, recita lo slogan della campagna informativa finanziata dal Por-Fse, che invita cittadini, enti e aziende a comportamenti consapevoli per il benessere di tutti

La campagna informativa lanciata da Regione Toscana dal 2018 sui media toscani e sul web, ci ricorda che dalla qualità dell'aria dipende il benessere di tutti e tutti possiamo adottare comportamenti corretti nel quotidiano per migliorare la qualità di questa preziosa risorsa.

Il quadro conoscitivo del Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA), approvato dal Consiglio regionale con delibera n. 72 del 18 Luglio 2018 e che  ha messo in luce come i comportamenti individuali e collettivi siano responsabili primari dei livelli di inquinamento registrati. Emerge così l'importanza della diffusione della conoscenza circa l'incidenza che i comportamenti di ciascuno hanno sulla qualità dell'aria che respiriamo e di iniziative volte a incidere sui comportamenti presenti e futuri dei cittadini. Se prescrizioni, incentivi e divieti sono strumenti di politica ambientale efficaci per governare comportamenti tangibili e sanzionabili, come il traffico, le attività produttive, gli abbruciamenti all'aperto di scarti vegetali, ecc, non lo sono per governare comportamenti individuali quali per esempio, il corretto utilizzo della biomassa per riscaldamento domestico. Occorre infatti un salto di conoscenza e consapevolezza che permetta di fare scelte efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria.

Il PRQA individua quale azione trasversale e strategica la promozione dell'informazione e dell'educazione ambientale con la messa in campo di materiale informativo quali depliant, poster, inserzioni sui quotidiani, spot audio e video destinati ai media on line e fruibili anche in occasioni didattiche.

Si ricorda che il periodo critico per l'inquinamento da PM10 è dal primo novembre al 31 marzo di ciascun anno e che le misure differenziate per le aree "critiche", individuate dalla delibera della Giunta regionale n. 228 del 6 marzo 2023, per questo inquinante, sotto i 200 metri di altitudine, riguardano in particolare gli abbruciamenti all'aperto e   le emissioni generate dall’utilizzo di apparecchi obsoleti alimentata a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico

I comuni critici diffonderanno i contenuti della campagna nei loro canali web e social, oltre a provvedere all'affissione dei manifesti e alla distribuzione dei volantini predisposti ad hoc. È bene consultare il proprio Comune per specifiche ordinanze restrittive e per la puntuale informazione circa le iniziative di ciascun territorio.

Al fine di ridurre i fattori di inquinamento e di migliorare la qualità dell’aria nelle aree critiche, entro la fine del 2023, Regione Toscana metterà a disposizione degli incentivi per riqualificare impianti a biomasse con impianti più performanti per ridurre le emissioni in atmosfera.

 

L'aria è amica se è pulita, recita lo slogan della campagna informativa finanziata dal Por-Fse, che invita cittadini, enti e aziende a comportamenti consapevoli per il benessere di tutti

La campagna informativa lanciata da Regione Toscana dal 2018 sui media toscani e sul web, ci ricorda che dalla qualità dell'aria dipende il benessere di tutti e tutti possiamo adottare comportamenti corretti nel quotidiano per migliorare la qualità di questa preziosa risorsa.

Il quadro conoscitivo del Piano regionale per la qualità dell'aria ambiente (PRQA), approvato dal Consiglio regionale con delibera n. 72 del 18 Luglio 2018 e che  ha messo in luce come i comportamenti individuali e collettivi siano responsabili primari dei livelli di inquinamento registrati. Emerge così l'importanza della diffusione della conoscenza circa l'incidenza che i comportamenti di ciascuno hanno sulla qualità dell'aria che respiriamo e di iniziative volte a incidere sui comportamenti presenti e futuri dei cittadini. Se prescrizioni, incentivi e divieti sono strumenti di politica ambientale efficaci per governare comportamenti tangibili e sanzionabili, come il traffico, le attività produttive, gli abbruciamenti all'aperto di scarti vegetali, ecc, non lo sono per governare comportamenti individuali quali per esempio, il corretto utilizzo della biomassa per riscaldamento domestico. Occorre infatti un salto di conoscenza e consapevolezza che permetta di fare scelte efficaci per il miglioramento della qualità dell’aria.

Il PRQA individua quale azione trasversale e strategica la promozione dell'informazione e dell'educazione ambientale con la messa in campo di materiale informativo quali depliant, poster, inserzioni sui quotidiani, spot audio e video destinati ai media on line e fruibili anche in occasioni didattiche.

