La rete dei porti e degli approdi turistici della Toscana
La rete dei porti e degli approdi turistici della Toscana
L’articolazione della rete
Un consolidato sistema di insediamenti e infrastrutture portuali a prevalente vocazione mercantile presidia il territorio marittimo della regione. La rete diffusa della portualità turistica toscana, distribuita lungo 578 km. di costa, garantisce viceversa la funzione di accoglienza del turismo nautico (dalla nautica sociale ricreativa al diportismo di alta gamma), che insieme alle attività della filiera produttiva del diporto (cantieristica specializzata, manutenzione e refitting, servizi di assistenza) costituisce la parte più rilevante dell' “economia del mare” della Toscana.
Secondo le disposizioni di cui all’ Art. 85, comma 1, della LR n. 65/2014 la rete dei porti e degli approdi turistici toscani costituisce “infrastruttura unitaria di interesse regionale”.
Fanno parte della rete:
- i porti turistici
- gli approdi turistici
- gli ormeggi che hanno le condizioni per essere trasformati in porti/approdi (Disciplina del Masterplan, Art. 6, comma 1, lettera b)
Contribuiscono all’ offerta di ormeggi e servizi anche le attrezzature classificate come “punti di ormeggio”, di competenza dei singoli Comuni costieri.
Con riferimento alle disposizioni normative del DPR n. 509/1997 (cosiddetto Decreto Burlando) le le strutture dedicate alla nautica da diporto sono articolate in tre tipologie:
a) il «porto turistico», ovvero il complesso di strutture amovibili ed inamovibili realizzate con opere a terra e a mare allo scopo di servire unicamente o precipuamente la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l'apprestamento di servizi complementari;
b) l'«approdo turistico», ovvero la porzione dei porti polifunzionali aventi le funzioni di cui all'articolo 4, comma 3, della legge 28 gennaio 1994, n. 84, destinata a servire la nautica da diporto ed il diportista nautico, anche mediante l'apprestamento di servizi complementari;
c) i «punti d'ormeggio», ovvero le aree demaniali marittime e gli specchi acquei dotati di strutture che non importino impianti di difficile rimozione, destinati all'ormeggio, alaggio, varo e rimessaggio di piccole imbarcazioni e natanti da diporto.
La consistenza
La disponibilità ricettiva della portualità turistica toscana per le esigenze del diporto nautico, desunta dall’indagine conoscitiva via web svolta in collaborazione con i Comuni costieri nell’ambito delle attività di aggiornamento del Quadro conoscitivo del Masterplan della Regione Toscana, è pari a 12.641 posti barca (totale degli ormeggi ubicati nei porti e negli approdi turistici).
Secondo le rilevazioni dell’Ufficio Statistica del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del 2018, la consistenza della Toscana per porti e approdi turistici si attesta a 8.579 posti barca (la differenza è dovuta al fatto che una quota dei posti barca inserita dal MIT nella voce “punti di ormeggio” è trasferibile nella categoria “porti e approdi turistici”, poichè per la Regione Toscana si tratta di “ormeggi che hanno le condizioni per diventare porti turistici); la consistenza complessiva, comprendente i “punti di ormeggio”, sale a 17.550 posti barca.
La disponibilità di ormeggi della Toscana è quindi cospicua e stabilmente collocata tra le regioni costiere più attrezzate, dietro Liguria e Sardegna.
Semplificando, si può interpretare la rete portuale turistica come un sistema omogeneamente diffuso ma marcato da alcuni significativi addensamenti che costituiscono i “poli del diportismo nautico” della regione (ormeggi stagionali per il diporto, produzione cantieristica, manutenzione e refitting, servizi specialistici); se ne possono individuare almeno quattro:
- il polo di Viareggio, che vanta una posizione di eccellenza per la produzione e i servizi per le unità da diporto di “alta gamma”. Dell’aggregazione infrastrutturale dell’area apuo-versiliese fanno parte anche l’approdo turistico del porto commerciale di Marina di Carrara e il porto turistico alla Foce del Cinquale;
- il polo della nautica e della cantieristica di Piombino, costituito dal porto di Marina di Salivoli, dall' approdo della Chiusa di Pontedoro alla Foce della Cornia Vecchia e dall'approdo di Molo Batteria (da realizzare), che nell'insieme valgono oltre 2.000 posti barca;
- il polo della Bassa maremma, che include i porti turistici di Scarlino e di Punta Ala, il porto-canale di Castiglione della Pescaia e la Marina di San Rocco a Marina di Grosseto;
- il polo dell'Argentario, ovvero l’approdo turistico di porto Santo Stefano, Porto Ercole, Marina di Cala Galera e Talamone, che presidia uno dei tratti di costa di maggiore rilevanza paesaggistica e attrattività turistica.
