Federalismo fiscale
Federalismo fiscale
Istituzioni
Tutte le informazioni sulle Istituzioni della Regione, in particolare su Enti locali associati, persone giuridiche, elezioni e partecipazione.Federalismo fiscale
Uno dei punti principali della "riforma federalista" del titolo V della Costituzione ha riguardato l'autonomia finanziaria degli enti territoriali. L'autonomia garantita ai vari enti territoriali della Costituzione risulterebbe una mera affermazione di principio se non fosse completata dalla possibilità di avere a disposizione risorse finanziarie tali da poter concretamente portare a termine le azioni che si intende intraprendere nei settori competenza; il nuovo articolo 119 della Costtiuzione, pertanto, riafferma e rafforza l'autonomia finanziaria delle Regioni, vale a dire la potestà di stabilire e gestire in modo autonomo le risorse finanziarie di cui necessitano per la realizzazione delle funzioni loro affidate.
Il federalismo fiscale, mediante l'autonomia tributaria degli enti locali, tende a distribuire in un determinato territorio le risorse erariali in modo efficace ed equilibrato, all'interno di un modello coordinato della finanza pubblica in cui tutti i livelli di governo di quel territorio garantiscono l'applicazione dei principi di responsabilizzazione e di corretta gestione dell'amministrazione locale.
La Regione Toscana che, nell'esercizio del proprio ruolo istituzionale ha sempre teso al confronto e alla concertazione con le autonomie locali al fine di rispettarne e valorizzarne il ruolo e le specificità, ha potuto intraprendere, precocemente rispetto ad altre regioni, il percorso verso il federalismo fiscale insieme alle autonomie locali, nel quadro dei principi di equità e solidarietà che caratterizzano tradizionalmente la società civile toscana.
Le azioni della Regione Toscana per la realizzazione del federalismo fiscale:
- il Sifal
- il Sistema tributario di dimensione regionale
- il contrasto all'evasione fiscale
Sifal
Nel gennaio 2001 e nel dicembre 2006 sono stati sottoscritti due Protocolli di intesa tra Regione Toscana, Anci Toscana (Associazione nazionale comuni della Toscana) e Upi Toscana (Associazione delle Amministrazioni provinciali della Tscana) per rafforzare la collaborazione comune alla realizzazione del sistema informativo, basato sulla rete telematica regionale, anche ai fini di conoscenza, monitoraggio e direzione delle gestioni finanziarie di tutti i soggetti (complessività del sistema autonomie locali Toscana), di elaborazione ed analisi delle informazioni contenute nel sistema informativo stesso.
Sistema tributario di dimensione regionale
- disporre di un quadro conoscitivo dinamico sui temi dell'imposizione fiscale;
- possedere uan base dati completa e organizzata quale strumento di programmazione delle proprie politiche fiscali e di gestione dei tributi propri;
- realizzare sinergie finalizzate a razionalizzare attività e funzioni e di migliorare l'efficacia dell'azione di contrasto all'evasione;
- semplificare gli adempimenti spontanei, formali e sostanziali dei contribuenti rispetto alla pretesa tributaria;
- strutturarsi come interfaccia univoca e coerente nei rapporti con i soggetti nazionali interessati a perseguire l'efficacia dell'azione impositiva: Agenzia delle entrate, Agenzia del territorio, Agenzia delle dogane, la Guardia di Finanza, Equitalia e altri soggetti sovraregionali con analoghi interessi.
La Regione Toscana intende realizzare un sistema organico di gestione dei tributi sul territorio regionale instaurando rapporti di collaborazione sia con gli enti nazionali preposti (in particolare Agenzia delle Entrate, Equitalia e Guardia di Finanza) sia con gli enti locali.
Contrasto all'evasione fiscale
1) definizione di proposte operative di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario toscano ispirate a pincipi di efficacia, efficienza, solidarietà, responsabilità, coesione sociale e trasparenza dell'azione amministrativa;
2) definizione delle azioni per far nascere centri di servizio regionali per la gestione organica dei tributi erariali, regionali e locali, che diverranno terminali fiscali unici per i contribuenti;
3) definizione di ipotesi attuative di un modello perequativo infra-regionale;
4) individuazione di proposte tecniche per la condivisione delle basi informative economiche, finanziarie e tributarie di Comuni, Province, Regione e Stato;
5) definizione di proposte unitarie, relative agli obiettivi dell'intesa stessa, da sottoporre al Governo;
6) definizione di proposte tecniche per l'istituzione di tributi locali e/o addizionali a tributi regionali;
7) individuazione dei possibili contenuti di un "patto di stabilità territoriale" a livello toscano, ossia un patto di stabilità regionale che tenga conto delle effettive diversità esistenti nel territorio toscano;
Rispetto al punto 4) la Regione valuta positivamente l'attività già svolta nell'ambito del programma ELISA (Enti Locali Innovazioni di Sistema) mirata all'integrazione e al coordinamento dei sistemi tributari