Tra uguaglianza e differenze: il nuovo diritto antidiscriminatorio

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Atti del convegno
19 giugno 2006 - Firenze

Quali possibili scenari si aprono nella strategia della lotta alla discriminazione in Europa e in Italia?
Quali sono i nuovi strumenti istituzionali a disposizione dei giuristi e degli operatori del settore?
Siamo pronti ad affrontare il 2007, anno dedicato dal’U.E. alle “pari opportunità per tutti”?
L’incontro odierno vuole essere un’ occasione di confronto e di discussione sull’allagamento dell’orizzonte delle politiche di pari opportunità a forme di discriminazione diverse da quelle di genere: discriminazioni basate sulla razza, sull’origine etnica, sulla religione, sulle convinzioni personali, sull’handicap, sull’età e sull’orientamento sessuale. La principale spinta alla riflessione proviene dall’Unione Europea, che ha emanato tre importanti direttive in proposito, la 2000/43/CE sulla discriminazione per razza ed origine etnica, la 2000/78/CE, che regola tutti gli altri motivi di discriminazione sopra citati, e la 2002/73/CE, che riformula la direttiva 76/207/CE in tema di eguaglianza di genere.
Si tratta ora di analizzare e valutare se ed in che modo il legislatore italiano abbia saputo darne corretta trasposizione mediante i recenti provvedimenti di attuazione (il d.lgs. n. 215/03 per la direttiva su razza ed origine etnica, il d.lgs. n. 216/03 per la direttiva su religione, convinzioni personali, handicap, età ed orientamento sessuale, ed infine il d.lgs. n.145/05 per la direttiva sulla discriminazione di genere), per sottolinearne l’incisività e la centralità nel nostro ordinamento.
Si aprono pertanto nuove prospettive nelle politiche di lotta alle discriminazioni e di promozione delle pari opportunità nel nostro paese, ma si evidenziano al tempo stesso problematiche finora sconosciute nell’applicazione e nella comprensione degli strumenti a disposizione delle istituzioni, che necessitano un grande impegno collettivo da parte di tutti gli operatori e le operatrici di pari opportunità sia nelle istituzioni che nella società civile.

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La pubblicazione è inoltre disponibile fino ad esaurimento copie presso gli uffici della Consigliera di Parità della Toscana,
via Luca Giordano, 13
50132 - Firenze

per richiederne una o più copie inviare una e-mail all'indirizzo:
consiglieraparita@regione.toscana.it

Aggiornato al:
27.10.2009
Article ID:
51761