Tipologie di territori a cui sono soggetti alcuni interventi del Programma di sviluppo rurale 2014-22

Indice delle tipologie territori

Aree rurali eligibili agli interventi previsti dal Psr 2014-2022

Le aree rurali eligibili al Psr Feasr 2014-2020 sono classificate in 5 tipologie:

  • A. Aree urbane e periurbane;
  • B. Aree rurali ad agricoltura intensiva;
  • C1. Aree rurali intermedie in transizione;
  • C2. Aree rurali intermedie in declino;
  • D. Aree rurali con problemi di sviluppo.

vai a >>> Elenco comuni

vai a  >>> Mappa aree rurali del Psr Feasr 2014-2022


Aree rurali eligibili al metodo Leader

Le aree rurali eligibili al metodo Leader sono classificate in 3 tipologie:

  • C1. Aree rurali intermedie in transizione; (eligibili solo alcuni comuni)
  • C2. Aree rurali intermedie in declino;
  • D. Aree rurali con problemi di sviluppo.

vai a >>> Elenco comuni

vai a >>> Mappa aree rurali eligibili metodo Leader


Aree interne

Sono denominate aree interne quelle aree particolarmente fragili, spesso geograficamente interne, che hanno subìto nel tempo un processo di marginalizzazione e declino demografico e le cui significative potenzialità di ricchezza naturale, paesaggistica e di saper fare vanno recuperate e valorizzate con politiche integrate.
Le aree interne su cui concentrare gli interventi sono state individuate nell'ambito della classificazione di zone rurali (C e D), sulla base di indicatori di natura oggettiva, specifici, pertinenti e coerenti con la missione dei Fondi europei strutturali e di investmento (fondi Sie), a seguito dell'analisi dei fabbisogni e delle tendenze in atto.

vai a >>> Elenco comuni

vai a >>> Mappa aree interne


Zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici

Le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici (c.d. zone svantaggiate) sono definite dall'art. 32 del Reg. UE 1305/2013, classificandole in:

  • zone montane
  • zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane
  • zone soggette a vincoli specifici

Le zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici sono state georeferenziate con delibera di Giunta regionale 550/2015 "Delibera di Consiglio regionale n. 21/2015. Approvazione dei perimetri georeferenziati delle zone soggette a vincoli naturali o ad altri vincoli specifici ai sensi degli artt. 31 e 32 del Reg. UE 1305/2013".

La loro perimetrazione è visualizzabile sulle pagine del Geoscopio di Regione Toscana, al link:


1) Zone montane. Le zone di montagna sono composte di comuni o parti di comuni che devono essere caratterizzati da una notevole limitazione delle possibilità di utilizzazione delle terre e un notevole aumento dei costi dei lavori:

  • a causa dell'esistenza di condizioni climatiche molto difficili, dovute all'altitudine, che si traducono in un periodo vegetativo nettamente abbreviato, ovvero
  • ad un'altitudine inferiore, a causa dell'esistenza, nella maggior parte del territorio, di forti pendii che rendono impossibile la meccanizzazione o richiedono l'impiego di materiale speciale assai oneroso, ovvero
  • quando lo svantaggio derivante da ciascuno di questi fattori presi separatamente è meno accentuato, a causa della combinazione dei due fattori, purché la loro combinazione comporti uno svantaggio equivalente a quello che deriva dalle situazioni considerate nei primi due punti.


2) Zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane: fino al 1 novembre 2020 erano le cosiddette "zone intermedie", caratterizzate da scarsa produttività, scarsa densità demografica e da una popolazione dipendente in modo preponderante dall'attività agricola.

Tuttavia, così come previsto dall'art. 32 del Reg. Ue 1305/2013 e ss.mm.ii, queste aree sono state sottoposte a revisione e quindi le zone caratterizzate da svantaggi socio-economici sono state sostituite dalle zone caratterizzate da vincoli naturali.  Lo stesso Reg. Ue n. 1395/2013 e ss.mm.ii., all'Allegato III, stabilisce i criteri che rappresentano le limitazioni del terreno di natura fisica e chimica che possono ostacolare l'attività agricola. In una prima fase sono stati individuati i comuni in cui almeno il 60% della SAU presentava una o più delle limitazioni di cui all'allegato III; successivamente è stata condotta un'analisi economica per individuare quali dei suddetti comuni presentava performance tali da escluderli dalle zone svantaggiate. L'intero processo di revisione di queste zone è stato curato dal Mipaaf in collaborazione con il CREA (DM 6277 del 8 giugno 2020). Il recepimento al livello regionale è avvenuto con la DGR 1349 del 2 novembre 2020, che approva la versione 9.1 del PSR. Quindi, a partire da questa data è entrata in vigore la nuova delimitazione delle "Zone soggette a vincoli naturali significativi, diverse dalle zone montane".

Al seguente link di geoscopio http://www502.regione.toscana.it/geoscopio/zonesvantaggiate.html

sono visibili sia la vecchia che la nuova delimitazione.


3) Zone soggette a vincoli specifici in cui il mantenimento dell'attività agricola è necessario per assicurare la conservazione dell'ambiente naturale e la vocazione turistica o per motivi di protezione costiera.



Zone Rete natura 2000 e delle aree protette

Le zone natura 2000 comprendono aree di particolare pregio naturalistico quali i siti di importanza comunitaria (Sic), e le zone di protezione speciale (Zps) istituite con la Direttiva sulla conservazione degli uccelli selvatici.

I SIC (siti di interesse comnitario) sono siti che contribuiscono in modo significativo a mantenere o a ripristinare un tipo di habitat naturale o una specie, in uno stato di conservazione soddisfacente
I SIC in Toscana sono 134, individuati tra le regioni biogeografiche mediterranea e continentale per un totale di 305.378,96 ha.

Le ZPS (zone di protezione speciale) sono previste e regolamentate dalla Direttiva comunitaria 79/409 "Uccelli" (abrogata) sostituita nel 2017 dalla Direttiva 2009/147/CE). L'obiettivo delle ZPS è la "conservazione di tutte le specie di uccelli viventi naturalmente allo stato selvatico" che viene raggiunto non solo attraverso la tutela dell'avifauna ma anche attraverso la protezione dei loro habitat naturali. Le ZPS entrano automaticamente a far parte quindi della rete Natura 2000.
Le ZPS in Toscana sono 61 e coprono una superficie di 192.645,26 ha, di cui ben 61.209,26 ha di superficie marina (come estensione a mare delle ZPS terrestri relative alle isole di Capraia, Gorgona, Pianosa, Montecristo e Giannutri).
Le schede Natura 2000 sono scaricabili al seguente link del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare: schede

vai a   >>> Georefereinziazione delle zone natura 2000 e delle aree protette


Aree protette
Le aree protette sono costituite dai parchi regionali, parchi provinciali, riserve naturali, aree naturali protette di interesse locale.

vai a Elenco aree protette regionali
 

Aree con vincolo paesaggistico ai sensi dell'art. 136 decreto legislativo n. 42/2004

vai a >>> Georeferenziazione delle aree con vincolo paesaggistico

 

Elenchi specifici per i bandi delle misure forestali

Indice di pericolosità per lo sviluppo degli incendi boschivi attribuito ai singoli comuni della Toscana 

vai a >>> Elenco dei comuni (valido per i bandi adottati dal 2019)

vai a  >>> Elenco dei comuni (valido per i bandi adottati fino al 2018)

Tale elenco è utile all'attuazione della sottomisura 8.3.

Indice di boscosità pari o superiore al 47%  della superficie complessiva

vai a >>> Elenco Comuni (dati Inventario Forestale della Toscana – Superfici forestali secondo le definizioni della L.R. n. 39/00).
Tale elenco è utile all'attuazione delle sottomisure 8.3, 8.4, 8.5, 8.6 e del tipo di operazione 4.3.2

Fitopatie ed infestazioni parassitarie presenti nei boschi della Toscana

vai a  >> Tabella 1 - Fitopatie ed infestazioni parassitarie gia' presenti e controllate attraverso reti di monitoraggio: necessita' di prevenzione per evitare attacchi diffusi e ricorrenti anche se solo in aree circoscritte;

vai a  >>> Tabella 2 - Fitopatie ed infestazioni parassitarie da quarantena: necessita' di prevenzione per evitarne l'introduzione.
Tali elenchi sono utili all'attuazione della sottomisura 8.3.

