Sozzi Siliano e Cocolli Dino

Intervista registrata a Sozzi Siliano e Cocolli Dino
Rilevatrice: Katia Taddei
Presenti all'intervista: Giancarlo Cocolli
Luogo dell'intervista: Massa Marittima
Data dell'intervista: 29/06/99
Nella strage di Niccioleta Siliano Sozzi perde il padre Attilio Sozzi, guardia giurata di 51 anni. 

Inizia la conversazione io affermo che a Niccioleta probabilmente c'era un clima da guerra civile nei mesi precedenti alla liberazione, Siliano Sozzi replica:
SS- ...dei fascisti che venivano additati come diceva lei dianzi non è; vero niente, venivano....nemmeno isolati, perché; era gente che viveva a contatto. Niccioleta era piccola, faceva circa duemila abitanti, c'era gente che veniva dalla montagna, gente che veniva dai piani di Grosseto, dalla montagna cioè; da Abbadia San Salvatore, Castell'Azzara...
TK- Se li ricorda i nomi dei fascisti di Niccioleta?
SS- Grondaia, Calabrò;...ma Grondaia era un autista...il nome di Grondaia gli è; stato attribuito perché; portava il cappello a grondaia, ecco perché; lo chiamavano Grondaia.
TK- Questo Grondaia si è; più; rivisto nel dopoguerra?
SS- Ma io non l' ho più; visto, ma quelli che hanno creato...che hanno fatto fare questo eccidio sono i Calabrò;, Nucciotti, ce n'è; altri... l'eccidio è; stato fatto dai fascisti, i tedeschi si limitarono a presenziare....a dare...poi chi ha fatto e disfatto....Picchianti come mai si è; rintracciato dopo tanti anni? Perché; nella cinghia del moschetto ci aveva scritto Picchianti...
TK - Voi siete stati soddisfatti dal processo? Voi familiari...
SS- Ma vede, per il momento come era si poteva esse anche soddisfatti, ora se poi con tutte le attenuanti che è; stato dato, c'è; gente che è; uscita con pochi anni...
TK- Quanti anni di galera hanno fatto, voi lo sapete?
SS- No, perché; chiesero a noi una grazia e noi gli si disse di no.
TK- La chiesero individuale questa grazia o a tutti i familiari?
SS- No, la chiesero ai familiari, non la chiesero individuale, tant'è; vero che allora c'era il Banchi che era il nostro tramite e lui disse che...noi ci si riunii e si disse assolutamente no, quegli altri erano morti ed era giusta che loro dovessero scontare la pena...perché; vede quando uno.... erano tutti minatori, non era che fossero stati impiegati, la lotta di classe...
TK- Anche se questa discriminazione c'è; stata.
SS- C'è; sempre stata.
TK- Ma anche nella strage, perché; tutti gli impiegati se la sono cavata in qualche modo.
SS- Infatti, il figliolo del direttore non ha voluto mai parlare.
TK- Neanche al processo?
SS- No, niente, e lui siccome il babbo sapeva che il figliolo era coi partigiani, per salva' il figliolo ha fatto ammazza' quest'altri...io penso che sia andata così; la storia. A Niccioleta il padrone della miniera era il padrone di tutti, poteva fare e disfare, se era veramente una persona che sì;... io avrei detto se muore i mi' minatori muoio con loro, questo era l'atto....e invece lui no, lui si estraniò;.
TK- Senta, nei documenti che abbiamo noi, ho trovato delle riunioni che i fascisti facevano in casa loro, nei giardini, negli orti delle loro case e qualcuno ha testimoniato che già; prima della venuta dei partigiani, cioè; prima del 9, loro confabulassero qualche cosa contro il villaggio, lei che...
SS- Io di queste riunioni non so niente, non è; che avessi 20 anni o 30 anni, se c'è; qualcuno che l' ha sentiti è; giusto, io per l'appunto pensi che il giardino del Nucciotti era a cinquanta metri da casa mia avrei potuto senti' anche cosa dicevano, ma non era che venivano additati, loro intendiamoci, si sapeva tutti chi era fascista, solamente che quando arrivarono i partigiani gli fu detto che restassero in casa, che non gli si sarebbe stato fatto niente, solo che restassero in casa, consegnati in casa, all'arresti domiciliari, senza però; torcergli un capello.
TK- Però; fu permesso loro di uscire dal paese.
SS- No, non permesso, scapparono.
TK- Eppure a qualcuno gli fu permesso, alla moglie del Pasquinelli, alla...
