La Commissione UE ha presentato nuove norme per garantire meglio i diritti degli adulti bisognosi di protezione o assistenza in situazioni transfrontaliere 

La Commissione europea ha proposto nuove norme volte a garantire la protezione degli adulti nei casi transfrontalieri e il loro diritto all'autonomia individuale, compresa la libertà di fare le proprie scelte riguardo alla loro persona e la sicurezza che le loro decisioni siano rispettate anche in futuro quando si spostano all'interno dell'UE. La proposta riguarda gli adulti che per via di una disabilità o di una diminuzione delle loro facoltà non sono in grado di tutelare i propri interessi, ad esempio a causa di una malattia legata all'età, come il morbo di Alzheimer, o di una determinata condizione di salute.

Nel contesto della crescente mobilità transfrontaliera delle persone nell'UE, ciò comporta numerose sfide. Ad esempio, le persone interessate o i loro rappresentanti potrebbero dover gestire beni mobili o immobili in un altro paese, aver bisogno di cure mediche all'estero o trasferirsi in un altro paese dell'UE. In simili situazioni transfrontaliere si trovano spesso ad affrontare norme complesse e talvolta contrastanti degli Stati membri, il che comporta incertezza giuridica e lunghi procedimenti.

Il regolamento proposto introduce una serie semplificata di norme che si applicheranno all'interno dell'UE, in particolare per stabilire quale autorità giurisdizionale sia competente, quale legge sia applicabile, a quali condizioni un atto giuridico o poteri di rappresentanza stranieri debbano essere riconosciuti e in che modo le autorità possano cooperare. Propone inoltre una serie di strumenti pratici, tra cui:

-    l'agevolazione della comunicazione digitale;

-    l'introduzione di un certificato europeo di rappresentanza che renderà più semplice per i rappresentanti legali dimostrare il loro ruolo in un altro Stato membro;

-     la creazione di registri interconnessi che forniranno informazioni sull'esistenza di una protezione in un altro Stato membro;

-    la promozione di una più stretta cooperazione tra le autorità.

La proposta di decisione del Consiglio prevede un quadro giuridico uniforme per la protezione degli adulti che coinvolge paesi terzi e obbliga tutti gli Stati membri a diventare o rimanere parti della convenzione sulla protezione degli adulti del 2000.

La proposta di regolamento dovrà essere discussa e adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio. Il regolamento si applicherà 18 mesi dopo la sua adozione; gli Stati membri avrebbero quindi 4 anni per rendere elettronici i propri canali di comunicazione e 5 anni per creare un registro e interconnetterlo con i registri di altri Stati membri.

La proposta di decisione del Consiglio dovrà essere adottata dal Consiglio previa consultazione del Parlamento europeo. Gli Stati membri che non sono ancora parti della convenzione HCCH del 2000 sulla protezione degli adulti avranno 2 anni di tempo per conformarsi alla decisione del Consiglio e aderire alla convenzione.

Maggiori informazioni:
Proposta di regolamento relativo alla competenza, alla legge applicabile, al riconoscimento e all'esecuzione delle misure e alla cooperazione in materia di protezione degli adulti - Allegati
Proposta di decisione del Consiglio che autorizza gli Stati membri a diventare o rimanere Parti, nell'interesse dell'Unione europea, della convenzione del 13 gennaio 2000 sulla protezione internazionale degli adulti - Allegato
 

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Aggiornato al:
26.06.2023
Article ID:
159041392