Il Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-2027

Sono sette milioni gli abitanti beneficiari potenziali delle azioni del programma nello spazio transfrontaliero interessato: Liguria, Sardegna, cinque province costiere della Toscana, Corsica, dipartimenti francesi delle Alpi-Marittime e del Var

Il Programma Interreg Italia-Francia Marittimo 2021-2027 ha come obiettivo principale quello di contribuire a rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra le regioni partecipanti, facendo dello spazio di cooperazione una zona competitiva e sostenibile nel panorama europeo e mediterraneo.

Si tratta di un Programma transfrontaliero cofinanziato dal Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) nell’ambito della Cooperazione Territoriale Europea (CTE).

Il Programma sostiene la cooperazione tra i territori di due Stati Membri: Francia e Italia.

Per l’Italia:

  • Sardegna, Nuts 3: Città Metropolitana di Cagliari, Oristano, Città Metropolitana di Sassari, Nuoro, Nord-Est Sardegna, Medio Campidano, Sulcis Iglesiente, Ogliastra
  • Toscana, Nuts 3: Massa-Carrara, Lucca, Pisa, Livorno, Grosseto;
  • Liguria, Nuts 3: Genova, Imperia, La Spezia, Savona.

Per la Francia:

  • Corsica, Nuts3: Corse du Sud, Haute-Corse;
  • Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Nuts 3: Alpes-Maritimes, Var.


Autorità di gestione del programma

In qualità di Autorità di gestione del Programma, Regione Toscana è responsabile della gestione del programma allo scopo di conseguirne tutti gli obiettivi, come previsto dagli articoli 72, 74 e 75 del regolamento (UE) n. 2021/1060 in conformità con quanto disposto dagli articoli 36 e 46 del regolamento (UE) 2021/1059.

 

 

L'Adg è il settore "Attività internazionali e di attrazione degli investimenti" della direzione "Competitività territoriale della Toscana e Autorità di gestione"

Indirizzo: Via Pico della Mirandola 22/24, 50132 Firenze.
Telefono +39 055 4382577
E-mail: marittimo2127@regione.toscana.it
Responsabile: Filippo Giabbani. dirigente responsabile del settore Attività Internazionali e di attrazione degli investimenti


Referente territoriale

Nel programma è individuato per ogni territorio un referente territoriale, che ha il compito di fungere da punto di contatto per la raccolta di suggerimenti, segnalazioni, proposte e opportunità inerenti l’attività di progettazione, oltre che facilitare l’incontro dei beneficiari per la creazione di partenariati sostenibili.

Cinzia Chighine, settore "Attività Internazionali e di attrazione degli investimenti" della Regione Toscana
Indirizzo: Via Giovanni Pico della Mirandola, 22/24 - 50132 - Firenze
Telefono: +39 055 4384919
E-mail. cinzia.chighine@regione.toscana.it

 

Sono sette milioni gli abitanti beneficiari potenziali delle azioni del Programma in questo ampio spazio transfrontaliero.

 

L’area di cooperazione è caratterizzata da un patrimonio straordinario di risorse naturali e culturali e da un tessuto imprenditoriale con alte potenzialità di crescita.

Il territorio è però anche estremamente vulnerabile e particolarmente esposto ai rischi legati ai cambiamenti climatici e alla crisi economica globale.

 

Obiettivi

 

L’obiettivo principale del Programma Italia - Francia Marittimo è quello di contribuire a lungo termine a rafforzare la cooperazione transfrontaliera tra le regioni partecipanti e a fare dello spazio di cooperazione una zona competitiva e sostenibile nel panorama europeo e mediterraneo.

L’area transfrontaliera è caratterizzata dalla forte presenza di aree naturali e protette che ne fanno una delle zone europee più ricche in termini di patrimonio naturale e biodiversità.

Sono oltre 500 i siti Natura 2000 presenti, ai quali si aggiungono altrettante aree protette (tra aree marine, parchi, etc).

Filiere transfrontaliere

L’area ha importanti potenzialità che sono legate a:

  • la forte caratterizzazione relativamente ai settori dell’economia blu e verde; la presenza di eccellenze scientifiche di alto livello in particolare negli ambiti biotecnologie blu, energia, ICT, biomedicina, scienze della vita, chimica verde, aerospazio, sicurezza;
     
  • la presenza di reti e cluster regionali e interregionali nelle filiere transfrontaliere prioritarie e nei settori ad alto contenuto tecnologico, accompagnate da strategie pubbliche di supporto ai processi diaggregazione;
     
  • l’esistenza di cooperazioni promettenti tra laboratori pubblici e privati in settori innovativi (biotecnologie blu, sicurezza e protezione, robotica subacquea, restauro ecologico), e di sinergie tra imprese, università, settori di ricerca e agenzie regionali.


Economia blu

Il comparto della nautica e della cantieristica navale, rappresentano un asset fondamentale dell’economia transfrontaliera.

  •     La Région Sud detiene il 22,4% del fatturato nazionale e il 24,3% degli occupati;
  •     la Corsica detiene il 1,8 % del fatturato e il 1,9% degli occupati.

Lato francese sono circa 112 le strutture di accoglienza presenti nell’area (57 nel Var; 32 nelle Alpes Maritimes, 9 in Haute Corse e 14 nella Corse du Sud).

Il numero di posti barca è rispettivamente 30.228 nel Var, 17.510 nelle Alpes Maritimes, 3.564 nella Haute Corse e 4.187 nella Corse du Sud, per un totale di 55.497.

L’area transfrontaliera italiana raggruppa l’eccellenza delle imprese relative a questa categoria.

Al suo interno il distretto tirrenico (uno dei 5 principali poli produttivi territoriali della nautica italiana), con le province della Spezia, Massa-Carrara, Livorno, Pisa e Lucca, ha un ruolo preminente per numero di imprese (16,5%), addetti (25,3%), fatturato (44%) e infine export (18,9%).

L’area transfrontaliera italiana vede la presenza di oltre 253 infrastrutture, delle quali 32 sono porti turistici, 88 porti polifunzionali, e altrettanti sono i punti di ormeggio.
Se si considerano i posti barca la quota più alta è detenuta dalla Liguria (23.254), seguita dalla Sardegna (20.037) e dalla Toscana (17.132)8


Turismo

E' tra i comparti più importanti dell’area transfrontaliera. Nel 2018, in tutta l’UE, tra le quattro destinazioni più popolari per i non residenti sono state l’Italia (217 milioni di notti) e la Francia (141 milioni di notti).

La stagionalità caratterizza il comparto particolarmente nelle isole e in parte in Liguria e alcune zone della Toscana e della Région Sud.

La pressione eccessiva del turismo transfrontaliero confligge con la capacità di accoglienza dei luoghi e con la protezione dell’ambiente e delle risorse naturali.
È importante sottolineare come il settore sia composto in prevalenza da micor e Pmi.

Questa peculiarità rende particolarmente vulnerabili i territori di riferimento e le comunità costiere agli shock economici e finanziari (come dimostrato dagli effetti generati dalla pandemia).


Per saperne di più


 

Condividi
Aggiornato al:
15.12.2023
Article ID:
132930031