SS- Ma vede le donne non hanno mai avuto un grande ruolo, ora se il ruolo delle donne è; stato determinante non lo so io...
TK-Può; darsi.
SS- Ma il ruolo delle donne non è; stato mai...tant'è; vero che in casa ci dovevano resta' gli uomini, quindi non era che dovevano resta' in casa tutt'e due... poi a tre chilometri c'era il comando fascista, in Pian di Mucini c'era il comando fascista, tant'è; vero che loro andarono in Pian di Mucini e fecero la spia, dissero che qui s'era occupati dai partigiani.
TK- Voi i dirigenti della miniera dopo questo fatto, Larato, Ubaldini stesso li avete più; visti?
SS- No, sono spariti.
TK- Sono spariti... cosa successe dopo?
SS- Dopo, siccome per salvaguardare la miniera... era stata murata.... perché; i tedeschi volevano fa salta' tutto, e dopo quando fu ripristinato tutto, io sono entrato in miniera nel '46 e non c'era più; nessuno, non c'erano più; loro...
TK- Voi di quello scontro tra partigiani e tedeschi avvenuto nei pressi di Niccioleta al ponte di Riotorto avete mai sentito dire nulla?
SS- Quando morì; quel partigiano?
TK- Sì;, dove morì; quel partigiano.
SS- No, e tant'è; vero che è; stato detto che è; stata una rappresaglia di guerra l'eccidio di Niccioleta, e invece no.
TK- Qualcuno l'ha detto.
SS- Lo sa chi l'ha detto? L'ha detto quell'altra parte, la parte fascista, io ho una persona che ci ho lavorato insieme, che era un fascista e poi è; stato anche un senatore, che ha detto che quello lì; fu un eccidio voluto per una rappresaglia di guerra, invece non è; per niente vero, questo è; una cosa voluta, premeditata, da gente che è; andata a chiamare altra gente perché; dessero nella zona una lezione, e la lezione è; stata data a Niccioleta, quindi non c'entra niente che lassù; a Riotorto...
TK- Ma voi sapevate nulla o no?
SS- No, io non sapevo niente, niente.
TK- Effettivamente negli atti non viene mai citata questa cosa...
SS- Questa qui è; come una copertura che si vuole dare a della gente che dice l' hanno fatto perché; è; stato commesso questo, e siccome la rappresaglia di guerra prevede uno contro dieci, vale a di' che nello scontro...
TK- Ma vede, dalle stesse parole del tenente che era nel cinema si vede che non era questo il motivo...i tedeschi non hanno mai citato questo episodio come una rappresaglia a un altro episodio, in pratica hanno detto quello che era successo, la verità; cioè; che a Niccioleta la vita era divenuta impossibile a causa dei partigiani..
SS- Vede, hanno detto che era stata issata una bandiera rossa davanti a....
CD- ..bianca...
TK- No, prima era rossa, la storia della bandiera deve ancora essere chiarita.
SS - No, la storia della bandiera... siccome c'ero io a dargliela...
TK- Allora ce la dica lei!
SS- Allora la storia della bandiera... era una bandiera bianca, messa allo scopo che l'apparecchi che passavano di sopra....il paese non doveva esse bombardato.
CD- La bandiera rossa era stata messa dopo, quando fu fatto il circolino, che le guardie la portarono via; ma questo dopoguerra, ecco dove hanno... com'è; venuto fuori la bandiera rossa, dopo poi ci fu delle ritorsioni, un operaio comprò; la terra e ci volevano fare la casa dei minatori, questo minatore poi l' ha riceduta al partito comunista e ci venne la sede del partito comunista e ci misero la bandiera rossa, ecco perché; ora c'è; bandiera rossa e bandiera bianca, e le guardie la portarono via.
SS- Questa bandiera bianca, siccome c'era un'alza bandiera davanti alla casa del popolo, allora era lì; davanti all'ambulatorio, e lì; c'era un'alza bandiera e noi che s'era ragazzetti si usava tipo palo, era fatta di tubo, me lo ricordo bene, aveva un piedistallo e su questa asta ci fu messa la bandiera bianca, ma dopo che arrivarono i partigiani però;, non prima.
TK- Ma fu tolta quando arrivarono i tedeschi o fu lasciata?
