Il settore olivicolo ed oleario rappresenta da sempre uno dei settori produttivi agricoli più importanti per la Toscana, nota a livello nazionale ed internazionale non solo per la specificità delle sue CV di olivo autoctone, per la sua lunga tradizione vivaistica, ma anche e soprattutto per l'elevata qualità dell'olio prodotto.
La nostra regione dispone di ben 80 cultivar autoctone (su un totale di circa 700 accessioni italiane iscritte al Registro Nazionale delle Varietà delle piante da frutto), di cui le principali e più note sul mercato sono il Frantoio, Leccino, Moraiolo, Maurino e Pendolino.
Annualmente sono prodotte in Toscana circa 3 milioni di piante di olivo, in massima parte nel comprensorio di Pescia (la maggiore zona di produzione di olivi in Toscana ed in cui si produce un terzo del numero totale di piante ottenute in Italia), di cui poco meno di 60.000, appartenenti alle cinque CV più diffuse sopra citate, sono certificate dal SFR come Virus-Free (VF), ovvero come materiale esente da tutti i virus noti e controllato con metodiche di laboratorio.
Per fornire agli operatori un quadro normativo e procedurale più chiaro nell'ambito del vivaismo olivicolo con Decreto n.2908 del 6 marzo 2019 sono state approvate le Linee guida per i produttori vivaistici olivicoli (singoli o associati in Consorzi) presenti in Toscana che già aderiscono o richiedono di aderire al "sistema di certificazione volontario" del materiale di propagazione (gemme, talee, semi) e delle piante di olivo prodotte.
Il sistema è finalizzato a garantire un elevato standard genetico-sanitario del materiale di olivo di categoria "certificato", prodotto e commercializzato dai produttori, caratterizzato da una "qualità" superiore rispetto al materiale dotato dei soli requisiti minimi comunitari (categoria "CAC").
Le aziende aderenti al sistema devono sottoporsi ai controlli ed alle verifiche ispettive ufficiali effettuate dal Servizio Fitosanitario Regionale (SFR), ai fini del rilascio di eventuali autorizzazioni per lo svolgimento dell'attività produttiva (es. riconoscimento come Centro di Moltiplicazione con annessi campi di piante madri), dell'ottenimento della certificazione e dell'autorizzazione alla commercializzazione del materiale prodotto (stampa dei cartellini-certificato/ etichette).
Nel documento approvato si esplicitano in particolare i requisiti di base ed i documenti necessari per aderire al sistema, le tipologie di richieste con le diverse modalità e scadenze. presentabili da parte dei diversi utenti (vivaisti, Centri di Moltiplicazione) che pur operando nello specifico settore vivaistico olivicolo, sono comunque ricompresi nel più ampio e generale settore del vivaismo relativo ai fruttiferi.
Gli operatori, in base alla normativa vigente a livello unionale e nazionale, possono aderire a due distinti sistemi di certificazione volontaria per la produzione delle piante e dei materiali di moltiplicazione di olivo :
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la sola "certificazione europea", introdotta con il Decreto 6 dicembre 2016 e che consente di certificare materiale finora classificato in Italia come "Virus-controllato" (VT);
- la doppia "certificazione europea + nazionale", definita congiuntamente dal succitato Decreto e dal DM 24 Luglio 2003, che consente di certificare materiale finora classificato come "Virus-esente" (VF), con maggiore qualificazione rispetto al precedente.
Al momento aderiscono al "sistema di certificazione volontario" e si sottopongono ai controlli ed alle verifiche ufficiali annuali del SFR soltanto due soggetti, operanti entrambi nel Pesciatino, rappresentati rispettivamente da un Consorzio che raggruppa nove aziende vivaistiche ed operativo da diversi anni e da un singolo vivaista, autorizzato recentemente, tutti con lunga tradizione e grande esperienza nel settore.
Anche se il settore della produzione di piante di olivo certificate rappresenta ancora una minima parte del totale di piante di olivo prodotte in Toscana, merita sottolineare un crescente interesse per tale tipologia di produzione, che si manifesta sia con un costante incremento della produzione annuale da parte dei soggetti già autorizzati, sia con un aumento di richieste di adesione al sistema e di autorizzazioni per la costituzione di nuovi Centri e campi di moltiplicazione.