Futur proche: sviluppo locale e servizi decentrati per la crescita sostenibile e la cittadinanza attiva in tunisia
Cooperazione internazionale
Attività internazionali
Futur proche: sviluppo locale e servizi decentrati per la crescita sostenibile e la cittadinanza attiva in tunisia
Inizio: 16 maggio 2018
Fine: 31 dicembre 2020
Status: concluso
Luogo di implementazione delle attività: territori dei Governatorati di Tataouine, Jendouba, Grand Tunis, Kasserine, Sidi Bouzid (Tunisia)
Finanziatore: Aics
Costo progetto: € 1.429.175,18
Capofila: Regione Toscana
Partner di progetto
Partner italiani: Regione Sardegna-Presidenza della Giunta regionale; Centro di Salute Globale della Toscana-AOU Meyer-Firenze; ANCI Toscana per i Comuni di Capannori, Carrara, Rosignano, Lucca; Comune di Firenze; Università degli studi di Siena/Dipartimento Studi Aziendali e Giuridici; COSPE Onlus; Ass.ne Pontes–Firenze; Università degli studi di Firenze/Dipartimento di Medicina sperimentale e clinica.
Partner tunisini: Fédération Nationale des Villes Tunisiennes–FNVT; Comune di Tataouine; Comune di Tunisi; Comune di Sidi Bouzid; Comune di Kasserine; Comune di Jendouba; Ministero della Salute–Tunisia; Direzione regionale della Sanità del Governatorato di Tunisi; Direzione regionale della sanità del Governatorato di Kasserine;
Associazione ATIP (Sidi Bouzid); Ass. Rayhana (Jendouba); UNDP Tunisia
Obiettivo generale
Sostenere le autorità locali tunisine nella definizione e implementazione partecipata degli obiettivi di sviluppo locale, con riferimento particolare al sostegno di servizi locali integrati per una economia duratura, sostenibile e inclusiva (Ob. 8 SDGs 2030) e per l’accesso alla salute (Ob 3 SDGs 2030)
Obiettivo specifico
Consolidare il decentramento tramite il sostegno alla programmazione inclusiva e alla erogazione di servizi pubblici di qualità nei governatorati di Jendouba, Kasserine, Tataouine, Sidi Bouzid ed aree periferiche di Grand Tounis.
Risultato 1 (R1) Governance (componente governance): la governance locale nelle regioni di intervento è più inclusiva e risponde ai bisogni dei cittadibi, dotando i comuni di regolamenti per la pianificazione e sviluppo territoriale su salute di base e occupazione giovanile e femminile.
Risultato 2 (R2) Salute di base (componente salute primaria): i servizi di primary health care nelle aree di realizzazione dell’intervento, migliorano di qualità e accessibilità, in particolare per donne, bambini e disabili.
Risultato 3 (R3) Econonia sociale (componente lavoro e impresa sociale): L’occupazione e le prospettive di sviluppo economico locale aumentano con la stabilizzazione di imprese sociali, innovative ed eco-sostenibili nelle regioni di intervento.
La Costituzione tunisina approvata il 26 gennaio 2014 ha accolto il concetto di decentramento e ha introdotto, per la prima volta nella storia della Tunisia, l’autonomia degli enti locali (o Municipalité) ispirandosi alla Carta Europea delle Autonomie Locali.
In questo contesto, si inserisce il progetto “Futur Proche – Sviluppo locale e servizi decentralizzati per la sostenibilità e la cittadinanza attiva in Tunisia”. Il progetto, finanziato dalla Cooperazione Italiana, ha coinvolto un consorzio formato da enti locali, istituzioni/associazioni italiane e tunisine rappresentate dalla Regione Toscana, in qualità di capofila.
L’iniziativa ha incentrato la propria azione su:
• il decentramento, la governance locale e il rafforzamento delle istituzioni locali;
• l’economia sociale e solidale attraverso lo sviluppo di imprese locali sostenibili e il sostegno per l’accesso al mercato locale;
• la salute attraverso il miglioramento della qualità e dell’accessibilità dei servizi sanitari di base e il rafforzamento dell’assistenza sanitaria.
In particolare, l’iniziativa, forte delle esperienze radicate sul territorio da parte di molti dei partners coinvolti e delle iniziative già promosse dalla Cooperazione Italiana in varie regioni del Paese, ha mirato a fornire supporto e formazione per i funzionari comunali, i rappresentanti di istituzioni tunisine, il personale delle strutture sanitarie locali e il Ministero della Salute e delle associazioni locali.
Il coordinamento generale del progetto è stato affidato alla Regione Toscana, interfacciato a livello locale dal coordinamento gestito da un coordinatore ad hoc attraverso COSPE.
Le varie componenti hanno poi visto dei referenti specifici tra i vari partners: componente governance con ANCI Toscana; componente salute con il Centro di Salute Globale; componente ESS con COSPE quale referente principale.
All’interno delle varie componenti erano poi presenti delle specificità che hanno visto emergere dei referenti amministrativo/gestionali.
Il sistema di monitoraggio contemplava piani di lavoro dettagliati monitorati ed aggiornati trimestralmente attraverso schede di attività, registri di presenza alle attività di formazione e sensibilizzazione/animazione, liste di materiali acquisiti con relativa destinazione, pianificazione e controllo delle spese per voce di budget e stato di avanzamento coordinati dal Comitato di Coordinamento in collaborazione con i partner e con le istituzioni locali.
La questione di genere e quella femminile in particolare, ossia le limitazioni relative ad un potenziale impatto positivo sulla popolazione target a livello delle donne, è stata messa in evidenza, sia quale esigenza nella proposta, che come espressione a livello di risultato (R2 Salute di base - componente salute primaria: I servizi di primary health care nelle aree di realizzazione dell'intervento, migliorano di qualità e accessibilità, in particolare per donne, bambini e disabili).
Tutte le componenti, hanno dedicato degli spazi al rafforzamento di segmenti di popolazione femminile, attraverso anche il coinvolgimento di associazioni femminili e di donne.
Lo stesso Risultato 2 che tiene in considerazione la popolazione femminile propone un modello in cui la donna è, insieme a bambini e disabili, oggetto di sostegno e non attore di cambiamento.
L’aspetto ambientale è uno degli argomenti presi maggiormente in considerazione nella proposta e nell’esecuzione del progetto. Questo, non solo da un punto di vista prettamente formale, ma anche di contenuti. Infatti nella formazione sia della componente governance che in quella ESS sono presenti elementi di tutela ambientale, la questione climatica e la gestione degli spazi urbani, incluso l’annoso e difficilissimo problema, particolarmente grave in Tunisia, dei rifiuti e relativo smaltimento.
Output di progetto:
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ott-dic 2018 (it fr)
gen-mar 2019 (it fr)
apr-giu 2019 (it fr)
lug-sett 2019 (fr)
Report di valutazione finale