Nuovo focolaio di tarlo asiatico (Anoplophora chinensis) nel comune di Prato

Il Servizio fitosanitario regionale, a seguito di una segnalazione, ha rinvenuto nel mese di luglio nel Comune di Prato un nuovo focolaio di Anoplophora chinensis, nome comune "Tarlo Asiatico".

Il Tarlo asiatico è un insetto che, per la sua dannosità è incluso tra le specie da quarantena nell'Unione Europea, in Canada, negli USA e molte altre nazioni. L'insetto, originario dell'Asia (Cina, Giappone, Corea, Taiwan), è già stato rinvenuto in Europa ed anche in Toscana, nel 2014 in Comune di Prato (frazione Galciana), dove è stato ufficialmente  eradicato e nel 2017 in Comune di Pistoia, dove sono ancora in corso attività di sorveglianza e di eradicazione.
La sua pericolosità consiste nel fatto che attacca un grande numero di specie vegetali arboree ed arbustive, causando gravi danni economici e situazioni di pericolosità, dato che mina la stabilità degli alberi. La normativa europea prescrive agli Stati membri misure obbligatorie di eradicazione, comprendenti distruzione di piante e blocco della movimentazione dei vegetali suscettibili all'infestazione.
Sono in corso le analisi biomolecolari, effettuate dal CREA (Consiglio per la ricerca e l'analisi dell'economia agricola) sugli insetti presenti nel nuovo focolaio per stabilire il ceppo di appartenenza e quindi potenzialmente la sua origine.
Il focolaio trovato a Prato si trova su alcuni alberi di Acero negundo presenti nei pressi degli impianti della bocciofila ‘Baracca' in via Baracca nel pieno centro ella città di Prato.
Il Servizio Fitosanitario Regionale ha già effettuato in questi giorni un monitoraggio preliminare intorno l'area infestata non trovando altri sintomi del tarlo sulle piante presenti. Il contesto è prettamente urbano, esistono poche altre aree verdi, alcuni giardini privati, non sono presenti attività vivaistiche nel raggio di 2 km dal focolaio. A breve verranno definite con apposito atto l'area infestata ed un area cuscinetto che sarà attentamente monitorata da parte degli ispettori fitosanitari.
Il fatto che il focolaio sia recente e di limitate dimensioni lo rende probabilmente eradicabile, a condizione di intervenire prontamente distruggendo le piante infette e controllando attentamente le piante circostanti suscettibili all'infestazione (aceri, platani, ippocastani, meli, peri, salici ecc.).
Le misure fitosanitarie intraprese si basano su una forte collaborazione del Comune di Prato, proprietario dell'area, e di tutti i cittadini abitanti nei paraggi, fra cui molti provenienti dalla Cina.
Le azioni di eradicazione,  a carico del Comune di Prato, sono già state approntate e come previsto dalla normativa, prevedono la distruzione delle piante infestate e di quelle sensibili al tarlo in una raggio di 100 metri. Il Servizio Fitosanitario seguirà direttamente le operazioni con il sostegno scientifico del Consiglio per le ricerche in agricoltura e l'analisi dell'economia agricola (CREA) che ha già seguito da vicino l'eradicazione dei focolai precedenti di Galciana e Pistoia.

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Aggiornato al:
06.12.2019
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16518998