Roccalbegna (Gr)

  Località della strage Roccalbegna data 11 giugno 1944



Elenco delle vittime

6 vittime (5 adulti e 1 anziano)

ore 13,30
:
Bindi Imolo, 31 ore 14:
Bizzarri Roberto, 22
Margiacchi Ariberto, 39

ore 14,15:
Lazzarini Santi, 33
Pierini Pio, 65
Polemi Livio, 20 anni

Descrizione

Anche in questo caso, come in molti degli episodi della "guerra ai civili" in provincia di Grosseto, la violenza nazista si scatena sulla popolazione nei giorni immediatamente precedenti l'arrivo dei soldati alleati.
Nella zona è attivo un distaccamento del raggruppamento "Monte Soratte", formazione "Alta Maremma", banda partigiana autonoma guidata dal tenente colonnello Gambosu. A Roccalbegna, il distaccamento, attivo sin dai primi mesi del 1944, è guidato da Sante Bindi, che sarà poi sindaco del paese.
Tra il 9 ed il 10 giugno le truppe tedesche abbandonano la zona. La mattina successiva, un militare tedesco che sta raggiungendo il contingente, dislocato più a nord, nella frazione di Triana, si ferma in paese per far riparare la propria motocicletta. Mentre attende di poter ripartire, gli uomini di Bindi entrano in paese e, immediatamente, iniziano le feste spontanee: si è convinti che la Liberazione sia finalmente arrivata.
Il soldato tedesco riesce comunque a ripartire, e nel primo pomeriggio, intorno alle 13, un autocarro con a bordo una pattuglia di SS entra in paese (a quanto apre guidato dal medesimo soldato) ed inizia a sparare su tutti coloro che sono ancora in giro per le strade del paese. Alla fine, oltre alle vittime, moltissimi sono gli abitanti che restano feriti.
Soltanto tre giorni dopo, il 14, gli Alleati arrivano a Roccalbegna.
Responsabili:
Nessuna informazione disponibile sul reparto tedesco responsabile del massacro, anche se tutte le testimonianze sono concordi nell'indicare una pattuglia recante le insegne delle SS.
Dopo la Liberazione, il CPLN di Grosseto si fa promotore di un'inchiesta per accertare eventuali responsabilità di fascisti locali. Un rapporto del questore di Grosseto del 5 marzo 1945, inviato allo stesso CPLN, afferma che le indagini non hanno accertato alcuna responsabilità dei fascisti locali.

Bibliografia

410. Centro studi "Fernando Di Giulio" (a cura di), Resistenza e liberazione. Documenti e testimonianze dell'area amiatina, Centro studi "Fernando Di Giulio", Santa Fiora 1995, 80 pp.

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Aggiornato al:
16.02.2009
Article ID:
581059