Terzo anno di lotta biologica alla cimice asiatica in Toscana

Terzo anno di lotta biologica alla cimice asiatica in Toscana

Nella prima settimana di luglio è iniziata la lotta biologica alla “cimice asiatica” (Halyomorpha halys): in 13 siti individuati nei comprensori frutticoli delle province di Arezzo, Lucca e Pisa, è stato rilasciato l’insetto antagonista il Trissolcus japonicus,  conosciuto comunemente come “vespa samurai”.

In ognuno dei 13 siti sono stati rilasciati 100 femmine e 10 maschi di vespa samurai, dopo che il Ministero dell’ Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) ha concesso anche per quest’anno l’ autorizzazione ai lanci. Gli insetti sono stati allevati dal Centro di ricerca Difesa e Certificazione di Firenze (CREA DC ).

I lanci, di tipo “inoculativo”, dovrebbero consentire l’insediamento del parassitoide ed il conseguente controllo biologico della cimice asiatica, insetto che in nord Italia provoca ingenti danni alle colture frutticole. Si segnala che in alcune regioni del Nord Italia dove le popolazioni del fitofago sono ancora particolarmente elevate la “cimice” provoca danni anche all’olivo; fortunatamente in Toscana la rete regionale di monitoraggio dell’insetto non segnala presenza e danni significativi. 

Va specificato che la “vespa samurai” non e' una specie aggressiva, si nutre di polline e nettare ed è  innocua per l'uomo e per gli animali, depone però le sue uova in quelle della cimice e la larva se ne alimenta, riducendo molto la sua capacità di riproduzione. 
L’effetto dei lanci verrà monitorato dal CREA per verificarne l’efficacia.

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