SS- Non lo so, se fu tolta o fu lasciata non glielo so dire, non me ne ricordo perché; quando rivo' i tedeschi fu uno strazio, si rimase scioccati, io per esempio stavo sempre appiccicato alla mi' mamma perché; c'era rimasta lei sola, noi in famiglia s'era sei persone, io il mi' fratello, la mi' mamma, il mi' babbo, la mi' nonna e una zia che era venuta da Torino, che a Torino gli avevano ammazzato tutti col bombardamento, tempo quanto... quindici giorni si rimase io e la mi' mamma.
TK- Perché;, gli altri?
SS- Gli altri: il mi' babbo morto, la mi' nonna ci toccò; mandarla a Siena, pensa che tra mamma e figliola, erano mamma e figliola questa zia e la mi' nonna, si davano del voi! Erano partite tutte di testa, non si sapeva come fare, ci toccò; ricoverarle a Siena tutte e due, fu una tragedia, io ero terrorizzato di resta' solo e che ritornasse i tedeschi, dagli urli che sentivo fare quando arrivò; i tedeschi...io delle volte sogno ancora quegli urli che... quell'ufficiale tedesco che diceva: fò;ri! Fò;ri! Io mi sveglio anche ora di scatto ripenso a quei ...
CG- Quando entrarono nelle case a rastrellare?
SS- Certo, certo!
C'è; un momento in cui tutti parlano contemporaneamente il figlio di Dino Cocolli, Giancarlo, chiede spiegazioni....
SS- Allora senti com'è; andata, quella mattina era il 13 mi pare.....noi s'era assediati, non c'era più; via d'uscita, passavano casa per casa e prendevano l'omini, io ero al letto col mi' babbo, avevo una paura da mori', il mi' babbo prima che arrivassero i tedeschi, siccome sapeva che il mi' fratello era invischiato in quella cosa lì;:"te vai in soffitta", c'era una buca che s'andava in soffitta.
CG- Sennò; gli sarebbe toccata la solita sorte.
SS- Diamine, perché; lui era quello che aveva detto al Calabrò; e al Nucciotti: "te stai in casa", con altri che furono fucilati lì;, e quando la gente... chi si nascondeva sotto al letto chi...a questo rifugio avranno portato tre o quattrocento persone, pigiati come le sardine e questo che urlava: fò;ri! Fò;ri! Io tante volte sogno quel fò;ri! Proprio sembrava che Cristo l'avesse fatto per dire fò;ri! Più; brutto di quello io nella vita non l'ho... che se me lo trovassi davanti! Io son cacciatore scusi...ma gli tirerei come a un cinghiale!
TK- Lei se la ricorda fisicamente questa persona?
SS- Era uno un po' bassotto, grosso, un ufficiale tedesco che non parlava nemmeno l'italiano, solamente diceva: fò;ri! Io gli sentivo di' sempre: fò;ri! e passeggiava su e giù; per questa piazza e noi non si rividero più;...
TK- E il tenente medico?
SS- Non lo so.
TK- E' stato cercato tanto questo tenente, e non è; stato mai trovato.
SS- E quando questi tedeschi, questi fascisti furono convinti di aver sistemato tutto, allora ci dettero il permesso di andare a trovare i nostri familiari lì; nel rifugio, tant'è; vero il mi' babbo fumava e mi disse: "senti, portami i fiammiferi, so' senza fiammiferi", e gli portai questi fiammiferi, l'ultima cosa che ho portato al mi' babbo è; stata questa scatola di fiammiferi...
TK- Mastacchini Raffaello lo conosceva?
SS- Ma scherza! Raffaello, quell'altri il Sargentoni,...
TK- Lui era un ragazzo, sedici anni, non era nei turni di guardia, come il Sargentoni quello piccolo, come mai secondo lei...
SS- M' hanno detto a me che è; morto prima che gli dessero.... quando entrarono tutti, e furono fucilati dietro al forno..
CG- Questo quando?
SS- Subito, la mattina stessa, appena li presero furono fucilati subito....
TK- Perché;? Per quale motivo? I Sargentoni sappiamo che Ado era partigiano, ma.....
SS- Il ragionamento è; questo, che quelli lì;, era quella gente che aveva detto ai fascisti state in casa, voi non vi movete, e loro gli dissero che erano stati minacciati, non erano stati minacciati da nessuno, nessuno gli aveva fatto niente, nessuno gli aveva torto un capello. Io mi ricordo di queste cose, io quando venne lui (indica Dino Cocolli che entrò; in Niccioleta con la squadra di Checcucci) me lo ricordo...io ero alla dispensa e lui era alla dispensa.
