Comune di Carrara (Ms)

Comune di Carrara (Ms)

  Località della strage Bergiola data 16 settembre 1944



Elenco delle vittime

71 vittime: 40 donne (9 bambine, 21 adulte, 7 anziane e 3 senza indicazione anagrafica) e 31 uomini (17 bambini, 8 adulti e 6 anziani)

ATTUONI ANGELO, 9 anni
ATTUONI ARNALDO, 12 anni
ATTUONI GIUSEPPE, 15 anni
BIANCHI BONGIORNI ITALIA, 61 anni
BIANCHI VERSILIA, 25 anni
BONGIORNI LUIGI, 23 anni
CAPPE' ALBINA, 53 anni
CAPPE' ANDREA, 6 anni
CAPPE' ANGELO, 75 anni
CAPPE' BRUNA, 7 mesi
CAPPE' ELISA, 10 anni
CAPPE' GINO, 7 anni
CAPPE' RENATO, 7 anni
DEL FRATE ANDREINA, 9 anni
DEL FRATE SANDRO, 12 anni
DELL' AMICO ADAMO, 66 anni
DELL' AMICO AGNESE, 29 anni
DELL' AMICO ALBERTO, 12 anni
DELL' AMICO AMANTINA, 59 anni
DELL' AMICO ANGELA, 54 anni
DELL' AMICO ANGELO, 3 mesi
DELL' AMICO ANGELO, 76 anni
DELL' AMICO ANSELMO, 41 anni
DELL' AMICO ARGENE, 38 anni
DELL' AMICO ARTURO, 76 anni
DELL' AMICO CATERINA, 34 anni
DELL' AMICO DOMENICO, 65 anni
DELL' AMICO ERMINIETTA, 29 anni
DELL' AMICO ERNESTA, 55 anni
DELL' AMICO EVELINA "ADELE", 64 anni
DELL' AMICO FILOMENA, 38 anni
DELL' AMICO FRANCA, 3 anni
DELL' AMICO GENESIO, 76 anni
DELL' AMICO GINA, 24 anni
DELL' AMICO GINO, 6 anni
DELL' AMICO IDA, 49 anni
DELL' AMICO LUCIA, 8 anni
DELL' AMICO MAFALDA, 29 anni
DELL' AMICO MARIA, 6 mesi
DELL' AMICO MAURO, 20 anni
DELL' AMICO RENATA, 25 anni
DELL' AMICO ROSARIA, 34 anni
DELL' AMICO SERGIO, 15 anni
DELL' AMICO VIRGINIA, 62 anni
DELL'ERTOLE MARIO, 35 anni
DINELLI ANGELO, 13 anni
DINELLI ERNESTINA, 16 anni
DOMENICHINI MARZIO, 4 anni
GIAMBACCINI MARGHERITA, 55 anni
GIANNELLI COSTANZA, 30 anni
GIANNELLI PIETRO, 35 anni
GIUDICE ANNAMARIA, 17 anni
GIUDICE NICOLA, 8 anni
GIUDICE VINCENZO, 53 anni
LOMBARDINI BRUNO, 8 anni
MANCINI OLGA, 33 anni
MENCHINI ANDREA, 18 anni
MENCONI VALERIO, 14 anni
MORELLI BICE, 27 anni
MORELLI MARSILIA, 8 anni
MORELLI RENATO, 2 anni
NARDI MENCONI GIOCONDA, 49 anni
ORIOLI ERMELINDA, 45 anni
PAVOLI ARIELLA, 23 anni
PAVOLI EDDA MARGHERITA, 11 anni
PAVOLI OLIMPIA, 36 anni
RICCI ADELE, 61 anni
UNETTI MINERVA, 50 anni

Una bambina e 2 donne ignote

Descrizione

La mattina del 16 settembre un soldato appartenente al Reparto esplorante della 16a Divisione Reichsführer-SS, guidato da Walter Reder, rimane vittima di un agguato in località Foce, poco distante dal centro di Carrara. Sembra che sia un vigile di Bergiola il primo a scorgere il cadavere del militare tedesco. Ma nel fuggire terrorizzato dal luogo del delitto questi lascia sul terreno uno zaino contenente l'indicazione della propria residenza. Spinto verso Bergiola da questo falso indizio, un plotone tedesco appartenente allo stesso reparto colpito, coadiuvato da elementi delle Brigate Nere carraresi, si dedica, nello stesso pomeriggio del 16 settembre, all'allestimento della rappresaglia. La tempestività della reazione, l'allarme lanciato, sembra tardivamente, dai partigiani, la convinzione presso alcuni di una rappresaglia declinata al maschile, coglie del tutto impreparati gli abitanti di Bergiola: alcuni sono uccisi nelle loro case, poi saccheggiate e incendiate, mentre la maggioranza viene rastrellata, radunata nella scuola elementare e falciata con una mitragliatrice, fucili e bombe a mano. Fra gli uccisi anche il maresciallo maggiore Vincenzo Giudice, comandante della Brigata della Guardia di finanza di Carrara, che intraprende senza successo un tentativo di mediazione, offrendo la sua vita in cambio della salvezza per la popolazione, e finisce fucilato presso la scuola elementare con la moglie, il figlio e la figlia. Il bilancio è tragico: per il numero delle vittime, 71, per l'alta percentuale delle donne (56,34%) e dei bambini (36,6%) massacrati, e per le allucinanti proporzioni della rappresaglia, ben lontane dal rapporto dell'uno a dieci, codificato dalla consuetudine.
Responsabili
Tedeschi La strage di Bergiola Foscalina viene inserita fra i capi di imputazione dei processi al generale Max Simon, comandante della 16.ma divisione corazzata delle SS "Reichsführer", giudicato colpevole dalla corte militare alleata di Padova con sentenza del 26 giugno 1947, e a Reder, assolto però a Bologna per insufficienza di prove. Italiani Il processo celebrato a Perugia contro la Brigata Nera di Carrara si conclude con condanne severe (su 64 imputati, ben 11 sono gli ergastoli comminati) che tuttavia finiscono con l'ammorbidirsi progressivamente svuotandosi definitivamente di contenuto con l'applicazione dell'amnistia.

Bibliografia

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(a cura di), Reder nel giudizio della Magistratura militare, s.e., Roma 1961, 164 pp.
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53. Giovana Mario (a cura di), Resistenza, autogoverno e problemi delle autonomie nell'Italia 1943-1945, upi editoria e servizi, Torino 1985, 214 pp.
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(a cura di), Resistenza. "Pagine di Gloria", De Nicola-Lombardozzi Editori, Roma 1976, 312 pp.
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78. Rossi Andrea, Fascisti toscani nella Repubblica di Salò 1943-1945, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 2000, 160 pp.
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Lotta partigiana intorno alle Alpi Apuane e sull'Appennino ligure-tosco-emiliano: memorie, Coop. tip. Mareggiani, Bologna 1964, 130 pp.
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Ritorna la vita... nella "Terra di nessuno", Tip. Moderna, La Spezia 1967, 180 pp.
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Località della strage Carrara data 


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