Secondo anno di lotta biologica alla cimice asiatica in Toscana

Secondo anno di lotta biologica alla cimice asiatica in Toscana

Anche quest'anno, in alcune aree della Toscana sono iniziati i lanci dell'insetto antagonista naturale della cimice asiatica il Trissolcus japonicus, meglio conosciuto come “vespa samurai” di origine asiatica, innocuo per l'uomo e per gli animali. Si ricorda che la cimice asiatica può danneggiare molte specie coltivate ma le colture più interessate sono sicuramente le specie da frutto.

La vespa samurai da adulta si ciba di polline e nettare ma nella fase larvale si alimenta con le uova della cimice asiatica. Le femmine infatti per garantire lo sviluppo della propria progenie depongono le uova all’intero delle uova della cimice asiatica, in modo che le larve alla schiusa abbiano la possibilità di alimentarsene.

I rilasci della vespa samurai sono iniziati l’ 8 luglio in 5 siti della provincia di Lucca, dove già si era intervenuti nel 2022 e nel nuovo sito di Lari, in provincia di Pisa , in cui il progetto di lotta biologica è al primo anno. Il 10 luglio i lanci sono proseguiti in Valdichiana in 7 siti di rilascio, dove già l’antagonista era stato liberato lo scorso anno.

I siti prescelti per i lanci sono caratterizzati dalla presenza di impianti frutticoli e sono stati individuati in base alle segnalazioni delle organizzazioni professionali agricole.

Come da programmazione, nei prossimi giorni in tutti i siti sopra indicati sarà effettuato un secondo e ultimo rilascio della vespa samurai per il 2023.

L’antagonista è stato liberato principalmente in siepi, aree verdi, boschetti, individuati secondo precisi criteri, sempre in prossimità di impianti frutticoli, con l’obiettivo di insediare uniformemente la vespa sul territorio in modo da innescare il processo di riequilibrio ecologico volto a tutelare la nostra frutticoltura. In ogni sito, sono state liberate circa 100 femmine di  vespa già fecondate e 10 maschi.

Il progetto di diffusione della “vespa samurai” è realizzato con il supporto scientifico del CREA- DC di Firenze e con il sostegno operativo dei tecnici delle Organizzazioni professionali agricole.

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