La circolazione di veicoli con una targa diversa è generalmente permessa, ma è possibile solo per periodi limitati di tempo e soggetta a limitazioni. Se possibile, per evitare una pagina troppo lunga, metterei solo i titoli in grassetto, poi cliccandoli ognuno va sulle relative spiegazioni.
Circolazione con targa italiana all’estero.
Per quanto riguarda l’Unione Europea è possibile utilizzare, in un altro paese membro, un veicolo immatricolato in Italia per un massimo di sei mesi. Passato questo termine è necessario reimmatricolare l’auto nel paese estero di residenza. La circolazione di un’auto immatricolata in Italia in un Paese estero è soggetta a limiti e regole. In caso di circolazione all’estero con una targa italiana è vietato prestare l’auto ad un cittadino straniero o italiano residente all’estero, anche se il proprietario viaggia a bordo del veicolo.
Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Unione Europea.
Circolazione con targa estera in Italia.
In base all’art.93 del Codice della Strada le persone residenti in Italia da più di un anno non possono circolare con auto con targa estera. Quindi chi vive all’estero, ma non vi ha trasferito la propria residenza con l’iscrizione all’Aire, non può circolare con un’auto con targa estera in Italia. Sono previste sanzioni pesanti, oltre al sequestro del mezzo che dovrà essere immatricolato nuovamente in Italia entro 180 giorni (durante i quali resterà sotto sequestro), se al termine dei 180 giorni non è stato immatricolato sarà confiscato definitivamente.
Patente di guida.
Per guidare all’estero è necessario possedere una patente di guida, ogni paese ha le sue regole in merito alla validità delle patenti ottenute all’estero, per questo si consiglia di visitare il sito Viaggiare Sicuri, scegliendo la voce "cerca paese" e “Mobilità”.
Nell’Unione Europea dal 2013 è stata introdotta la Patente di Guida Europea che può essere rilasciata in qualsiasi Stato membro ed è riconosciuta da tutti i paesi UE. Per guidare all’interno dell’UE è quindi sufficiente la patente di guida rilasciata in Italia. In caso di trasferimento in un altro Paese UE è possibile continuare a utilizzare la propria patente italiana oppure chiedere la sostituzione con quella del paese in cui ci si è trasferiti. Prima della scadenza, la patente europea va rinnovata nel paese di residenza abituale.
Oltre che nell’UE, la patente italiana permette di guidare anche in diversi paesi extraeuropei.
In molti Paesi extraeuropei è richiesto un permesso internazionale di guida valido solo se accompagnato a una patente nazionale in corso di validità. Le convenzioni internazionali in materia prevedono due distinti modelli di patente internazionale:
- il modello "Ginevra 1949" validità di 1 anno, sempre nei limiti della validità della patente nazionale
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il modello "Vienna 1968" validità di 3 anni, sempre nei limiti della validità della patente nazionale
Entrambi i modelli sono rilasciati dall’Ufficio motorizzazione civile.
Alcuni paesi accettano solo uno dei due, per questo consultare il sito Viaggiare Sicuri.
Assicurazione.
I paesi dell’Unione Europea e diversi paesi extraeuropei aderiscono al sistema del “Certificato di Assicurazione Internazionale”, comunemente chiamato “Carta Verde”. Si tratta di un documento che viene rilasciato automaticamente dalla compagnia assicurativa italiana al momento della sottoscrizione della polizza. Questo documento estende la propria copertura assicurativa anche ai viaggi nei paesi aderenti. Per viaggiare in altri paesi è necessario sottoscrivere una polizza assicurativa aggiuntiva valida. Per ulteriori informazioni contattare la propria compagnia assicurativa o l’Ufficio Centrale Italiano (UCI), ossia l’ente di assicurazione nazionale che si occupa della circolazione dei veicoli a livello internazionale oppure di visitare il sito Viaggiare Sicuri.