Si ricorda che il periodo critico per l'inquinamento da PM10 è dal primo novembre al 31 marzo di ciascun anno e che le misure differenziate per le aree "critiche", individuate dalla delibera della Giunta regionale n. 228 del 6 marzo 2023, per questo inquinante, sotto i 200 metri di altitudine, riguardano in particolare gli abbruciamenti all'aperto e   le emissioni generate dall’utilizzo di apparecchi obsoleti alimentata a biomassa legnosa per il riscaldamento domestico

I comuni critici diffonderanno i contenuti della campagna nei loro canali web e social, oltre a provvedere all'affissione dei manifesti e alla distribuzione dei volantini predisposti ad hoc. È bene consultare il proprio Comune per specifiche ordinanze restrittive e per la puntuale informazione circa le iniziative di ciascun territorio.

Al fine di ridurre i fattori di inquinamento e di migliorare la qualità dell’aria nelle aree critiche, entro la fine del 2023, Regione Toscana metterà a disposizione degli incentivi per riqualificare impianti a biomasse con impianti più performanti per ridurre le emissioni in atmosfera.

 

Novità

INCENTIVI
Sono disponibili contributi a favore di cittadini residenti nei comuni dell’area di superamento ‘Piana Lucchese’ (Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano), destinati solo a immobili residenziali posti a una altitudine inferiore o uguale a 200 m slm. Per approfondire: www.regione.toscana.it/-/contributi-qualità-aria

DIVIETI
Con deliberazione della Giunta regionale n.1075 del 18 ottobre 2021 la Giunta Regionale ha stabilito che, nel periodo critico per la qualità dell’aria, dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno, nei Comuni appartenenti all’area di superamento della "Piana lucchese" (di cui alla delibera della Giunta regionale n.228 del 6 marzo 2023): Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Montecarlo, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari e Uzzano è vietato l’utilizzo di generatori di calore alimentati a biomasse (compresi i focolari aperti) con classe di prestazione inferiore alle 3 stelle di cui al regolamento adottato con decreto ministeriale 186 del 7 novembre 2017.
Restano esclusi dal divieto le abitazioni in cui rappresentano l’unica fonte di riscaldamento oppure le abitazioni poste nel territorio comunale al di sopra dei 200 metri sul livello del mare.

L'ACCERTAMENTO SEMPLIFICATO PER IMPIANTI A BIOMASSA
Entra in vigore l'obbligo ad accatastare il proprio caminetto, stufa o caldaia a biomasse secondo quanto previsto dalle delibere della Giunta regionale n. 222 del 6 marzo 2023  e n. 1246 del 23 ottobre 2023.

La registrazione, tramite la pagina web del Siert accedendo tramite Spid o Cns, è gratuita. Per approfondire ►►

INDAGINE STATISTICA SULL’USO DELLE BIOMASSE IN TOSCANA, 2023
Regione Toscana ha realizzato un’indagine statistica sull’uso delle biomasse con l’obiettivo generale di conoscere gli stili di vita dei cittadini toscani che utilizzano nelle loro abitazioni impianti  alimentati a legna, pellet e simili. L’indagine rileva la percentuale di famiglie dotate nella loro abitazione di un impianto a biomassa, le caratteristiche dell’utilizzo di tali impianti, nonché la propensione al loro impiego in futuro e l’interesse per l’uso di fonti rinnovabili. 
Per approfondire ►►

MISURE URGENTI NELL'AGGLOMERATO DI FIRENZE
In seguito all'adozione della delibera della Giunta regionale 244 del 13 marzo 2023 e in attuazione del protocollo sottoscritto tra Regione Toscana e Comune di Firenze per il miglioramento della qualità nell’aria, dal primo giugno 2023 è esteso il divieto di circolazione anche ai veicoli diesel Euro 5 in alcune aree del Comune di Firenze . Il divieto è in vigore dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 18.30. Dettagli e delimitazione dell'area individuata ►►

NUOVA IDENTIFICAZIONE AREE DI SUPERAMENTO
Con delibera della Giunta regionale n. 228 del 6 marzo 2023 sono state ridefinite le aree di superamento per la qualità dell'aria e dei Comuni soggetti all’adozione dei PAC ai sensi della legge regionale 9/2010. La delibera contiene anche l'aggiornamento delle situazioni a rischio di inquinamento atmosferico, i criteri per l’attivazione dei provvedimenti, le modalità di gestione e l'aggiornamento delle linee guida per la predisposizione dei PAC.

