Per gli italiani residenti all'estero sono previste specifiche forme di rappresentanza presso i Consolati (COMITES) e il Governo Italiano (CGIE).
I COMITES (Comitati degli Italiani all'Estero) sono organismi che rappresentano la comunità italiana presso le sedi consolari. Vengono eletti direttamente dai cittadini residenti all’estero nelle circoscrizioni consolari dove risiedono almeno 3mila italiani iscritti all'AIRE.
Nelle circoscrizioni con meno di 3mila cittadini italiani, i Comitati possono essere nominati dall'Autorità diplomatico-consolare.
I COMITES sono formati da 12 o 18 membri, a seconda che la circoscrizione consolare abbia più o meno di 100mila connazionali.
Oltre ai membri italiani eletti, possono essere cooptati cittadini stranieri di origine italiana.
Il loro ruolo principale è di rappresentare gli interessi della comunità italiana presso le autorità diplomatico-consolari, promuovere attività culturali e ricreative per gli italiani nella circoscrizione e collaborare con il Consolato nell’organizzazione di attività e nella tutela dei diritti degli italiani.
Elenco delle sedi dei comitati attivi.
Il CGIE (Consiglio Generale degli Italiani all’Estero) è l’organismo che rappresenta le comunità italiane all’estero presso il Governo Italiano e altri enti pubblici, allo scopo di agevolare le relazioni tra gli italiani all’estero e l’Italia, nonché di fornire al Governo e agli enti locali suggerimenti e opinioni riguardo alle politiche per gli italiani all’estero.
È composto da 63 membri: 20 nominati dal Governo (rappresentanti di partiti politici, organizzazioni sindacali e associazioni degli italiani all’estero) e 43 eletti tra i membri dei COMITES, in proporzione alla dimensione delle comunità italiane nei vari paesi.
Diritto di voto.
I cittadini iscritti all'AIRE e residenti all'estero hanno il diritto di votare in tutte le consultazioni elettorali italiane, con modalità specifiche per ciascun tipo di elezione.
Esistono anche norme speciali per gli italiani che si trovano temporaneamente all’estero (per motivi di lavoro, studio o cure mediche) per un periodo di almeno tre mesi, anche se non hanno trasferito la residenza all’estero (non iscritti all’AIRE), purché il periodo includa la data delle elezioni.
Per maggiori informazioni consultare il sito del Ministero dell’Interno e del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale.