Piani di welfare e altre misure per la conciliazione vita-lavoro: il bando

Approvati gli esiti di valutazione dei progetti presentati nei mesi di novembre e dicembre 2023 e gennaio 2024 (decreto del 12 febbraio 2024). Priorità 1 "Occupazione", attività 1.c.4. Bando per contributi a sportello aperto fino al 31 dicembre 2025, salvo chiusura anticipata per esaurimento risorse. Con una dotazione finanziaria di 7 milioni 570 mila 949,85 euro per le annualità 2023-2025


BANDO CON ATTUAZIONE
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Data di scadenza presentazione domande

31 dicembre 2025

Conciliare al meglio la vita personale con la vita professionale, con i tempi del proprio lavoro.  Promuovere l’adozione di modalità di lavoro flessibili e misure di welfare di conciliazione vita-lavoro al fine di sostenere la partecipazione delle donne al mondo del lavoro e agevolare la corresponsabilità nei compiti di cura. Sono queste le finalità del bando, approvato dalla Regione Toscana con decreto dirigenziale 23985 del 8 novembre 2023 (in pubblicazione sul Burt del 22 novembre 2023), rivolto ai datori di lavoro, siano imprese, enti, associazioni, liberi professionisti (con esclusione delle persone fisiche in qualità di datori di lavoro domestico).

Il bando cofinanzia misure di conciliazione dei tempi vita-lavoro destinate a lavoratrici e lavoratori con contratto di lavoro subordinato, con contratto di somministrazione, con contratto di apprendistato, soci di cooperative, collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi, tirocinanti. Con delibera di giunta 1244 del 23 ottobre 2023, la Regione ha approvato gli elementi essenziali del bando (allegato A della delibera),

In evidenzaapprovati gli esiti di valutazione dei progetti presentati nei mesi di novembre e dicembre 2023 e gennaio 2024, con decreto dirigenziale 3150 del 12 febbraio 2024:


Il bando è cofinanziato dal Programma regionale (Pr) del Fondo sociale europeo plus (Fse+) 2021-2027 della Regione Toscana, in particolare con le risorse assegnate all'attività 1.c.4 "Interventi innovativi a sostegno della conciliazione tra vita privata e professionale di donne e uomini" del Provvedimento attuativo di dettaglio (Pad) del programma stesso.
Il bando è un intervento che rientra tra le operazioni di importanza strategica del Pr Fse+ 2021-2027, ai sensi dell’articolo 22 paragrafo 3 del Regolamento (UE) 1060/2021.


Finalità del bando

Promuovere una partecipazione equilibrata di donne e uomini al mercato del lavoro, parità di condizioni di lavoro e un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, anche attraverso
l'accesso a servizi abbordabili di assistenza all'infanzia e alle persone non autosufficienti. Promuovere lo sviluppo di misure di welfare di conciliazione al fine di favorire un miglior equilibrio tra vita lavorativa e cure familiari e sostenere la corresponsabilità dei compiti di cura e la partecipazione delle donne nel mondo del lavoro


Beneficiari del bando

Il bando è rivolto a datori di lavoro (imprese, enti, associazioni, liberi professionisti e in
generale tutti i datori di lavoro con esclusione delle persone fisiche in qualità di datori di lavoro domestico).
I progetti possono essere presentati da datori di lavoro in possesso dei seguenti requisiti:

  • avere la sede interessata dal Piano di welfare, sede legale e/o unità operativa, localizzata in Toscana. Il suddetto requisito deve risultare:

- per i singoli liberi professionisti, dal certificato o attestato di iscrizione all’albo, ordine o collegio professionale oppure dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;

- per le Associazioni di professionisti o Studi associati di professionisti, dal “Certificato di attribuzione di partita IVA” rilasciato dall’Agenzia delle Entrate o dalla più recente dichiarazione di variazione attività MOD. AA) presentata e relativa ricevuta di presentazione;

- per le Società tra professionisti (Stp), le Società di professionisti o di ingegneria di cui all’articolo 66, comma 1, lettere b e c del decreto legislativo 36 del 31 marzo 2023 (nuovpo Codice dei contratti pubblici), e le Società tra avvocati di cui alla legge 247/2012, da visura camerale aggiornata;

  • avere almeno un dipendente;
  • per imprese, società tra professionisti etc. tenuti all’iscrizione alla Camera di commercio industria artigianato agricoltura (Cciaa): essere regolarmente iscritti presso il registro delle imprese della Cciaa territorialmente competente con stato attivo;
     
  • per i liberi professionisti: essere regolarmente iscritti ad albi, elenchi, ordini o collegi professionali ove obbligatorio per legge; o essere iscritti ad associazioni professionali inserite nell'elenco di cui alla legge 4/2013 e/o alla legge regionale 73/2008; o essere iscritti alla Gestione separata dell'Inps e in ogni caso in possesso di partita IVA attiva rilasciata da parte delle Agenzia delle entrate per lo svolgimento dell'attività e risultante dalla sezione anagrafica del cassetto fiscale;
     
  • non trovarsi in stato di fallimento, liquidazione coatta, liquidazione volontaria, concordato preventivo, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti laddove pertinente;
     
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e
    assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti Paritetici ove
    espressamente previsto dai Contratti collettivi nazionali interconfederali o di categoria;

  • essere in regola con la normativa vigente in materia di sicurezza del lavoro;
     
  • essere in regola con quanto previsto dal Codice per le pari opportunità (decreto legislativo 198/2006) da ultimo modificato dalla legge 162/2021;
     