PERIODO CRITICO
Periodo critico 2023 – 2024

Contributi

Contributi per la qualità dell'aria
Contributi a favore di cittadini residenti nei comuni dell’ area di superamento Piana Lucchese ►►

Eventi di sensibilizzazione

Didacta Italia, Evento di formazione per docenti il 9 marzo 2023
Educazione esperienziale sulla qualità dell’aria: dalla scuola comportamenti corretti per l’ambiente e la salute è un evento mirato a fornire ai docenti strumenti utili a sensibilizzare ragazzi e famiglie sull'uso consapevole delle biomasse. In programma giovedì 9 marzo 2023 ore 16-17 alla Fortezza da Basso, Firenze, Palazzina LORENESE primo piano - STANZA S7.

Consulta la pagina dedicata a DIDACTA


Presidi informativi nei mercati  dei Comuni della Piana lucchese, dal 10 novembre 2022
Nei mercati settimanali dei Comuni della Piana lucchese che hanno aderito all'iniziativa sono stati allestiti dei presidi informativi gestiti dall’Ecoistituto delle Cerbaie. Il primo si è tenuto ad Altopascio il 10 novembre e ripetuto il  15 dicembre, poi a Lucca (16 e 26 novembre al mercato Don Baroni), a Ponte Buggianese (25 novembre e 2 dicembre), a Buggiano (6 e 13 dicembre), a Porcari (19 novembre e 8 gennaio 2023 nell’ambito dell’evento “Porcari Benvenuto 2023”).


Eventi di sensibilizzazione per bambine e bambini: focus su criticità PM10 e comportamenti virtuosi
Regione Toscana col contributo del POR-FSE, e in raccordo con l’Ufficio Scolastico Regionale della Toscana, ha condotto una campagna di sensibilizzazione con 166 eventi dedicati alle bambine e ai bambini (8-11 anni) della scuola Primaria nelle aree di criticità in Toscana per la qualità dell’aria.

L’iniziativa  si è inserita tra le azioni che l’Assessorato all’ambiente sta realizzando per contenere il numero di superamenti di PM10. L’obiettivo è di accompagnare le limitazioni sull'uso delle biomasse e i programmi di incentivazione per la sostituzione dei generatori di calore inquinanti con sistemi a basso impatto ambientale, con una campagna di informazione ambientale sui rischi per la qualità dell'aria connessi all'utilizzo di questo combustibile. Considerato dunque che si tratta di una forma di inquinamento derivante da comportamenti individuali, è opportuno agire con un’azione di informazione e sensibilizzazione mirata alle famiglie delle seguenti aree critiche.

Area criticità piana lucchese: Comuni di Altopascio, Buggiano, Capannori, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Monsummano Terme, Montecarlo, Montecatini-Terme, Pescia, Lucca, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari, Uzzano.

Area criticità Prato-Pistoia: Comuni di Agliana, Carmignano, Montale, Montemurlo, Pistoia, Poggio a Caiano, Prato, Quarrata, Serravalle Pistoia.

I laboratori sono stati concordati con i dirigenti scolastici e i referenti per l’EA dei plessi che ne hanno fatto richiesta e curati da formatori esperti nel tema della qualità dell’aria in modo da garantire:

  • contenuti informativi con solida base scientifica
  • un approccio esperienziale
  • condivisione di conoscenze, buone pratiche e comportamenti per stili di vita virtuosi ai fini della qualità dell’aria

 

INFO
prqa@regione.toscana.it
Settore Economia circolare e qualità dell'aria
Regione Toscana - Direzione Urbanistica e Sostenibilità

 

Accordo di programma e misure per il miglioramento della qualità dell'aria

L'accordo di programma per l'adozione di misure per il miglioramento della qualità dell'aria, sottoscritto l'11 febbraio 2020 tra Regione Toscana e il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, prevede specifiche misure attuative del PRQA (Piano Regionale per la Qualità dell’Aria-ambiente) approvato nel 2018.

Dal 2010 a oggi, lo stato della qualità dell’aria in Toscana è nettamente migliorato; restano alcune criticità legate al materiale particolato (PM10) per quanto riguarda la piana lucchese e al biossido di azoto (NO2) per l’agglomerato di Firenze.

Relativamente al PM10, l’accordo di programma prevede azioni di sensibilizzazione, limiti e incentivi per il corretto utilizzo delle biomasse che rappresentano la principale causa di inquinamento.

