TAGS - Transnational Actions Against Gender Stereotypes

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Progetti e buone prassi per superare gli stereotipi


Il progetto TAGS (Transnational Actions against Stereotypes) si inserisce all’interno del
Quinto Programma d’Azione dell’Unione Europea (2001-2005), che pone al centro dei suoi
obiettivi la considerazione che la parità fra i sessi deve essere integrata in tutte le politiche che
esercitano un impatto diretto o indiretto sulla vita di uomini e donne.

La strategia quadro si fonda su un duplice approccio: rendere operativo e consolidare
l’approccio di integrazione delle politiche comunitarie, già presente nei Programmi d’Azione
precedenti, e stimolare azioni specifiche a favore delle donne, al fine di eliminare il persistere
di determinate disparità.
Il programma quadro interviene quindi in ambito economico, sociale, civile e culturale
con strategie e azioni precise al fine di consolidare e rendere effettivamente operativo nel
quinquennio 2000-2005 l’approccio già adottato dalla Commissione negli anni precedenti.
Il progetto TAGS pone specifica attenzione agli stereotipi di genere, partendo dalla
considerazione che, anche se misure tese ad incoraggiare l’uguaglianza di genere stanno
diventando comuni in Europa, gli stereotipi ed i pregiudizi legati alla differenza di genere
restano i più difficili da superare e continuano ad avere conseguenze dirette ed indirette sulla
vita e sullo sviluppo delle persone.
Gli obiettivi generali del progetto, quindi, riguardano l’individuazione, la destrutturazione
ed il superamento degli stereotipi di genere attraverso un approccio integrato.
L’immagine stereotipata della donna, proposta in maniera particolare attraverso i media
e le pubblicità, ed ancora presente nel materiale didattico ed educativo, non fornisce un quadro
realistico ed accurato della molteplicità di ruoli che gli uomini e le donne ricoprono nella società
contemporanea, e impedisce la promozione di una effettiva uguaglianza fra uomini e donne
nei settori del lavoro, dell’informazione e dell’educazione.
Partendo da questa analisi di contesto, i promotori del progetto hanno individuato nei
settori dei media, dell’educazione e del lavoro le tre aree da indagare al fine di evidenziare
possibili strategie d’intervento.
Il gruppo di lavoro è stato coordinato da E.A.R.L.A.L.L. (European Association of
Regional and Local Authorities for Lifelong Learning), ed ha coinvolto come partner:
- Per l’Italia, la Regione Toscana, la Consigliera Regionale di parità della Toscana, la
Provincia di Pistoia, la Provincia di Arezzo ed il PIN dell’Università di Firenze;
- Per la Spagna, il Governo dei Paesi Baschi
- Per la Bulgaria, il Distretto di Vidin.
Queste tre realtà regionali, con competenze specifiche in politiche di genere, hanno
condiviso le reciproche esperienze e buone pratiche ed hanno collaborato nella redazione di
linee-guida, atte a fornire una comune base metodologia e contenutistica per la realizzazione
dell’obiettivo finale, la produzione di un Format per i media, che affronti le tematiche degli
stereotipi di genere nell’ambiente del lavoro e dell’educazione.

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La pubblicazione è inoltre disponibile fino ad esaurimento copie presso gli uffici della Consigliera di Parità della Toscana,
via Luca Giordano, 13
50132 - Firenze

per richiederne una o più copie inviare una e-mail all'indirizzo: consiglieraparita@regione.toscana.it

Aggiornato al:
14.01.2010
Article ID:
51860