Elenco delle vittime
6 (3 uomini, di cui un anziano, due donne, 1 bambino)Falzini Fortunato, 38
Marchetti Lari Olga, 46
Lari Giancarlo, 16 (figlio della Marchetti)
Macchioni (o Macioni) Roma, 43
Botarelli Luigi, 62
Botarelli Livio, 16 (figlio)
Descrizione
Il 12 giugno due tedeschi ed un graduato (appartenenti probabilmente ad una unità del Genio) sono incaricati di minare il Ponte di Fiumara, e si presentano quindi al casello del Genio Civile di S. Leopoldo: vi abita l'addetto Fortunato Calzini, insieme alla famiglia e ad alcuni suoi conoscenti, sfollati, ai quali ha dato ospitalità da lui ospitati.Appena arrivati i tedeschi intimano al Falzini, che va loro incontro, di lasciare il casello. Questi però mostra un lasciapassare firmato da ufficiale tedesco, attestante l'incarico di rimanere in loco per controllare il livello delle acque del fiume.
Per reazione, i tedeschi lo freddano a colpi di pistola, e subito dopo sono uccisi anche i Botarelli, sopraggiunti nel frattempo. Sentendo la sparatoria, escono dal casello anche le altre 3 vittime, parimenti uccise a colpi di pistola.
Gli altri sfollati si nascondono in una cisterna, verso la quale i tedeschi, prima di andarsene, sparano e gettano delle bombe a mano, ferendo Armando Lari.
Il Comune ha apposto una lapide commemorativa nel 1994.
Responsabili:
Nessuna indicazione precisa sul reparto tedesco responsabile del crimine.
Alcuni italiani vengono incriminati nel dopoguerra per collaborazionismo in relazione a questa strage, ma vengono assolti già in istruttoria.