Dal 2022 vige il divieto di utilizzo di generatori a biomassa, compresi i caminetti a focolare aperto, con classe di prestazione emissiva inferiore alle “3 stelle” ai sensi del DM 186/2017, insieme a un sistema di contribuzione per la loro sostituzione rivolto alle famiglie residenti nelle aree di superamento Piana lucchese.

Permangono i divieti per gli abbruciamenti all’aperto per le aree di superamento Piana lucchese e Piana Prato- Pistoia e periodicamente incentivi per l’acquisto di biotrituratori dedicati alle piccole aziende agricole e ai cittadini titolari di coltivazioni arboree

Per contrastare l’inquinamento atmosferico derivante dal NO2, vigono limitazioni della circolazione dei veicoli più inquinanti per alcune zone del Comune di Firenze.

Grazie alle risorse stanziate è attivo, per i cittadini residenti nel Comune di Firenze e per le PMI, Partite IVA e terzo settore dei Comuni dell’agglomerato di Firenze, il piano di incentivazione per la sostituzione del parco auto più inquinante (diesel fino a EURO 5).

L’adozione di tali misure risulta opportuna al fine di superare le criticità oggetto delle procedure di infrazione europee per i superamenti relativi a polveri fini e al biossido di azoto.
L’accordo costituisce dunque un ulteriore e importante risultato per rafforzare le azioni già in campo e per diffondere buone pratiche ambientali al fine di contrastare l’inquinamento atmosferico.

Ad Agosto 2023 è stato sottoscritto l’Atto integrativo dell’Accordo di programma che stanzia ulteriori 25 milioni di euro a favore delle 2 aree toscane soggette a procedura di infrazione europea.

Consulta l’accordo e i documenti di riferimento

Delibera 1125 del 25 settembre 2023. Modificata con delibera 1203 del 16 ottobre 2023. Atto integrativo dell’Accordo (ai sensi dell’art. 15 della L.241/1990) tra Regione Toscana e Comune di Firenze, sottoscritto il 15 settembre 2020 e finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nel Comune di Firenze.

Delibera 832 del 17 luglio 2023.  Approvazione dello schema per la “Modifica dell’Accordo di Programma sottoscritto dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica e dal Presidente della Regione Toscana in data 11 febbraio 2020 per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana”

Delibera 422 del 18 aprile 2023. Approvazione schema di Protocollo d’intesa “Piano straordinario di interventi per il miglioramento della qualità dell’aria – Agglomerato di Firenze”.

Delibera 244 del 13 marzo 2023. Ulteriori misure urgenti di rafforzamento per il rispetto nell’Agglomerato di Firenze degli obblighi previsti dal Decreto legislativo 13 agosto 2010, n. 155 (Attuazione della Direttiva europea relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa) in attuazione della legge regionale 74/2019.

Delibera 1075 del 18 ottobre 2021. Ulteriori misure urgenti di rafforzamento per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal Decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, (Attuazione della Direttiva europea relativa alla qualità dell’aria ambiente e per un’aria più pulita in Europa) in attuazione della legge regionale 74/2019.

Delibera 907 del 20 maggio 2020. Approvazione delle misure urgenti di rafforzamento per il rispetto degli obblighi europei relativi ai valori limite previsti dal Decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010 (Attuazione della direttiva 2008/50/ce relativa alla qualità dell'aria ambiente e per un'aria più pulita in Europa) in attuazione della legge regionale 74/2019 e degli accordi con i Comuni interessati.
Allegato A
Allegato B - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nel Comune di Firenze.
Allegato C - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nei Comuni dell’area di superamento Piana lucchese
Allegato D - ACCORDO finalizzato alla realizzazione di interventi rivolti al miglioramento della qualità dell’aria nei Comuni dell’area di superamento “Piana Prato-Pistoia”
L'accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana approvato con delibera 1487 del 2 dicembre 2019
Legge regionale 74 del 10 dicembre 2019
Disposizioni urgenti per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente.

L'accordo di programma per l’adozione di misure per il miglioramento della qualità dell’aria nella Regione Toscana approvato con delibera 1487 del 2 dicembre 2019

Legge regionale 74 del 10 dicembre 2019

Disposizioni urgenti per il rispetto nel territorio della Toscana degli obblighi previsti dal decreto legislativo 155 del 13 agosto 2010, di attuazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell'aria ambiente.

