Il Piano di gestione della Vespa velutina in ambito regionale
La Vespa velutina o Calabrone asiatico a zampe gialle (di seguito Calabrone asiatico) è un insetto originario del sud-est asiatico, ha un areale naturale compreso fra la Cina Meridionale, l’India, l’Indocina e l’Indonesia. Per effetto dell’isolamento geografico delle diverse popolazioni e della diversità di clima, il Calabrone asiatico si è differenziato in 11 sottospecie, ma solamente la sottospecie più settentrionale, Vespa velutina nigrithorax (du Buysson, 1905), è stata accidentalmente introdotta dalla Cina ad altre parti nel mondo. Le aree di introduzione sono la Corea del Sud nel 2003, l’Europa nel 2004 e il Giappone nel 2012. In Europa la specie si è ampiamente diffusa in molti paesi. L'impatto sulla biodiversità è rilevante, in particolare per la pressione predatoria esercitata nei confronti di Apis mellifera e di altri insetti autoctoni.
In Italia la specie è arrivata nel 2012, quando alcuni adulti sono stati catturati in Liguria a Loano (Demichelis et al. 2014) e Ventimiglia. Le prime popolazioni italiane sono state individuate nella Liguria di ponente (provincia di Imperia) e nel sud del Piemonte (provincia di Cuneo) (Porporato et al. 2014). In queste due regioni, la specie si è diffusa in maniera molto diversa, probabilmente a causa delle diverse condizioni climatiche che determinano una differente idoneità ambientale (Fournier et al. 2017). Dalla provincia di La Spezia la specie è arrivata in Toscana e si è diffusa dal 2017 nel territorio della Toscana nord arrivando fino alla provincia di Firenze.
La Regione Toscana ha promosso l'attuazione, in ambito regionale, del “Piano di gestione nazionale del calabrone asiatico a zampe gialle, Vespa velutina” (DGR 1405 del 12 dicembre 2022), ai sensi del D.lgs 230/2017, della durata triennale, ha l’obbiettivo di preservare il settore apistico regionale attraverso una serie di interventi volti al controllo della specie aliena.
Il Piano, prevede il coinvolgimento di Soggetti che hanno maturato adeguata esperienza in merito alla gestione della vespa velutina, ovvero, l’ Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia), l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia) e le Associazioni apistiche maggiormente rappresentative a livello regione: Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani - ARPAT, Toscana Miele A.P.A., Associazione Apicoltori delle Province Toscane -AAPT.
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Attività previste
Il Piano di gestione è articolato nelle seguenti attività:
- Coordinamento scientifico: implementazione della rete di monitoraggio negli apiari del territorio regionale, raccolta delle segnalazioni provenienti dal monitoraggio attivo e passivo, elaborazione dei dati, attività di formazione del personale impiegato nell'attività di distruzione/neutralizzazione dei nidi di vespa velutina, tracciamento del volo dei calabroni con tecniche di radiotracking VHF.
L’attività di coordinamento scientifico viene realizzata attraverso accordi di collaborazione con l’Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia) e l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia) che hanno partecipato al progetto ministeriale (Mipaaf) VELUTINA, conclusosi nel 2016 dal quale è nata la rete StopVelutina, avente scopo la messa a punto di strategie di contenimento della specie in oggetto. Dal 2016, la rete StopVelutina, continua ad essere attiva e i soggetti aderenti ( tra i quali le Istituzioni scientifiche sopracitate) si sono impegnati a realizzare, anche con risorse proprie, progetti comuni per arginare e gestire la presenza della Vespa velutina in Italia.
- Monitoraggio attivo negli apiari del territorio regionale e di distruzione/neutralizzazione dei nidi: implementazione di un sistema di monitoraggio costituito da una rete di trappole attrattive; il controllo a vista davanti agli alveari; una rete di monitoraggio grazie a segnalazioni sul sito Stopvelutina. La fase di distruzione dei nidi prevede l’intervento da parte di squadre, organizzate sul territorio regionale, composte da tecnici adeguatamente formati al fine di garantire una adeguata copertura del territorio regionale.
Le attività di monitoraggio in apiario e distruzione dei nidi vengono realizzate grazie alla collaborazione delle Associazioni apistiche maggiormente rappresentative nel territorio regionale , ovvero, Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani - ARPAT, Toscana Miele A.P.A., Associazione Apicoltori delle Province Toscane -AAPT che hanno aderito al Piano
Atti e allegati
DGR 1083 del 18 settembre 2023:
- Testo Atto
- Allegato A - Schema di accordo UNIPI
- Allegato B - Schema di accordo UNIFI
- Allegato C - Disposizioni per l’attuazione del Progetto Regionale 27 Intervento 8.XI
Risorse finanziarie
Il totale complessivo delle risorse messe a disposizione da Regione Toscana per l’attuazione del Piano Regionale è pari ad euro 240.000 cosi suddivise:
- annualità 2023 euro 100.000 di cui:
- euro 35.000,00 per le attività di coordinamento scientifico secondo gli Accordi di collaborazione con l’ Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia) e con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia) approvati con DGR del 18 settembre 2023 n.1083;
- euro 65.000,00 quale contributo fino al 90 % delle spese per le attività di monitoraggio e distruzione/neutralizzazione dei nidi della specie aliena, da attuare da parte delle Associazioni apistiche aderenti al piano, come disposto dalla DGR n. 957 del 7 agosto 2023.
- euro 35.000,00 per le attività di coordinamento scientifico secondo gli Accordi di collaborazione con l’ Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia) e con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia) approvati con DGR del 18 settembre 2023 n.1083;
- annualità 2024 euro 70.000 di cui:
- euro 19.000,00 per le attività di coordinamento scientifico secondo gli Accordi di collaborazione con l’ Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia) e con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia)
- euro 51.000,00 quale contributo fino al 90 % delle spese per le attività di monitoraggio e distruzione/neutralizzazione dei nidi della specie aliena, da attuate da parte dalle Associazioni apistiche aderenti al piano.
- euro 19.000,00 per le attività di coordinamento scientifico secondo gli Accordi di collaborazione con l’ Università degli Studi di Pisa (Dipartimenti di Veterinaria e Biologia) e con l’Università degli Studi di Firenze (Dipartimento di Biologia)
- annualità 2025 euro 70.000
Per segnalazioni di sospetti nidi di vespa velutina si può utilizzare il seguente link al sito stop velutina, oppure mandare una mail a: progettovelutinatoscana@gmail.com, o rivolgersi ad una delle seguenti associazioni:i ad una delle seguenti associazioni:
AAPT (Associazione Apicoltori delle province toscane)
Tel. 0575907436 - arezzo@confagricoltura.it
ARPAT (Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani)
Firenze Tel. 0556533039 - info@arpat.info
Toscanamiele
Tel. 058357525 - info@toscanamiele.it