Dal 1 gennaio 2016, molte competenze delle Province sono passate alla Regione. Il fine è una Regione diversa e, intesa come somma dei vari livelli di governo, più semplice per cittadini e imprese: con (ex) addizionali tutte uguali, regole e procedure condivise.
Una 'nuova' Regione non più solo ente di legislazione e programmazione, ma sempre più ente che gestisce direttamente molte funzioni, dall'agricoltura a caccia e pesca, dall'ambiente alla difesa del suolo, dalla formazione professionale alla realizzazione e manutenzione della viabilità regionale; più presente sui territori, con un front office e relazioni dirette con i cittadini, in quegli stessi uffici che erano delle Province.
Sono un migliaio i dipendenti migrati dai ruoli delle Province a quelli della Regione: molti sono rimasti a lavorare nelle città dove erano impiegati. Altri si sono spostati dalle Province ai Comuni e alle Unioni di Comuni. I lavoratori passati alla Regione sono circa un quarto dei poco meno quattromila dipendenti che contavano le nove Province toscane e la città metropolitana fiorentina.
La Polizia provinciale, che conta in tutta la Toscana circa 170 guardie, non è stata sciolta e si occupa di controlli sulla viabilità provinciale e regionale e di altre materie regionali, come caccia, pesca e agricoltura.
Da gennaio hanno cambiato veste anche i sessanta sportelli dei centri per l'impiego provinciali. Dipendono dalla Regione, con i loro mille operatori tra interni e esterni e sono rimasti localizzati dove erano precedentemente.
Cosa cambia materia per materia
- Agricoltura, caccia e pesca
- Ambiente ed energia
- Difesa del suolo
- Formazione professionale e lavoro
- Osservatorio sociale
- Viabilità
La mappa di tutti gli uffici territoriali della Regione
Consulta la banca dati degli uffici territoriali ►►
Leggi i comunicati di Toscana Notizie ►►