  • essere in regola con le assunzioni previste dalla legge 68 del 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili” e successive modifiche e integrazioni in materia di collocamento mirato ai disabili;
     
  • essere in regola con la normativa sugli aiuti di Stato in regime “de minimis”. L’assenza di uno o più requisiti sopra indicati determina la non ammissibilità della proposta progettuale;
     
  • essere in regola con gli obblighi relativi al pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali a favore dei lavoratori e con le contribuzioni agli Enti paritetici ove espressamente previsto dai Contratti collettivi nazionali interconfederali o di categoria;


Scadenza e presentazione domanda

Il bando è a sportello, ossia aperto fino ad esaurimento risorse. Le domande di finanziamento possono essere presentate a partire dal giorno successivo alla data di pubblicazione del bando sul Burt e comunque devono pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del 31 dicembre 2025.

In caso di esaurimento delle risorse, il settore Lavoro della Regione Toscana si riserva la possibilità di chiudere il bando, comunicandolo su questa pagina (la pagina del bando).

La domanda, soggetta al pagamento di imposta di bollo (vedi articolo 9 del bando), corredata della documentazione, di cui al seguente articolo, deve essere trasmessa tramite la piattaforma “Formulario di presentazione dei progetti FSE on line” previa registrazione al Sistema Informativo FSE all’indirizzo https://web.rete.toscana.it/fse3.
Si accede al Sistema Informativo FSE con l’utilizzo della Carta nazionale dei servizi (Cns) attiva oppure con credenziali Spid (Sistema pubblico di identità digitale), per il cui rilascio si possono seguire le indicazioni della pagina open.toscana.it/spid.
I soggetti che accedono al portale https://web.rete.toscana.it/fse3 e non sono registrati, al primo accesso dovranno compilare la sezione "Inserimento dati per richiesta accesso".


Interventi ammissibili

ll bando sostiene l’adozione di misure di conciliazione dei tempi vita-lavoro attraverso il finanziamento delle seguenti tipologie di azioni:

  • 1. Definizione del Piano di welfare di conciliazione
  • 2. Attuazione delle misure previste dal piano
  • 3. Costituzione di una rete di welfare territoriale o inter-aziendale a sostegno della conciliazione.

    Promuove, inoltre, l’introduzione di un sistema di gestione per la parità di genere attraverso la
     
  • 4. Redazione di un Piano strategico UNI/PDR 125:2022

Ciascun progetto deve necessariamente prevedere lo sviluppo delle prime due azioni indicate nel presente articolo, mentre è facoltativa la realizzazione della terza e della quarta azione


Destinatari delle misure di conciliazione vita-lavoro

Lavoratrici e lavoratori con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato o a tempo determinato, con contratto di somministrazione, con contratto di apprendistato, soci di
cooperative, collaboratrici e collaboratori coordinati e continuativi, tirocinanti.
Sono esclusi membri del CdA che non svolgono attività lavorativa nell’impresa e titolari di impresa.


Tipo di agevolazione

L’importo del contributo che può essere concesso a ciascun progetto è massimo 25 mila euro di cui a titolo indicativo almeno l’80% destinato alle azioni 1) e 2).

Il contributo è concesso in regime de minimis nel rispetto della normativa comunitaria vigente in materia (Regolamento UE n.1407/2013; Regolamento UE n.316/2019, che modifica il n.1408/2013; Regolamento UE n.717/2014; Regolamento UE n. 360/2012).

Importo di progetto. L’importo concedibile per ciascun progetto ammonta a un massimo di 25.000 euro, di cui a titolo indicativo almeno l’80% per le azioni 1. Definizione di un Piano di welfare di conciliazione e 2. Attuazione delle misure previste dal Piano.

Scheda preventivo. La scheda preventivo (o Ped, Piano economico di dettaglio), che costituisce lo schema di riferimento finanziario sia in fase di predisposizione della candidatura che in fase di gestione e rendicontazione, dovrà essere compilata attraverso l’applicazione del Formulario on line di cui al successivo art.9.

Regime di aiuti. Il contributo si configura come aiuto de minimis ed è concesso nel rispetto della normativa comunitaria vigente in materia: Regolamento (UE) n.1407/2013; Regolamento (UE) n.316/2019, che modifica il n.1408/2013, nel caso in cui l’attività prevalente del soggetto economico riguardi la produzione primaria dei prodotti agricoli; Regolamento (UE) n.717/2014 se l’attività prevalente dell’impresa è nel settore della pesca e dell’acquacoltura; Regolamento (UE) n.360/2012 se l’impresa opera nei servizi di interesse economico generale.
Aiuti di Stato. I contributi, nel rispetto della normativa de minimis applicabile al soggetto beneficiario, sottostanno a vincoli di cumulabilità indicati all'articolo 6 del bando.


Dotazione finanziaria

Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 7 milioni 570 mila 949,85 euro per le annualità 2023-2025 di risorse Pr Fse+ 2021-2027 attività Pad 1.c.4


Per conoscere tutti i dettagli necessari

a presentare correttamente la domanda consultare integralmente il bando e i suoi 8 allegati approvati con decreto 23985 del 8 novembre 2023:

Bando (allegato A del decreto)


Per saperne di più

Informazioni possono inoltre essere richieste scrivendo a welfare.conciliazione@regione.toscana.it


latoscanadelledonne

Organismo emittente:
Regione Toscana

Aggiornato al:
20.02.2024
Article ID:
175567157