Strade statali
Strade statali
Autostrade e strade di interesse statale
Le autostrade sono definite dal DPCM 21/09/2001 (“Modifiche al D.Lgs. 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della L. 24 novembre 2000, n. 340”) con il quale è stata definita la rete autostradale di interesse nazionale, in attuazione del D. Lgs n° 112/98 (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”, cd. Bassanini)
Nel territorio toscano, la rete autostradale è estesa complessivamente per oltre 450 km. Considerando una rete autostradale a scala nazionale (comprese diramazioni e raccordi autostradali) di circa 8000 km, la dotazione nel territorio toscano risulta in linea con la media nazionale sia in funzione del rapporto con la popolazione, sia in funzione del rapporto con la superficie media territoriale.
La rete autostradale a pedaggio, in concessione al Ministero, è attualmente gestita mediante 27 rapporti concessori: in Toscana si tratta di Autostrade per l’Italia, Società Autostrada Ligure Toscana SALT, Società Autostrada Tirrenica SAT.
Le tratte autostradali ricadenti sul territorio regionale sono l'A1 Autostrada del Sole e l'A11 Autostrada Firenze-Mare entrambe a gestione Autostrade per l'Italia, l'A12 Genova-Roma a gestione SALT (tratto nord fino a Livorno) e SAT (Livorno - S. Pietro in Palazzi) e l'A15 Autocamionale della Cisa a gestione SALT.
Il sistema delle strade di interesse statale a gestione ANAS presente sul territorio toscano è costituito da circa 1.475 km di cui oltre 75 km di raccordi autostradali (354 km a scala nazionale – 21%) e 1.400 km di strade statali (25.358 km a scala nazionale – 5,5%).
Le strade di interesse statale sono definite dal DPCM 21/09/2001 con il quale è stata definita la rete stradale di interesse nazionale, in attuazione del D. Lgs n° 112/98 (“Conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali,in attuazione del capo I della legge 15 marzo 1997, n. 59”, cd. Bassanini) e successive modifiche. Con DPCM 20/02/2018 e DPCM 21/11/2019 è stata ridefinita la rete stradale di interesse nazionale e regionale.
Le grandi opere infrastrutturali di interesse statale e regionale, per le quali l’interesse regionale è concorrente rispetto al preminente interesse nazionale sono individuate nell’ambito di intese tra Stato e Regione. Tali opere sono approvate da parte dei competenti organi statali nell’ambito di procedimenti dove la Regione ha un ruolo concorrente, intervenendo sulle materie di propria competenza e per le quali talvolta contribuisce con propri finanziamenti.
Il Piano Regionale Integrato Infrastrutture e Mobilità (Priim), istituito con L.R. 55/2011 e approvato con DCR n.18 del 12/02/2014, costituisce lo strumento di programmazione unitaria attraverso il quale la Regione definisce in maniera integrata le politiche in materia di mobilità, infrastrutture e trasporti.
Tra gli obiettivi strategici del PRIIM riveste un carattere prioritario la realizzazione di opere stradali di interesse nazionale per le quali si dà conto nel Documento di monitoraggio annuale del PRIIM approvato con Decisione di Giunta, dello stato di avanzamento, tenendo presente che i tempi necessari per l’approvazione e per la realizzazione di tali tipologie di opere spesso richiedono intervalli di medio-lungo periodo, delle relative risorse finanziarie e dei risultati raggiunti.
- Cartografia “Interventi sulla viabilità di interesse statale” al 31/12/2022
- A che punto siamo (Vedi paragrafo 3.1.1 Autostrade e 3.1.2 strade di interesse statale del Documento di Monitoraggio del PRIIM 2023)