TK- E gli altri questo Baffetti come mai? Di lui non si sa bene...
SS- Furono tutti fucilati per questa ragione, solamente il Ghigi, perché; il Ghigi ci ha delle cose diverse, insomma non l'ho capito....
CD- Posso fare una premessa? Il Ghigi era a Siena insieme ai tedeschi, e veniva vestito da tedesco a casa, me l' ha raccontato il Fatarella, ma a un certo punto aveva il lasciapassare dei partigiani delle Carline, quando l' hanno beccato gli hanno trovato questo...
TK- E perché; ci aveva questo lasciapassare?
CD- Eh!
TK- Faceva il doppio gioco?
SS- Eh! faceva il doppio gioco!
CD- No, voleva anda' a casa porino, lui andava a casa il sabato...
SS- Una vita un po'...
CD- Era un minatore porino...
TK- E il Calabrò; lo lasciò; ammazzare? Se era un fascista sarà; stato con i fascisti di Niccioleta!
SS- Fu fatto ammazzare perché; gli trovarono questo lasciapassare, perché; lui faceva il doppio gioco, ma ci sono tante cose che ci vorrebbero mesi e mesi per parlarne, perché; poi ci sono le debolezze, ci sono le sofferenze, poi ci sono state anche le mancanze, perché; ci sono state tante mancanze.
TK- Mi dica dei partigiani, Coppi, Pizzetti, Rotelli...
SS- Questi qui erano delle brave persone, però; poco pratiche di quest'affare qui, perché; non si fa una lista e poi si espone, perché; la lista deve resta' nella testa, domani tocca a te a te, a te, e poi hanno fatto la guardia coi fucili da caccia!
TK- Hanno fatto anche di peggio, perché; le liste le hanno lasciate nel rifugio e se ne sono andati...
SS- Sì; infatti, ma erano attaccate, erano attaccate!
TK- Una, l'ultima era attaccata, ma le altre furono lasciate nella nicchia dei medicinali.
CD- Ma via, non avevano fatto niente di male in fondo!
SS- Io voglio di' un'altra cosa, perché; io come parte lesa dovrò; di' la mia, tutto è; stato fatto in buona fede, troppo in buona fede, perché; la venuta dei partigiani creò; un clima d'euforia che la gente si lasciò; andare, i partigiani vennero e se ne andarono e noi si rimase lì; come prima, solamente più; euforici, perché; si pensava che la guerra fosse finita e invece fu lì; che ci dettero la legnata, e invece ci voleva un collegamento...
TK- C'era un collegamento, sembra che ci fosse una staffetta che ogni due ore o tre ore andava....
SS- Ma dove?
TK- Secondo le dichiarazioni di Coppi...
SS- No, è; un bel bugiardo, perché; se ci fosse stato un collegamento ogni due ore durante il giorno che è; di dodici ore di luce, c'era anche la possibilità; di dire passano da quel punto lì; e dirgli: "fermi, questi ce li ridate a noi, voi fate quel che vi pare!"Da Niccioleta loro sono andati a piedi oltre al Martinozzi, è; tutta macchia, c'è; gente che a questi qui che erano stanchi gli disse: "vieni te lo reggo io il fucile", ma si rende conto o no che quella era la buona fede! Se c'era un collegamento ed era partito tizio per avvisa' i partigiani gli doveva dire: "da dove passano?" "dal punto tale", o si passa da Prata o da lì;, un ce n'è; altre strade!
CD- C'è; da dire questo, in quei giorni lì;, permettete? Il 9 siamo andati lassù;, il 13 scappò; i fascisti da Massa e noi si venne a Massa, il grosso della formazione andò; a Monterotondo, a Monterotondo si ebbe uno scontro coi tedeschi, ci morì; cinque partigiani, ecco come le cose si aggrovigliarono, un c'era mica i telefonini! Io vorrei sapere questo collegamento ogni due ore, quando c'era un affare di questo genere!
SS- Io volevo dire vennero i partigiani lassù;...
CD- A mezzanotte s'andò; via noi!
SS- A mezzanotte se ne sono andati...
TK- I partigiani non avrebbero potuto scontrarsi con 70 o 80 militi, anche se avessero voluto non l'avrebbero fatto.
SS- No, bastava l'esuberanza di uno, cosa voi fa' in 50 contro 300? Bastava che si passassero la voce: "ragazzi disarmiamoli!" Era una volata, te ci puoi avere quello che ti pare io ti monto addosso, si morirà; in sei o sette ma quell'altri!
