La PEC diventa Europea

La PEC italiana evolve normativamente verso un sistema di comunicazione utilizzabile a livello europeo e con maggiori standard di sicurezza in termini di utilizzo della casella e di attendibilità dei soggetti coinvolti nella corrispondenza (mittente e destinatario).

Infatti, secondo le regole tecniche recepite da AgID, in coerenza con il Regolamento europeo n. 910/2014 (eIDAS) e con gli standard emanati da ETSI, la PEC tradizionale si prepara a diventare uno strumento di scambio sicuro di comunicazioni elettroniche, con valore legale riconosciuto in tutti gli stati europei.

Il nuovo standard ETSI si applica a tutte le caselle PEC.

Tutte le PEC, anche quelle già attive, dovranno rispettare lo standard ETSI REM (Registered Electronic Mail) che definisce la PEC Europea.

Sarà necessario adeguare la propria casella PEC, in coerenza con le tempistiche indicate da AgID, per evitare che diventi inutilizzabile. Per fare ciò vedere la ‘Comunicazione del passaggio da PEC a REM entro il 2024

Il primo dei requisiti della PEC Europea è l'identificazione del titolare della casella: una volta effettuata l'identificazione, la casella otterrà da subito una Spunta Blu visibile dai destinatari sui messaggi inviati, come garanzia della conformità europea. Il vantaggio è che sia l’identità del titolare in caso di una persona fisica, o della persona richiedente, nel caso di una azienda o una PA, è garantita da un processo di riconoscimento. Quindi le comunicazioni avverranno tra soggetti (mittente e destinatario) con identità certa.

Altro vantaggio è una maggiore sicurezza nell’utilizzo del servizio e nell’accesso alla casella. In futuro infatti, per accedere al servizio, sarà richiesta l’identificazione a due fattori, quindi oltre alla password sarà necessario inserire un codice temporaneo.

Condividi
Aggiornato al:
03.11.2023
Article ID:
170799758