Comune di Siena (Si)

 Località della strage Siena data 28 aprile 1944



Elenco delle vittime


(1 uomo e 2 donne, tutti adulti)
Dell'Orso Norma
, 30
Guerranti Ernesta, 53
Rugi Gino, 40

Descrizione

Dalla fine del mese di marzo, sia il comando tedesco che quello della Gnr di Siena iniziano a ricevere informazioni sempre più insistenti sulla nascita di un Cln a Castellina Scalo, e sulla presenza in paese e nelle campagne circostanti di gruppi di renitenti alla lena, in contatto sempre più frequente con i partigiani autonomi del "I gruppo bande" del Raggruppamento Monte Amiata.
Le informazioni giungono da fascisti locali, ed anche dai delatori in contatto con la questura di Siena. Dalla metà di aprile, vengono inviati di stanza anche alcuni soldati tedeschi che, simulando simpatie antinaziste e la volontà di disertare, cercano di raccogliere informazioni sugli antifascisti locali, sui collaboratori dei partigiani e sui ricoveri dei renitenti.
La sera del 28 aprile, un contingente della Gnr, in compagnia di tre militari della Gestapo, parte da Siena e raggiunge Castellina ove inizia un rastrellamento che investe tutto il paese.
Appena i camion con a bordo i fascisti giungono in paese, i militari tedeschi - che si trovano entro i locali del Dopolavoro - iniziano a sparare per evitare che gli uomini fuggano: resta così ucciso il Rugi, proprietario del locale.
Nel corso del rastrellamento, poi, alcuni fascisti entrano nel locale spaccio alimentare, gestito dalla Guerranti e dalla Dell'Orso: le minacciano puntando loro contro due fucili con la baionetta, le due dnne terrorizzate indietreggiano sino al banco delle bottiglie, una dietro l'altra, quando parte un colpo dal fucile che le trapassa entrambe.
Alla fine, il rastrellamento porta anche alla deportazione in Germania di altri cittadini, tutti uomini in età da lavoro: tra questi, Luigi Guerranti morirà nel campo di Dachau.
Note sui responsabili:
Il massacro è tra i capi di imputazione del processo celebrato nel dopoguerra contro il capo della provincia di Siena Chiurco, ma sia lui che il comandante della Gnr Zolese - insieme ad alcuni fascisti di Castellina - sono assolti per insufficienza di prove da questo addebito. La sentenza asserisce quindi la sola responsabilità di militari tedeschi che restano non identificati.
  Località della strage Siena data 13 marzo 1944



Elenco delle vittime

 
4 uomini adulti
Bindi Renato
, 19
Borgianni Adorno, 19
Masi Tommaso, 19
Simi Primo, 19

Descrizione

Le 4 vittime sono catturate sul monte Quoio nel corso di una vasta operazione di rastrellamento condotta congiuntamente dalla Gnr di Siena e Grosseto, in conseguenza di un attentato ad un auto della Gnr di Grosseto compiuta da un distaccamento della Brigata Garibaldi "Lavagnini".
Dopo l'esecuzione a Scalvaia, gli altri prigionieri sono condotti a Siena, presso la caserma La Marmora, giudicati dal Tribunale militare e condannati a morte per renitenza alla leva.
La descrizione completa è nell'episodio di Monticano. Gli eventi costituiscono un unicum, ma sono stati lasciati distinti per le diverse modalità e motivazioni delle uccisioni. Dei 15 rastrellati sul Monte Cuoio, 10 vengono uccisi per rappresaglia a Scalvaia, uno (il neozelandese Hayden) muore a Siena per le ferite riportate nello scontro, gli altri 4 sono uccisi a Siena in modo "formale", dopo un processo (e in quanto renitenti).
Indicazioni archivistiche
:
SCMonticiano, RAM, 1944, parte II, serie C.
ASMov.Operaio e Demcr.Senese (Asmos), fondo XII, "Memorie Storiche dell'antifascismo e resistenza", b. 2, fasc. 3 "Caduti e feriti 1944-1947".
ISRS, Carte dell'Istituto, b. 3, Brigata Spartaco Lavagnini et al., fasc. 8, cartella 16 "Documenti rel. al processo per i fatti di Monticiano".
ISRS, Carte dell'Istituto, b. 6, Alto Commissariato, fasc. "Denunce relative ai partecipanti alla fucilazione della casermetta"
ISRS, Carte dell'Istituto, b. "Sentenze e verbali. Processi 1947 - 1948", processo contro Giorgio A. Chiurco e altri 82 fascisti
ISRS, Carte dell'Istituto, b. 3, Brigata S. Lavagnini e altre brigate partigiane, fasc. 9, cartella 18, "Comando militare provinciale e regionale della Toscana"
ASCS (Archivio storico del comune di Siena), SC, RAM
ASCS, fondo Comune postunitario, cat. 1 amministrazione, classe 15 commemorazioni, b. 103 1943 - 47, fasc. 1 Onoranze funebri e condoglianze
ASMOS, fondo 12 Memorie storiche antifascismo e resistenza, b. 2, opuscolo a stampa, "Al cimitero di Scalvaia, luglio '44", s.a.
ASMOS, fondo 12, Attività delle sezioni, II San Gimignano, fasc. 1, verbali delle riunioni del comitato direttivo della sezione PCI 1945 - 46
ASMOS, fondo 12 Memorie storiche antifascismo e resistenza, b. 1, fasc. 4, Documenti sui fascisti repubblicani 1942 - 44
ASMOS, fondo 12 Memorie storiche antifascismo e resistenza, b.1, fasc. 3, Organizzazione militare della provincia di Siena
ASGr, processo contro Ercolani Alcero (il primo dei capi di imputazione è proprio il rastrellamento di Monte Cuoio).
Indicazioni bibliografiche:
S. Amidei, Infamia e gloria in terra di Siena durante il nazifascismo
ANPI (a cura di), Criminali alla sbarra. Il processo di Montemaggio, Siena 1948
F. Plantera, Brigata partigiana, Siena, 1986
ISRS, Messaggi di pietra, immagini della Resistenza senese, s.d.
A. Orlandini - G. Venturini, I giudici e la resistenza. Dal fallimento dell'epurazione ai processi contro i partigiani: il caso di Siena, Milano, La Pietra
F. Plantera, Brigata partigiana, Siena, 1986
Tognarini, 1943-1945 cit., p. 311, "Monticano". 

Bibliografia

600. Amministrazione provinciale di Pisa, Lettere dei condannati a morte della Resistenza italiana europea, Provincia di Pisa, Pisa s.d., 110 pp.
604. Amidei Smeraldo, I nostri morti. Documentario senese di atrocità nazifasciste, Cantagalli, Siena 1945, 24 pp.
608. Plantera Pasquale
, Brigata partigiana. Storia della Brigata Garibaldi "Spartaco Lavagnini" (con riferimenti ad altre unità partigiane che operarono in provincia di Siena e in territori limitrofi), Comitato provinciale anpi di Siena, Siena 1961, 382 pp.
610. Origo Iris
, Guerra in Val d'Orcia, Vallecchi, Firenze 1968, 241 pp.
616. Tagliaferri Gino, Comunista non professionale. Il lavoro clandestino a Firenze, La Pietra, Milano 1977, 151 pp.
630. Meoni Vittorio, Messaggi di pietra. Immagini della Resistenza senese, Nuova immagine, Siena 1993, 116 pp.

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Aggiornato al:
04.02.2009
Article ID:
582057