KT- Ma nessuno pensava di andare a morire, dopo le prime fucilazioni che avvennero a Niccioleta, dissero sei li hanno già; ammazzati, noi...
SS- ...si va a lavorare alla centrale!
TK- Appunto! Gli altri in buona fede e con la speranza di potersela cavare andarono, anche se probabilmente qualcuno ci pensava.
SS- C'è; stata gente troppo in buona fede, erano minatori, non era gente che aveva studiato, gente vissuta, gente...
CD- Il coso scappò;.... il maresciallo della miniera scappò;!
SS- Scapparono tutti, rimasero questi disgraziati che non sapevano nemmeno... cosa voleva di' la guerra!
CD- Non avevano fatto niente di male!
SS- Non avevano fatto niente di male a nessuno, per guarda' una miniera coi fucili da caccia, poi coi fucili da caccia, cosa si guarda?
C'è; un momento in cui tutti parlano contemporaneamente, vi sono più; interruzioni.[...]
CG- Allora perché; avrebbero avuto la necessità; di fare una cosa del genere, ce l'avevano con gli operai?
CD- Fermi! Quando....vedi quella fotografia lì;, che ci ho il cappello del direttore? Noi siamo andati in casa del direttore alle 10.00, s'è; buttato giù; dal letto e gli s'è; detto: "vieni giù;!" e me mi conobbe, conobbe gli altri, Marco, Viazzo, vedrai erano tutti operai sua! A un certo punto gli si disse: "noi si vole da mangiare, si vole che tu ci porti in magazzino con la chiave a prelevare gli indumenti" e lui disse di sì;, venne lui, venne il babbo dello Zazzeri (il padre di Viazzo Zazzeri ) che aveva il barroccio, il babbo dello Zazzeri, il nostro capo, il su' babbo lavorava lì; e faceva il barrocciaio, s'andò; tutti, come si chiamava il capo magazziniere?
SS- Lorenzi?
CD-No, come si chiamava..... Mazzoleni.
TK- Il padre delle famose signorine Mazzoleni, ritornano spesso nei documenti, poi mi raccontate chi sono queste signorine Mazzoleni.
CD- Era verso le 10.30 ci si incammina verso la miniera, la miniera hai visto, ci sarà; sette o ottocento metri dalla casa del Direttore, io ero un po' più; svelto a anda' su questi scalei, buttai giù; scarpe, vestiti, cosa c'era! E lui mi faceva: "Cocolli, porti via tutto te!" "No, li lascio a lei, li lascio!" Brutto pidocchio! Quando andavo a chiedigli le scarpe un me le dava mai, nato d'un cane! Allora, si fa questo carico e poi ci si incammina, il direttore andò; a casa, lui li caricò; dopo, quelli che ha ammazzato....
CG- Era proprio necessario andare lì; a prendere questa roba? Era prevedibile che poi ci sarebbe stata una vendetta!
CD- No, la miniera chiusa da due mesi, non li davano a nessuno questi indumenti!
CG -A guerra finita era prevedibile.
CD- Come a guerra finita? Era finita davvero! Loro morirono poverini...
CG- Ora col senno di poi, si fa presto a dire quello che poteva accadere, è; andata così;, ma dal momento in cui il clima era veramente così; incandescente...era prevedibile che il direttore in qualche modo vi aveva riconosciuto e che avrebbe riferito questo fatto, che all'interno della miniera c'erano stati operai partigiani!
TK- Sono rimasta colpita da un fatto, le persone che erano di notte quella notte, che fecero l'ultimo turno, dalle tre alle cinque, tra cui Giamberto Mori Ubaldini, fra cui diversi: il Gai, il Filippini, il Torlai, alcuni di questi sono stati uccisi, tra l'altro la staffetta, quello che vide l'avanzare dei camion tedeschi e che andò; ad avvertire nella caserma dei carabinieri il Coppi e il Torlai, lui ci morì;, lui è; tra i fucilati, lui non scappò;, invece il Coppi...
CD-... tagliò;...
SS- ...ma ci sono stati dei...
CD-... come dire io non ho fatto niente.
TK- Il Coppi lo sapeva invece, lui che era l'organizzatore dei turni, lui scappò; perché; lo sapeva....
CD- Anche pur piccino che era il Gai, a un certo punto capì; che ammazzavano anche lui...
TK- Ma a lui gliel'avevano detto, gli trovarono una pistola a tamburo in tasca, gli trovarono un fazzoletto rosso, gli dissero te alle 10 sei morto.
