Il radon è un gas radioattivo, incolore ed estremamente volatile prodotto dal decadimento di tre nuclidi base: l'uranio 238, il torio 232 e l'uranio 235; esso si diffonde nell'aria che respiriamo dal terreno e talvolta dall'acqua. Negli spazi aperti viene diluito dalle correnti d'aria e non raggiunge alte concentrazioni, mentre all'interno degli spazi lavorativi e domestici, può raggiungere concentrazioni pericolose. Il radon si diffonde negli ambienti confinati (abitazioni e luoghi di lavoro) attraverso i pori e le spaccature del terreno.
Naturalmente la quantità di radon "prodotta" dal terreno dipende molto dal tipo di suolo con cui si ha a che fare. A livello locale i fattori che più influenzano le concentrazioni di gas radon sono:
- la natura geologica del territorio
- la tipologia edilizia
- lo stile di vita dei residenti.
Alcuni studi nell'ultimo decennio hanno dimostrato che l'inalazione di radon ad alte concentrazioni aumenta di molto il rischio di contrarre il tumore polmonare e hanno portato alla conclusione che il radon è da considerarsi la seconda causa di cancro ai polmoni dopo il fumo.
La Regione Toscana ha emanato da tempo linee guida per una corretta misurazione del radon negli ambienti di lavoro, e nel caso si volesse misurare la concentrazione di radon all'interno di ambienti privati è necessario contattare il dipartimento di Prevenzione della Azienda USL.
La Regione Toscana ha promosso e finanziato un'indagine conoscitiva sulla concentrazione del gas radon nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro in Toscana (DGR 1243/05 e DGR 38/06).
Vedi anche
Atti e normativa »»Radioattività: indagine sul gas radon »»