Gas: uno strumento contro le impennate dei prezzi

La Commissione UE propone un nuovo strumento per limitare impennate eccessive del prezzo del gas.

Ancora una volta in risposta all'attuale crisi energetica, la Commissione propone un meccanismo di correzione del mercato per proteggere le imprese e le famiglie dell'UE da episodi di rincari eccessivi del gas nell'Unione.

La proposta va ad aggiungersi alle misure intese a ridurre la domanda di gas e garantire la sicurezza dell'approvvigionamento diversificando le fonti: è qui introdotto un nuovo meccanismo per attenuare la volatilità nei mercati europei del gas senza mettere a repentaglio la sicurezza dell'approvvigionamento.

In seguito alla guerra in Ucraina i prezzi del gas naturale hanno registrato picchi senza precedenti in tutta l'UE, raggiungendo i massimi storici nella seconda metà di agosto.

Quando si verificano queste condizioni l'Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell'energia (ACER) pubblica immediatamente un avviso di correzione del mercato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea e ne informa la Commissione, l'Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) e la Banca centrale europea (BCE).

Il giorno successivo entrerà in vigore il meccanismo di correzione dei prezzi e non saranno eseguiti ordini per derivati TTF front month che superano il massimale di sicurezza. Il meccanismo potrà essere attivato dal primo gennaio 2023. 

La vertiginosa impennata dei prezzi nelle ultime due settimane di agosto è stata molto dannosa per l'economia europea, con effetti contagiosi sui prezzi dell'energia elettrica e un aumento dell'inflazione generale.

Per evitare il ripetersi di episodi di questo genere la Commissione propone uno strumento temporaneo ad hoc che interviene automaticamente sui mercati del gas in caso di aumenti estremi dei prezzi. 

Un massimale di sicurezza per i prezzi del gas

Lo strumento proposto consiste in un massimale di sicurezza di 275 euro per il prezzo dei derivati Title Transfer Facility (TTF) a un mese. Il TTF, che è il parametro di riferimento più comunemente usato per i prezzi del gas nell'UE, svolge un ruolo fondamentale nel mercato europeo del gas all'ingrosso. Il meccanismo scatterebbe automaticamente in presenza di entrambe le seguenti condizioni:

-    per due settimane il prezzo di regolamento dei derivati TTF front month è superiore a 275 euro;
-    nelle due settimane i prezzi del TTF superano di 58 euro il prezzo di riferimento del GNL per 10 giorni consecutivi di negoziazione.

Misure di salvaguardia per garantire la sicurezza dell'approvvigionamento e la stabilità del mercato

La proposta di regolamento del Consiglio contiene misure di salvaguardia per evitare perturbazioni dei mercati dell'energia e dei mercati finanziari. Poiché non si vuole mettere a repentaglio l'approvvigionamento, il massimale di prezzo è limitato a un solo prodotto a termine (prodotti nel mercato TTF a un mese), in modo che gli operatori possano comunque soddisfare la domanda e acquistare gas sul mercato a pronti e fuori borsa. Per assicurare che la domanda di gas non aumenti, la proposta impone agli Stati membri di comunicare entro due settimane dall'attivazione del meccanismo di correzione del mercato le misure adottate per ridurre il consumo di gas e di energia elettrica. Una volta che la proposta di meccanismo di correzione del mercato sarà stata adottata dal Consiglio, la Commissione proporrà anche di dichiarare lo stato di allarme dell'Unione a norma del regolamento "Risparmiare gas per un inverno sicuro", adottato in luglio, facendo scattare l'obbligo di risparmio di gas per far diminuire la domanda. L'ESMA, la BCE, l'ACER, il gruppo di coordinamento del gas e la Rete europea dei gestori dei sistemi di trasporto del gas (ENTSO-G) monitoreranno costantemente la situazione.

Nel caso in cui il limite di prezzo provochi effetti negativi indesiderati, la proposta prevede che il meccanismo possa essere sospeso immediatamente in qualsiasi momento. Ciò può avvenire:

-    automaticamente, con una disattivazione che scatta quando la situazione del mercato del gas naturale non ne giustifica più l'uso, vale a dire quando per 10 giorni consecutivi di negoziazione non si osserva più il divario tra il prezzo del TTF e quello del GNL;

-    mediante una decisione di sospensione della Commissione quando sono individuati rischi per la sicurezza dell'approvvigionamento dell'Unione, per gli sforzi di riduzione della domanda, per i flussi di gas intra UE o per la stabilità finanziaria.

La Commissione ha inoltre la possibilità di impedire l'attivazione del meccanismo se le autorità competenti, compresa la BCE, segnalano che questi rischi sono divenuti concreti.

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Aggiornato al:
20.12.2022
Article ID:
138505049