SS- Lì; ha giocato l'ingenuità; e la buona fede, ha giocato l'infatuazione, perché; ha giocato un ruolo molto, ma molto importante l'infatuazione, perché; la gente si trovò; dal dire siamo in guerra al dire è; finita la guerra, e siccome questa guerra non finiva....però; c'era gente che non voleva finisse la guerra, e credo che questa cosa sia venuta dall'alto, Calabrò; c'è; andato laggiù; però; loro hanno chiesto informazioni ad altri, hanno chiesto ma è; vero che costassu' c'è; questo? E quelli hanno detto sì;, potevano dire: "guardi ci si pensa da noi", se veniva il direttore e diceva: "guardate ragazzi che quest'affare un va bene, ci sono i tedeschi lì;, come si fa, noi..."
TK- Il direttore però; quando parla una sua giustificazione la trova, perché; lui dice: "io ho dato il mio consenso a questa guardia armata perché; sapevo che i fascisti se n'erano andati via un po' dappertutto, se n'erano andati da Massa, in Pian di Mucini avevano ammazzato il Capitano e un altro ufficiale che erano comandanti di Pian di Mucini, questi due ufficiali furono ammazzati a Boccheggiano, il 7 o l'8 due giorni prima dell'arrivo dei partigiani a Niccioleta, quindi a Pian di Mucini rimasero due sottufficiali spauriti anzi parecchio impauriti, e la situazione non era semplice, non fu neanche così; semplice a mio avviso creare questa rete nella quale sono caduti.
CD- Sì; però; in Ghirlanda c'era un altro comando, a Perolla c'era un altro comando tedesco...
SS- Sì;, ma che vuole quando successe quello che ha detto lei, lì; morto un papa se ne fa un altro, non è; che... tant'è; vero che lì; da ultimo c'erano soldati tedeschi da fa'schifo insieme alla milizia.
TK- Ma dopo questa strage, dopo il 14, che cosa successe? Nessuno venne più; a Niccioleta, o ci fu un altro episodio di tedeschi?
SS- Nessuno venne più;, nessuno venne alla Niccioleta, noi non si seppe più; nulla, addirittura in Pian dei Mucini non c'era più; nemmeno il comando, spariti tutti.
TK- Fu l'ultimo colpo di coda.
SS- Fu l'ultimo colpo di coda, tant'è; vero che noi da ragazzetti quando arrivò; gli americani, dentro un forno laggiù; c'era una scatola piena di pistole e quest'americani contenti matti quando le videro perché; le presero tutte, non c'era più; nessuno, quando andarono via portarono via tutto. Secondo me il ragionamento da farsi è; un altro, io credo che la conferma fu chiesta a Niccioleta, se era vero o no che c'erano i partigiani a Niccioleta, però; sono convinto che una parte di responsabilità; ce l'abbia il direttore, perché; il direttore per i suoi operai doveva esse come un babbo, perché; a questa gente... con questa gente era sempre a contatto, questa gente gli chiedeva un pezzettino di legna per fa' il foco, per dire, gli andava a chiede le scarpe, era un capofamiglia, se questa persona avesse parlato ai partigiani, gli avesse detto ragazzi, aspettiamo un altro po' prima di fa' queste cose, ci s'ha i tedeschi in casa, questi devono passare, ci passano di qui, ci vedono armati, ci sparano, e un'altra colpa io la do' ai partigiani, tanto c'è; anche lui, perché; i partigiani dovevano ave' un collegamento con noi, i collegamenti di du'ore non so' mai esistiti, perché; se c'è; un collegamento ogni du' ore in dodici ore ce ne dev'esse sei.....
TK- Fu anche un momento....Niccioleta si trovava a cavallo tra i due territori controllati dalla III e dalla XXIII, e la cosa strana fu questa, che Ado Sargentoni era in contatto con i partigiani della XXIII e non con i partigiani della III, loro i contatti li avevano dalla parte di Prata, verso Gerfalco, e infatti si aspettavano che venisse la XXIII, e invece vennero loro della III, perché; erano minatori, per i motivi che..
SS- Una questione di competenze dice?
