HERIT DATA: il progetto europeo su turismo sostenibile e big data



Herit Data  Gestione sostenibile del patrimonio per contrastare l'impatto del turismo di massa grazie ad un uso olistico dei big e open data. E' il titolo del progetto europeo quadriennale 2018-2022 (decisione Commissione Europea n. 3756 del 2 giugno 2015), iniziato a febbraio 2018, che punta ad identificare soluzioni innovative, con l'aiuto di nuove tecnologie e big data, per ridurre gli impatti negativi del turismo sui siti del patrimonio culturale e naturale.
Il progetto è co-finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) nell'ambito del Programma di cooperazione territoriale europea  Interreg Mediterranean  (Interreg Med) che riunisce 13 paesi europei dalla sponda settentrionale del Mediterraneo, impegnati per una crescita sostenibile nella regione mediterrranea, e sostiene progetti che sviluppano concetti e pratiche innovative e promuovono un uso razionale delle risorse.

Herita Data è realizzato su cinque siti pilota in Croazia, Francia, Grecia, Italia e Spagna, focalizzandosi su città storiche e su siti di particolare interesse archeologico e culturale, inclusi i siti del Patrimonio dell'Umanità (Unesco World Heritage Sites).

Specifici dati saranno raccolti  nei siti pilota e analizzati attraverso una piattaforma dedicata.
I partner svilupperanno, testeranno, e trasferiranno una serie di strumenti per raccogliere, generare, integrare, analizzare informazioni e trasformarle in cambiamenti delle prassi.

Bando Interreg Med che finanzia il progetto: secondo bando per progetti, asse 3 "Protezione e promozione delle risorse naturali e culturali del Mediterraneo" - obiettivo specifico 3.1  "Promozione dello sviluppo di un turismo marittimo e costiero sostenibile e responsabile nell'area MED" del programma Interreg Med.

Obiettivi e contenuti
Il progetto mira a ridurre l'impatto delle attività umane (relative al turismo) sul patrimonio culturale, con particolare attenzione alle destinazioni culturali che possono beneficiare ed essere influenzate dal turismo di massa: città antiche e siti di particolare interesse culturale patrimonio o interesse archeologico per i visitatori, compresi i siti del patrimonio mondiale dell'UNESCO presenti nei territori MED.

In tale contesto, HERIT-DATA progetta di sviluppare una gestione turistica sostenibile e responsabile nei confronti del patrimonio culturale nelle regioni MED, in particolare sfruttando la tecnologia e l'innovazione negli strumenti di gestione (Smart Cities).

I partner svilupperanno, testeranno e trasferiranno una serie di conoscenze e soluzioni come

  • modelli, strategia, intelligenza artificiale e big data platform  e app, ecc.

in linea con gli attuali cambiamenti settoriali e con le caratteristiche delle destinazioni intelligenti, in grado di raccogliere, generare, integrare e analizzare le informazioni e trasformarle in cambiamenti di comportamento, secondo le raccomandazioni ICZM.

I risultati contribuiranno anche ai processi decisionali con una prospettiva olistica e per tutti le parti interessate: pianificatori (enti pubblici amministrativi e di gestione del turismo o del patrimonio), visitatori (turisti costieri e crocieristi visitare i siti del patrimonio), attori locali e cittadini.

Durata: 48 mesi (febbraio 2018 - gennaio 2022)

Capofila: Regione Toscana – Direzione Organizzazione e Sistemi informativi – Settore "Infrastrutture e tecnologie per lo sviluppo della società dell'informazione"

Partner: 12 partner, 7 paesi

1. Regione Toscana (Italia), direzione Organizzazione e sistemi informativi, settore "Infrastrutture e Tecnologie per lo sviluppo della società dell'informazione"
Contatti:


2. Fondazione per la Ricerca e l'Innovazione (Italia)
3. Santa Maria Real Foundation of Historical Heritage (Spagna)
4. City of Dubrovnik development agency (Croazia)
5. Agency for Sustainable Mediterranean Cities and Territories (Francia)
6. Faculty of Science and Technology - New University of Lisbon (Portogallo)
7. Valenciaport Foundation for Research, Promotion and Commercial Studies of the Valencian Region (Spagna)
8. Occitanie/Pyrenees-Mediterranean Region (Francia)
9. Conference of peripheral maritime regions of Europe (Francia)
10. Agència Valenciana del Turisme - Generalitat Valenciana (Spagna)
11. Region of Western Greece (Grecia)
12. Centre for Spatial Research (Bosnia Herzegovina)
Attività di progetto
WP1 Project management, WP2 Project communications, WP3 Studying, WP4 Testing, WP5 Transferring, WP6 Capitalising,  incluse azioni pilota del WP Testing che consistono: 1) generazione, misura e analisi dei dati provenienti da cinque siti turistici; 2) Compilazione, integrazione armonizzazione e organizzazione dei Big data provenienti da fonti diverse; 3) progettazione e implementazione di una piattaforma ICT big data in grado di analizzare i dati e renderli facilmente fruibili anche su dispositivi mobili per i diversi stakeholder
13 Università degli studi di Firenze (Italia), da gennaio 2019.

Budget complessivo: euro 4 milioni 195 mila 515 euro. La quota attribuita alla Regione Toscana è di 487.500 euro di cui 414,375 coperti da finanziamento comunitario e 73.125 coperti dal cofinanziamento nazionale a carico del Fondo di rotazione

Principali risultati
- Migliorare la capacità di agire come ente istituzionale nel settore del turismo e del patrimonio culturale adottando sistemi di supporto alle decisioni innovativi basati su open data e big data;
- scambiare esperienze e pratiche a livello internazionale con diversi partner nel campo della innovazione tecnologica;
- rafforzare le competenze interne attraverso una visione innovativa e sostenibile del turismo;
- rafforzare le connessioni tra le soluzioni tecnologiche innovative e il turismo sostenibile attraverso la condivisione di modelli di sviluppo.
Attraverso la progettazione e l'implementazione di una piattaforma basata su open e big data sarà possibile l'analisi dell'infinita mole di dati, strutturati e non strutturati, che si sviluppano attraverso i vari canali internet, in diversi formati. Tra i risultati di progetto sono previsti sia l'armonizzazione dei diversi dati sia la creazione o adozione di indici di benchmark.

Per approfondire


Anna Luisa Freschi

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Aggiornato al:
25.11.2020
Article ID:
15897915

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