I prodotti multimediali della campagna


Il link ufficiale della campagna: www.aria.toscana.it

 

 

Risparmia e respira meglio. Incentivi: due oppotunità per rinnovare i vecchi impiant a biomassa:
-
il pieghevole 2023 (PDF)

 

I principali interventi del PRQA

La Regione Toscana ha predisposto con il PRQA (Piano Regionale Per la Qualità dell'Aria) una serie di misure per far rientrare, entro il 2020, il livello delle sostanze inquinanti in atmosfera nei limiti fissati dalla normativa Europea.

Tra le misure principali sono previste: regolamentazioni delle combustioni a biomasse, incentivi all'efficientamento energetico e alla mobilità elettrica, limitazioni alla circolazione dei mezzi diesel, un ampliamento delle piste ciclabili, delle aree alberate e del trasporto pubblico.

Ma nessun incentivo, come del resto nessun divieto, saranno efficaci senza la partecipazione attive e consapevole di TUTTI NOI.

Riflettiamo. Nessuno fuma più in un luogo pubblico, non solo perché rischia una multa, ma perché va contro un'opinione comune che conosce il danno da fumo passivo. È passato il concetto che il fumo nuoce alla salute anche del tuo vicino.

Per l'inquinamento dell'aria non è ancora così: tutti pensiamo che, in fin dei conti, il nostro piccolo sforzo di prendere la bicicletta invece dell'auto, di portare le potature all'isola ecologica o di usare la biomassa da riscaldamento solo laddove non crea criticità, sia vanificato dalle imponenti emissioni dell'industria. Vedendo una ciminiera che sbuffa o un autotreno che sgassa sembra sia veramente così. In parte lo è ma non del tutto.

L'esperienza e i risultati scientifici ci dicono che è fondamentale la partecipazione attiva e informata di ogni singolo cittadino.

INFORMIAMOCI E FACCIAMO SAPERE!
Ne va della nostra salute e del nostro futuro!

Misure differenziate per le aree critiche

I dati della stazione di fondo Lucca-Capannori, dove si registrano un numero di superamenti oltre il limite consentito, evidenziano che la percentuale maggiore di emissioni di PM10 è dovuta alla combustione di biomasse per il riscaldamento domestico e per l'abbruciamento all'aperto di potature e sfalci. (vedi progetto Patos linkare https://www.regione.toscana.it/-/progetto-patos-particolato-atmosferico-in-toscana).

Tali emissioni, soprattutto nelle zone interne di fondovalle sotto i 200 metri di quota, in presenza di particolari condizioni metereologiche non subiscono il normale rimescolamento dell'aria e creano una vera e propria cappa di aria inquinata.

Per questo i divieti e le misure di prevenzione non possono essere generalizzati su tutto il territorio regionale, ma sono differenziati per le aree critiche.

EVITIAMO DI BRUCIARE ALL'APERTO LE POTATURE

Vigono restrizioni alle bruciature all'aperto:

non sono ammesse nei comuni più critici per il PM10, sotto i 200 metri, dal primo novembre al 31 marzo di ogni anno.

Sei hai necessità di smaltire le potature puoi portarle alle isole ecologiche comunali: lo smaltimento è gratuito. C'è un'alternativa: l'uso di un biotrituratore che crea un compost da utilizzare come ammendante di ottima qualità e a costo zero. Durante la fase di fermentazione il compost viene naturalmente sterilizzato anche dai parassiti che potrebbero aggredire le nuove piante.

I trasgressori sono soggetti a sanzioni: vengono effettuati controlli anche con i Carabinieri forestali. Questa norma riguarda in particolare la Piana lucchese e la Piana Prato- Pistoia, E’ bene verificarne sempre i dettagli presso il Comune di riferimento.

IMPIANTI A BIOMASSE, È BENE SAPERE CHE...

In Toscana sono in vigore regole per gli impianti domestici a biomassa, ovvero caminetti, stufe a legna e impianti a pellet.

Per le nuove costruzioni e ristrutturazioni, nei comuni critici per il PM10 sotto i 200 metri di altitudine, non ne è consentito l'utilizzo.

Nel restante territorio regionale è ammessa installazione solo di nuovi impianti di classe uguale o superiore a 4 stelle ai sensi del DM 186/2017.

Consulta i documenti del Piano Regionale Per la Qualità dell'Aria

Comuni critici per il materiale particolato PM10 di cui alla delibera 228 del 6 marzo 2023

  • Area di superamento Piana lucchese: Altopascio, Buggiano. Capannori, Chiesina Uzzanese, Lucca, Massa e Cozzile, Montecarlo, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Porcari Uzzano
  • Area di superamento Piana Prato- Pistoia: Agliana, Carmignano, Montale, Montemurlo, Pistoia, poggio a Caiano, Prato, Quarrat, Serravalle Pistoiese

Chi e cosa inquina l'aria

Per l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) l'inquinamento atmosferico è il rischio più grande per la salute e l'ambiente.