CD- No, non c'è; stato questo discorso, guardate un mese prima che.. si sapeva ormai, il nostro Maggiore lo sapeva che gli alleati avanzavano, a noi magari ce lo facevano capire la mattina, quando facevano l'ordine di servizio, però; allora ci dette la lettera a me e a Gianni, di portarla in Carlina dove chiedeva cento armati al comando delle Carline per occupare Massa, quella mattina che siamo arrivati lassù; per l'appunto avevano ammazzato quello, quello che c'è; quella croce prima del Filetto (si riferisce al Tamburini, azione del Ponte di Riotorto) avevano portato quello la mattina, e Bargagna era incazzato che c'avrebbe ammazzato noi...
TK- Che giorni erano quei giorni?
CD-Un mese prima.
TK- No, un mese prima non è; possibile.
CD- Lì;, c'è; la data eh lì;!.....
TK- Sì;, infatti c'è; scritto 10 giugno '44.
CD- Allora ferma, era un altro, era quello del ponte del Pavone, il Radi, perché; uno fu ferito e per portarlo a Belcaro, ci sei stata lì; a Belcaro..
TK- Voi andaste con questa lettera?
CD- Noi s'andò; con questa lettera, ma c'era un po' di ruggine di prima, e loro ci fecero capire che loro controllavano un'altra parte e non sarebbero intervenuti e ci regalò; uno sten, lo sten inglese, hai visto lo sten inglese?
KT - Sì; lo sten... erano dei fucili leggerissimi.
CD- Quando siamo tornati giù;, ora bisogna vede' la data di quando è; morto il Radi, ma vedrai sarà; stato un mese, un mese e mezzo prima, il Maggiore, il nostro comandante lo seppe... glielo mandò; a dire che noi si sarebbe andati a Massa, loro lo sapevano, dentro questa lettera non so che cosa c'era, se Niccioleta doveva esse liberata da loro, oppure se gli avranno detto a Niccioleta andateci voi...
TK- Ma quando vi arrivò; l'ordine di andare a Niccioleta che cosa vi dissero, perché; dovevate occupare Niccioleta, era nel quadro di una serie di operazioni?
CD- Sì;, era nel quadro di una serie di operazioni, dovevano andare a Monterotondo loro e noi a Niccioleta e poi il giorno dopo a Massa....
SS- Ma non funziona, io ora posso parla' diversamente, ho fatto il militare, io ero ufficiale, sergente, un sergentino di complemento, un ero neanche poi....non si può; mandare quattro persone a dire: vai a occupare lì;, ma cosa occupi con quattro persone? E poi come gli dai la garanzia...?
CD- No, era il comitato di liberazione che diceva di anda' a Niccioleta, perché; a Niccioleta ci pensavano da sé; a mandare avanti queste cose, era per far traboccare il vaso alla direzione....
SS- Era soltanto per dimostrare che c'era la presenza dei partigiani, però; un'euforia incontrollata, perché; la gente cantava, sberciava, beveva , le faceva nere!
CD- Un'altra parentesi, siccome lo stabilimento era ausiliario, quelli che lavoravano alla Niccioleta erano tutti militari, capito! Sicché; il direttore se voleva ti mandava in galera o ti mandava alla guerra, se te mancavi due giorni al lavoro c'era un Capitano, Trobia, che ti diceva: "caro figliolo, te domattina vai in Russia" perché; se eri richiesto... "questo è; stabilimento ausiliario e di conseguenza parti", sicché; dico io, questa gente, era due mesi che era chiusa la miniera, tutti giovani, il tu' babbo quanti anni aveva?
SS- Cinquantun anni.
CD- Era il più; vecchio, uno dei più; vecchi.
SS- Sì;, uno dei più; vecchi.
CD- Quell'altri venti, ventuno, ventidue, ventitre, era la gioventù; che gli richiedeva quest'euforia, Dio bono! Che la guerra è; finita! Eri spensierato, avevi il 75% della paga perché; la miniera era chiusa, tutto un insieme di cose, se te ti chiamavano al lavoro i tedeschi o i fascisti, dovevi andarci, perché; avevi il 75 %!
Inizia un dibattito acceso tra Sozzi e Cocolli, Sozzi ripete numerose volte che i partigiani dovevano mantenere i contatti con il paese e che dovevano intervenire al momento opportuno, i fascisti avevano avuto l'appoggio dei tedeschi così; Niccioleta doveva avere l'appoggio dei partigiani, si ripetono a lungo le stesse cose in maniera confusa poi riprende l'intervista.
