Individuata e scongiurata la diffusione di piante infette da un pericoloso organismo nocivo per le ortive

Individuata e scongiurata la diffusione di piante infette da un pericoloso organismo nocivo per le ortive

Il ritrovamento è avvenuto a seguito della segnalazione del ministero dell'agricoltura olandese del 28 agosto 2020, che indicava la possibile contaminazione del virus ‘Tomato brown rugose fruit virus’  (ToBRFV) in alcuni lotti di seme di pomodoro varietà Maxifort venduti in Italia.
L’organismo nocivo ritrovato in Toscana è un virus  identificato per la prima volta in Medio Oriente: Giordania (2015), Israele (2017) e più recentemente in Palestina (2019). Nel 2018, focolai di infezione sono apparsi in Germania, in Italia e, nello stesso anno, in Messico e USA-California.

Il virus colpisce pomodoro e peperone causando clorosi e mosaici fogliari, decolorazioni, macchie  necrotiche e rugosità sui frutti.  La trasmissione avviene per contatto, con il materiale di propagazione infetto ma soprattutto attraverso il seme. Non si conoscono al momento varietà commerciali con la resistenza genetica a questo patogeno, pertanto sussistono solamente misure preventive che possono aiutare a ridurre il rischio d’introduzione e diffusione.

Data la sua pericolosità, da gennaio 2019, ToBRFV è incluso nell’EPPO Alert List, e per questo nel settembre 2019 la Commission europea ha adottato  una decisione di esecuzione (UE) 2019/1615  e successivamente nel 2020 il Regolamento d'Esecuzione 2020/1191 che istituisce misure per impedire l'introduzione e la diffusione nell'Unione del virus ToBRFV .

In seguito alla segnalazione proveniente dall’Olanda, il Servizio Fitosanitario della Regione Toscana ha immediatamente attivato  le opportune verifiche.

Sono state quindi rintracciate le partite di semi potenzialmente infette ed è stato possibile risalire al loro utilizzatore finale anche mediante campionamenti nelle serre della provincia di Grosseto dove sono stati impiegati i semi infetti.

Tutte e tre le varietà di pomodoro campionate, innestate sul portainnesto di varietà Maxifort, sono risultate infette, confermando quindi la presenza del patogeno sul territorio regionale.
Conseguentemente all'esito delle analisi, il Servizio Fitosanitario ha emesso una prescrizione di misura ufficiale imponendo la distruzione della coltura, lo smaltimento dei materiali di risulta e la disinfezione delle serre interessate, verificando la corretta applicazione delle operazioni prescritte. Contestualmente il Servizio ha notificato alla Commissione europea ed agli stati membri il ritrovamento dell’organismo nocivo.

La normativa in vigore sul ToBRFV. è consultabile al seguente collegamento >>
 

Aggiornato al: Article ID: 29505274