Specie facenti parte della vegetazione forestale della Toscana

vai a >>> Elenco delle specie forestali

Tale elenco è utile all'attuazione delle sottomisure


Specie arboree ad alta infiammabilità
 

Elenco specie arboree utile all'attuazione della sottomisura 8.3 valido per il bando 2021

Elenco specie arboree utile all'attuazione della sottomisura 8.3 valido per i bandi fino al 2019

 

Specie arboree idonee agli interventi di prevenzione del rischio di incendio

vai a  >>> Elenco delle specie forestali

Tale elenco è utile all'attuazione della sottomisura 8.3.


Comuni interessati da calamità avvenute nei 5 anni solari precedenti alla domanda

Tale elenco è utile all'attuazione della sottomisura 8.3.

vai a >>> Elenco dei comuni (valido per il bando adottato nel 2021)

vai a >>> Elenco dei comuni (valido per il bando adottato nel 2019)

vai a >>> Elenco dei comuni (valido per il bando adottato nel 2018)

vai a >>> Eenco dei Comuni (valido per il bando adottato nel 2015)

 

Territori comunali elibigili ai sensi della sottomisura 8.1 (allegato 1 delibera di Ginta regionanle n. 61/2017)

vai a  >>> Elenco territori comunali eligibili
 

Linee guida per la realizzazione di interventi di imboschimento e forestazione nell'ambito del Parco agricolo della Piana fiorentina

vai a >>>  Linee guida
 

Elenco dei Comuni divisi per entità di superficie di pinete mediterranee

vai a >>> Elenco Comuni

 

Danni da vento
In seguito alla tempesta di vento del 5 marzo ultimo scorso la Regione Toscana ha dato incarico al Consorzio LaMMA, per realizzare una stima dei danni ai boschi.
A tal fine raccogliendo e omogeneizzando le segnalazioni degli Enti territoriali si è realizzata una stratificazione del territorio regionale finalizzata a identificare le aree interessate dai danni più ingenti. Sono state individuate 26 aeree tra quelle più colpite e su queste è stato compiuto un volo aereo, con tecnica combinata di fotografia digitale visibile / infrarosso e di scansione laser. Per ogni area mappata è stata calcolata la percentuale del potenziale forestale danneggiato.

Le aree mappate sono nelle Province di Massa Carrara, Lucca, Pistoia, Prato, Firenze, Arezzo comprese nella dichiarazione dello stato di emergenza in conseguenza delle eccezionali avversità atmosferiche (decreto presidente del Consiglio dei Ministri 29 aprile 2015).

Lo studio costituisce uno strumento per la stima della percentuale di danno per ciascuna delle aree interessate dalla ricognizione aerea e, in quanto tale, può essere utilizzato per il controllo del dato in fase di domanda o di istruttoria tecnica della sottomisura 8.4. "Sostegno al ripristino delle foreste danneggiate da incendi, calamità naturali ed eventi catastrofici"

  • L'indagine, essendo condotta solo su parte dei boschi danneggiati, non è esaustiva e non sostituisce quanto richiesto ai beneficiari della sottomisura 8.4 per la valutazione del danno.

Tale elenco è utile all'attuazione della sottomisura 8.4.
Il lavoro di mappatura è consultabile tramite l'apposito portale WEB_GIS.

Per ogni informazione di tipo tecnico utilizzare il modulo online "Scrivici".

Per problemi di malfunzionamento sulle pagine Geoscopio scrivere a: infrastruttura.geografica@regione.toscana.it


 

Condividi
Aggiornato al:
25.10.2023
Article ID:
12674747