Bibliografia
13. Ragghianti Carlo Ludovico, Disegno della liberazione italiana, Nistri-Lischi, Pisa 1954, 366 pp.250. Barbieri Orazio, Un anno di lotta contro il fascismo e il nazismo. Dall'8 settembre 1943 alla liberazione di Firenze, egiti, Roma 1945, 234 pp.
333. Barbieri Orazio, Guerra e Resistenza nei servizi sanitari a Firenze, Vangelista, Milano 1993, 359 pp.
Località della strage Rufina data 27 agosto 1944
Elenco delle vittime
3 vittime: 3 donne senza indicazione anagraficaBemporad Ada
Galletti Elda
Servi Valentina in Galletti
Descrizione
Il 6 agosto del 1944 la famiglia Galletti, in compagnia di Ada Bemporad, un'amica sfollata da Firenze nel 1943 perché di confessione religiosa ebraica, viene ospitata nella fattoria di Mugnai Angiolo, in località Caselle. Il 21 agosto gli uomini, per sfuggire ai rastrellamenti tedeschi, abbandonano le tre donne in compagnia del Mugnai. Il giorno successivo la fattoria viene occupata da un reparto tedesco. Il 27 agosto le tre donne, Valentina Servi, la figlia Elda Galletti e l'amica Ada Bemporad vengono sorprese da tre soldati tedeschi mentre si preparano a raggiungere i propri uomini nei boschi, e sono costrette ad accompagnarli verso Londa. In località Le Vigne vengono uccise a colpi di mitra lungo la strada. Gino Servi e Guido Galletti, sebbene informati dell'omicidio, sono costretti a rimanere nascosti fino alla liberazione della zona, avvenuta il 5 settembre, delegando ad altre due persone la sepoltura dei resti delle familiari. Soltanto nel gennaio del 1945 riescono ad ottenere il certificato di morte delle vittime e la successiva apertura di un'inchiesta. ResponsabiliTedeschi Secondo la documentazione tedesca il comune è situato nella zona in cui opera la 715 Infanterie; il territorio, tuttavia, è area di passaggio di altre e differenti unità, fra cui il gruppo Flak 841, presente in zona nei giorni dell'eccidio. Italiani E' probabile - ma non accertato da alcuna fonte - la responsabilità di un fascista del posto, colpevole della delazione che conduce alla scoperta delle vittime.