Annuario statistico Toscana 2010, sezione "Ict ricerca sviluppo e innovazione"
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Annuario statistico Toscana 2010, sezione "Ict ricerca sviluppo e innovazione"
La sezione "Ict, ricerca, sviluppo e innovazione" ricostruisce lo scenario complessivo della ricerca e dell'innovazione in Toscana, tenendo conto sia degli input innovativi, che si manifestano in primis in termini di investimenti in R&S da parte del settore pubblico e del settore privato, sia degli indicatori dell'output innovativo del sistema toscano: brevetti, invenzioni, modelli ornamentali, modelli di utilità e marchi, scambi di tecnologia con l'estero e della consistenza del settore toscano dell'Ict (Information and communication technologies).
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La sezione si apre con dati tratti dalle rilevazioni sulla Ricerca e lo Sviluppo sperimentale in Italia,
condotte annualmente dall'Istat al fine di rilevare dati su imprese, istituzioni pubbliche e istituzioni
private non profit che svolgono sistematicamente attività di ricerca.
Per assicurare la comparabilità dei risultati a livello internazionale, tali indagini vengono condotte utilizzando le metodologie suggerite dal Manuale Ocse-Eurostat sulla rilevazione statistica delle attività di R&S (Manuale di Frascati), pubblicato nel 1964 e revisionato nel 2002.
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La rilevazione sull'attività di R&S nelle imprese viene svolta sulla base di una lista di partenza comprendente, con riferimento all'anno 2008, circa 16.700 imprese tra cui la quasi totalità delle imprese italiane con almeno 500 addetti e tutte le imprese che, a prescindere dalla dimensione, siano nelle condizioni di avere potenzialmente svolto attività di R&S nel corso dell'anno di riferimento. Ai fini della costruzione della lista di partenza vengono utilizzate sia fonti statistiche (Archivio statistico delle imprese attive - Asia), sia fonti amministrative (repertorio di imprese iscritte all'Anagrafe della ricerca presso il Ministero dell'Università e della Ricerca, imprese che hanno partecipato o partecipano a progetti di ricerca finanziati dalla Ue, imprese che hanno presentato domanda di brevetto italiano od europeo, ecc.).
La rilevazione sull'attività di R&S nelle istituzioni pubbliche è svolta con una metodologia simile
a quanto descritto per le imprese. Per la definizione della lista di partenza - che comprendeva, per
il 2008, 803 istituzioni pubbliche - viene utilizzato l'elenco delle unità istituzionali appartenenti alla
lista S13 selezionando tutte quelle istituzioni che possono aver svolto attività di ricerca nell'anno di
riferimento.
La rilevazione sull'attività di R&S nelle istituzioni private non profit è stata realizzata, per l'anno 2008, a partire da una lista di partenza di 967 istituzioni potenzialmente in grado di svolgere R&S, definita a partire dai risultati dal Censimento delle istituzioni non profit 2001, aggiornati attraverso le rilevazioni sulla R&S nelle istituzioni private non profit relative agli anni 2002-2006.
I dati sull'attività di R&S nelle università (pubbliche e private) vengono attualmente stimati dall'Istat utilizzando, per il calcolo della consistenza del personale di ricerca delle università, i dati amministrativi forniti annualmente dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur) relativi al personale universitario di ruolo - docente e non docente - e ai ricercatori che operano nelle università italiane percependo un assegno di ricerca. Il tempo destinato alle attività di ricerca dai docenti e dai ricercatori universitari viene stimato sulla base di coefficienti prodotti utilizzando i risultati della Rilevazione Istat sull'attività di ricerca dei docenti universitari, svolta con riferimento all'anno accademico 2004-2005.
Per stimare la spesa per R&S sostenuta dalle università italiane, oltre ai dati sulla remunerazione dei docenti universitari, sulle spese per borse di studio destinate a studenti di corsi di dottorato e di post-dottorato, nonché sulle spese per assegni di ricerca, forniti dal Miur, l'Istat acquisisce - tramite l'Ufficio di Statistica del Miur - i risultati della rilevazione svolta annualmente dal Comitato Nazionale per la Valutazione del Sistema Universitario (Cnvsu) con riferimento alle spese sostenute per attività di R&S dai singoli Dipartimenti e Istituti universitari.