Sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD)


La strategia di sviluppo locale di tipo partecipativo è uno strumento d'intervento a sostegno della progettazione integrata , connesso all'obiettivo tematico 8 - "Promuovere l'occupazione sostenibile e di qualità e sostenere la mobilità dei lavoratori", che punta a finalità di sviluppo locale integrato su scala sub-regionale, con il contributo prioritario delle forze locali.

Il Feamp nell'ambito della Priorità 4 del Regolamento UE n.508/2014 "Aumentare l'occupazione e la coesione territoriale" sostiene le strategie di sviluppo locale di tipo partecipativo (CLLD - Community Led Local Development) attuate dai FLAG (Gruppi di azione locale nel settore della pesca) come previsto dagli artt. 32-35 del Regolamento (UE) N. 1303/2013 e  dagli artt. 58-64 del Regolamento (UE) n. 508/2014.

IL CLLD si basa sull'attuazione di strategie di sviluppo locale di tipo bottom-up, un tipo di progettazione e gestione degli interventi da parte di attori locali che si associano in una partnership di natura mista pubblico – privata costituita dai Flag. Questi ultimi devono tradurre gli obiettivi in azioni attraverso un Piano di azione locale, dotandosi di una struttura tecnica con competenze gestionali e amministrative.

  • Informazioni, Documenti e approfondimenti ufficiali, ecc. >>> pagina CLLD - Community-Led Local Development del Mipaaft. La pagina contiene:
    - Quadro normativo e programmatico;
    - Sviluppo locale di tipo partecipativo - (CLLD) - priorità IV;
    - Guida alle attività di cooperazione;
    - Eventi, Incontri, News, FAQ, ecc.


La strategia deve ambire alla creazione di occupazione in ambito locale e alla valorizzazione di risorse locali attraverso la promozione di attività produttive sostenibili sia dal punto di vista ambientale che economico-sociale, e generare servizi per la popolazione e l'inclusione sociale.

Gli ambiti tematici di intervento sono i seguenti:

  • Sviluppo e innovazione delle filiere e dei sistemi produttivi locali (agro-alimentari, artigianali e manifatturieri, produzioni ittiche)
  • Sviluppo della filiera dell'energia rinnovabile (produzione e risparmio energia)
  • Turismo sostenibile
  • Cura e tutela del paesaggio, dell'uso del suolo e della biodiversità (animale e vegetale)
  • Valorizzazione di beni culturali e patrimonio artistico legato al territorio
  • Accesso ai servizi pubblici essenziali
  • Inclusione sociale di specifici gruppi svantaggiati e/o marginali
  • Legalità e promozione sociale nelle aree ad alta esclusione sociale
  • Riqualificazione urbana con la creazione di servizi e spazi inclusivi per la comunità
  • Reti e comunità intelligenti
  • Diversificazione economica e sociale connessa ai mutamenti nel settore della pesca


 

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Aggiornato al:
27.03.2019
Article ID:
13814995