SS- Al processo quando l'avvocato, come si chiamava.... Magrassi, gli disse al Calabrò;, il Calabrò; aveva una figliola con la TBC, gli disse " Calabrò;, te non hai pianto quando hai lasciato Niccioleta, non hai pianto quando hai fatto ammazzare i tuoi compagni, hai pianto quando hai abbandonato il fucile" Io penso però; che quando Calabrò; fece la cernita, perché; ha salvato anche un mi' cugino, Bartolozzi Rotildo era un mi' cugino, gli stava accanto, vedrai, quando aveva bisogno di qualcosa andava lì;, dice: "di questi qui ne salvi uno" disse : "Bartolozzi Rotildo" e lo portarono fori...
TK- ..ne doveva salvare sei, quattro ne ha salvati dal gruppo di quelli che erano già; stati liberati e due dal gruppo dei 79 che furono fucilati...
SS- Il mi' babbo è; morto per questa ragione qui, gli domandarono.. fecero l'appello: "Sozzi Attilio, di là;", non era mica tra i fucilati il mi' babbo, poi dissero: "Sozzi Viazzo" non c'era allora gli dissero: "chi è; Sozzi Viazzo?" "Io non lo conosco"e invece il Calabrò; disse: "E' il su' babbo" "allora di là;". Così;, come s'ammazza un uccelletto.
TK- Allora c'era o non c'era odio? Secondo lei non c'era odio a Niccioleta?
SS -Bisogna vede' da quale parte, c'era l'odio, a loro non gli fu fatto niente.
KT -Vi odiavano perché; voi gli stavate togliendo un potere che avevano da vent'anni.
SS- Ho capito, ma loro ci odiavano perché;.... secondo me avevano una sete di sangue quella gente lì; e basta, perché; se vedessi il mio peggior nemico, io se lo vedessi in una fossetta, lo tirerei fori.
TK- Ma quella donna veneta, la Soppelsa, che anche lei ha giocato un bel ruolo, parlava tedesco, le donne non sono state minimamente considerate, ma secondo me hanno giocato un ruolo importante in questa vicenda...
SS- Questa Soppelsa, vedi ora ti voglio spiega' cosa succedeva, a Niccioleta c'era la divisione degli stati sociali, gli operai erano lì; al villaggio, i sorveglianti avevano la casa per conto suo, da principio mentre s'arriva, e gli impiegati avevano un'altra casa, noi si faceva parte del baraccone diciamo, tante cose non si sapevano, si giocava anche coi figlioli dell'impiegati.... dei... ma dell'impiegati un po' meno, perché; giocavano in giardino, per dire, poi lo guardavi sempre con un certo rispetto perché; era figliolo di tizio, noi s'era mazzacani, dei mazzacani che in fondo ce n'era tanti che magari capivano più; degli imbecilli che si credevano d'esse qualcuno, noi si poteva fa' quello che ci pare, loro invece no, dovevano tene' un contegno, frequentare certa gente, c'era poi le guardie del villaggio, il mi' babbo era guardia della polveriera, siccome lui era un invalido di guerra, lui faceva la guardia alla polveriera.
TK- Quando si parla dello striscione, che cosa era, una strada, ma......
SS- Lo striscione stai a senti', l'hai visto quando sei in Pian di Mucini? Quel diritto lì; dopo la curva lo chiamavano lo striscione.
TK- Ma il campo?
SS- No, la strada che arriva fino al braccio di Niccioleta.
TK- Quello è; chiamato lo striscione? Ho visto tizio giù; per lo striscione, andava su per lo striscione... io mi immaginavo...
SS - Quello è; chiamato lo striscione.
GC- Poi ce n'era un altro di striscioni, quello chiamato schiantapetto
TK- Da noi non si dice ...
GC- Ma non lo dicono fuori... è; una cosa di qui eh! Se vai a Grosseto striscione non lo sanno cos'è;!
CD- Prima che Niccioleta sorgesse, io ero manovale, avevano cominciato a costrui' le baracche i camerotti, insomma, e ci venivano a dormi' gli scapoli da tutta Italia, dalla Sardegna, dall'Alta Italia, dalla Calabria e questi dentro dormivano come i maiali, e la domenica poi bevevano, no! Allora prendevano una ruzzola e andavano a giocare allo striscione..
SS- Con du' lanci andavano in fondo, era a sterro, no! Praticamente erano due semicirconferenze con un tubo di ferro, venivano lanciati..
CD- Per le scommesse no! Facevano le scommesse!.....
Il colloquio continua ma su temi che spaziano un po' ovunque, senza rispettare più; i canoni dell'intervista. 

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Aggiornato al:
06.02.2020
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349286