Rischi e norme di comportamento
Rischi e norme di comportamento
RISCHIO IDROGEOLOGICO - IDRAULICO - TEMPORALI FORTI ►►
Quando piove molto o si scatenano temporali di forte intensità si possono manifestare:
- Rischi idraulici: allagamenti e alluvioni in genere dovuti all'incapacità di smaltire l'acqua caduta da parte di fognature e piccoli corsi d'acqua o dai corsi d'acqua più importanti, come torrenti e fiumi.
- Rischi idrogeologici: frane, scivolamenti di terra, crolli di roccia, colate di fango, ecc., possono creare condizioni di pericolo per strade, ferrovie e anche abitazioni.
Le alluvioni dovute ad esondazione di fiumi possono essere previste con alcune ore di anticipo. Altre volte alluvioni e frane possono manifestarsi invece in modo improvviso, in particolare in conseguenza di forti temporali o in zone vicine a fiumi che rompono gli argini.
Seguire semplici norme di auto-protezione e tenersi aggiornati sull'evoluzione degli eventi aiuta a scongiurare situazioni di pericolo.
In auto
Durante una pioggia molto intensa è possibile che la strada si allaghi: le statistiche dimostrano che in tal caso è molto più pericoloso restare dentro l'automobile che andare a piedi. Bastano infatti solo 20-30 cm d'acqua perché l'auto galleggi. Evitate quindi di transitare in zone allagate e in caso di perdita di aderenza per galleggiamento scendete immediatamente dalla vettura.
In casa
Per sapere se la vostra casa è a rischio idraulico o di frana rivolgetevi alla Protezione Civile del vostro Comune che saprà indicarvi anche le norme di comportamento in caso di emergenza.
RISCHIO VENTO ►►
Il vento viene prodotto quando grandi masse d'aria si spostano nel cielo. Ai fini dell'allerta meteo è importante capire la direzione dalla quale proviene e la sua velocità.
RISCHIO MAREGGIATE ►►
La criticità legata al mare è valutata in base alla previsione dell'altezza significativa dell'onda (altezza media delle onde più alte). Il rischio è segnalato quando il fenomeno è previsto durare almeno 6 ore.
RISCHIO NEVE E GHIACCIO ►►
Il dato importante per definire il livello di criticità quando nevica è quello dell'accumulo di neve al suolo in pianura (sotto i 300 metri sul livello del mare), in collina (tra i 300 e i 600 metri) o in montagna (tra i 600 e i 1000 metri). Un millimetro di pioggia corrisponde ad un centimetro di neve, e un piccolo spostamento dello zero termico può pertanto influenzare le previsioni anche in modo determinante.
E' importante sottolineare quanto segue:
- in montagna (tra 600 e 1000 m s.l.m.) il livello di criticità è valutato sempre pari a 1 (criticità ordinaria = basso impatto), indipendentemente dai cm di neve previsti, poiché si presuppone che i territori montani siano per loro natura meno vulnerabili rispetto ai rischi connessi a neve e ghiaccio.
- sopra i 1000 m s.l.m. non viene adottato nessun livello di allertamento in quanto a tali quote l'evento neve non è significativo ai fini di protezione civile.
Il fenomeno ghiaccio è strettamente connesso alla neve. Ai fini dell'allertamento, viene valutato il rischio di formazione di ghiaccio sulle strade di pianura e collina e la persistenza del fenomeno.