Eccezionale è anche la concentrazione di ormeggi nel comune di Livorno (la Darsena Medicea del porto commerciale; l'approdo turistico della Bellana, previsto dal PRP vigente; gli ormeggi/porti di Antignano, Ardenza e Quercianella; il reticolo dei Fossi livornesi).
Segue, con disponibilità ricettiva più limitata, il comparto pisano, che associa al porto turistico di Marina di Pisa alla Foce dell'Arno il sistema produttivo del Canale dei Navicelli.
Nell’Isola d’Elba l’aggregazione di maggior rilievo è costituita dal sistema portuale di Portoferraio, che comprende la Darsena Medica, nello scalo marittimo di competenza statale, e le infrastrutture portuali dei cantieri ex Esaom e l’ormeggio/porto di San Giovanni.
I punti di forza:
- la capacità ricettiva complessiva, in termini di posti barca, della rete della portualità turistica, che risulta ampia e ben distribuita lungo la costa;
- la presenza di singole infrastrutture diportistiche di eccellenza e di “poli per la nautica e la cantieristica” di rilevanza nazionale e sovranazionale, che rafforzano e specializzano un sistema equilibrato e consolidato;
- la soddisfacente dotazione complessiva di servizi ed attrezzature di base e a terra, anche per quanto riguarda gli impianti specialistici (scali di alaggio, scivoli e mezzi di sollevamento; approvvigionamento idrico e di energia elettrica; impianti per diportisti diversamente abili, ecc.);
- la rilevanza della componente sociale e ricreativa del diportismo nautico toscano (unità da diporto di fascia medio-bassa, fino a m. 10 di lunghezza), che vale più del 50% della disponibilità complessiva attuale della rete portuale.
I punti di debolezza:
- il dimensionamento medio delle strutture portuali toscane (inferiore ai 400 posti barca), che evidenzia il prevalere di infrastrutture correlate, almeno nella originaria configurazione progettuale, alla domanda di servizi diportistici del territorio locale;
- la relativa carenza di ormeggi e servizi per il diportismo nautico di “alta gamma” - il segmento ad elevato valore aggiunto - pur in presenza di una domanda consistente, non disgiunta dall'attrattività turistica e dai valori paesaggistici diffusi della costa toscana;
- l'arretratezza nei sistemi di qualificazione ed efficienza funzionale (certificazioni di qualità ambientale, carta dei servizi portuali, identificazione digitale delle unità da diporto);
- la marginalità della pesca professionale (posti barca per la flotta peschereccia e spazi accessori a terra), che rappresenta la principale funzione complementare del diportismo nautico nelle infrastrutture della portualità turistica.
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Porti turistici:
- Porto turistico Foce Cinquale
- Porto turistico Marina Cala De' Medici
- Porto turistico Marina di Salivoli
- Porto turistico di San Vincenzo
- Porto turistico Etrusca Marina
- Porto turistico Marina di Punta Ala
- Porto turistico Marina di S. Rocco
- Porto turistico Marina di Cala Galera
- Porto turistico di Cecina
- Porto turistico di Porto Ercole
- Porto turistico di Marciana Marina
- Porto turistico di Porto Azzurro
- Porto turistico di Marina di Pisa
- Porto turistico Cantieri ex ESAOM nel sistema portuale di Portoferraio
Approdi turistici:
- Approdo turistico Darsena Medicea nel porto di Livorno
- Approdo turistico di Capraia Porto
- Approdo turistico Molo Batteria nel porto di Piombino
- Approdo turistico Chiusa di Pontedoro/Cornia Vecchia
- Approdo turistico nella Darsena Medicea del porto di Portoferraio
- Approdo turistico nel porto commerciale di Marina di Carrara
- Approdo turistico del porto di Viareggio
- Approdo turistico del Valle (Porto Santo Stefano)
Ormeggi che hanno le condizioni per essere trasformati in porti/approdi turistici:
- Ormeggio/porto turistico di S. Giovanni nel sistema portuale di Portoferraio
- Ormeggio/porto turistico di Ardenza
- Ormeggio/porto turistico di Antignano
- Ormeggio/porto turistico di Quercianella
- Ormeggio/porto turistico di Talamone
- Ormeggio/porto turistico di Castiglione della Pescaia
- Ormeggio/approdo turistico di Giglio Porto - Isola del Giglio
- Ormeggio/approdo turistico del porto di Rio Marina
- Ormeggio/approdo turistico di Cavo - Rio Marina
- Ormeggio/approdo turistico nel porto di Marina di Campo
- Ormeggio/porto turistico di Cala di Mola a Capoliveri