Tutti, cittadini, aziende e amministrazioni, dobbiamo essere consapevoli che lo stato dell'aria è determinato per il 90% dai nostri comportamenti: quando usiamo l'auto, quando produciamo, quando ci riscaldiamo.

Se, ad esempio, per gli sforamenti del PM10 analizziamo i fattori diemissione medi dei combustibili scopriamo che per riscaldare una casa con la legna inquiniamo come 4200 case equivalenti scaldate a metano. E per bruciare all'aperto una tonnellata di potature o di sfalci emettiamo più polveri sottili di un inceneritore o di un'industria che brucia materiale equivalente, non solo perché i falò non possono avere dei filtri, ma soprattutto perché la combustione è inefficiente.

Se invece, per il biossido di azoto, analizziamo le centraline dove si verificano gli sforamenti dovuti al traffico veicolare (FI-Mosse, FI-Gramsci), scopriamo che sono soprattutto le auto diesel (quelle di ultima generazione) a inquinare maggiormente. - Approfondisci i riferimenti normativi, programmatici e di quadro conoscitivo dell'inquinamento atmosferico

- Consulta i bollettini giornalieri della qualità dell'aria

Forse non tutti sanno che...

I dati scientifici dicono che un falò emette polveri fini PM10 per un valore maggiore a 840 grammi giga joule, anche se non esattamente misurabile, un caminetto ne emette 840, una stufa a legna 760, una a pellet 29, a metano 0,2.
Ciò vuol dire che, riscaldando con la legna una casa, in alcune zone di fondovalle sotto i 200 metri di quota, soprattutto in determinate condizioni meteorologiche, si inquina come 4200 case equivalenti col metano!

PM10: fattori di emissione medi per combustibile domestico g/GJ (grammi giga joule)


IMPIANTI A BIOMASSE, È BENE SAPERE CHE...
Dal 1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, a partire dal 2018, in Toscana sono in vigore nuove regole per gli impianti domestici a biomassa, ovvero caminetti, stufe a legna e impianti a pellet. Le regole valgono sotto i 200 metri di altitudine, nel caso in cui esistano sistemi di  riscaldamento alternativi.




EVITIAMO DI BRUCIARE ALL'APERTO LE POTATURE
Se hai necessità di smaltire le potature in un'area in cui le bruciature all'aperto non sono ammesse, puoi portarle alle isole ecologiche comunali, lo smaltimento è gratuito. C'è anche un'alternativa: l'uso di un biotrituratore che crea un compost da utilizzare come ammendante di ottima qualità e a costo zero. Durante la fase di fermentazione il compost viene naturalmente sterilizzato anche dai parassiti che potrebbero aggredire le nuove piante.

La qualità dell'aria in Toscana

Negli ultimi dieci anni si sono raggiunti importanti risultati: quasi tutti gli inquinanti più pericolosi sono ampiamente rientrati nei limiti di sicurezza indicati dall'UE. Permangono però criticità in alcune zone.

Per il PM10 la media annuale è rispettata in tutta la regione, si registrano un numero di sforamenti superiore ai limiti (35 in un anno) solo in una stazione di fondo: Lucca-Capannori.
Per il biossido di azoto si registrano sforamenti delle medie annuali in una sola stazione di traffico Firenze-Gramsci. Nelle altre principali città i valori a volte sono al limite previsto dalla normativa.

Per l'ozono i valori di concentrazione in Toscana si sono mantenuti elevati e critici per tutto l'ultimo decennio.
Per quanto riguarda invece il monossido di carbonio, il biossido di zolfo, il benzene e il PM2,5 i valori registrati da tutte le stazioni della rete regionale sono ampiamente sotto il limite normativo.

Rete regionale di monitoraggio

La rete regionale toscana di monitoraggio è composta da 37 centraline fisse e 2 mobili gestite da ARPAT, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana.

I dati raccolti per le polveri sottili PM10 e PM2.5, il biossido di azoto, l'anidride solforosa SO2, il monossido di carbonio e il benzene, vengono diffusi giornalmente in un bollettino della qualità dell'aria sul sito di ARPAT

Ricordiamo che ogni anno dal primo novembre al 31 marzo è considerato il periodo critico per la qualità dell'aria ►►

Aggiornato al:
21.02.2024
Article ID:
15853269