Commissione UE propone le possibilità di pesca per il 2023 nel Mar Mediterraneo e Mar Nero

La Commissione europea ha adottato la sua proposta riguardante le possibilità di pesca per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero per il 2023.

La proposta, che promuoverebbe la gestione sostenibile degli stock nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero rispettando gli impegni politici assunti nelle dichiarazioni MedFish4Ever e di Sofia, tiene fede all'obiettivo ambizioso della Commissione di rendere sostenibile la pesca in questi due bacini marittimi, in linea con la strategia della Commissione generale per la pesca nel Mediterraneo (CGPM) per il 2030, che è l'organizzazione regionale di gestione della pesca competente per la conservazione e la gestione degli stock nel Mediterraneo e nel Mar Nero.  

La Commissione propone l'uso degli stessi attrezzi introdotti con le possibilità di pesca per il 2022 sulla base dei più recenti pareri scientifici, ad esempio per quanto riguarda lo sforzo di pesca per i pescherecci da traino e con palangari e i limiti di cattura per il gambero rosa mediterraneo.

Le misure in questione sono state stabilite nell'ambito del piano di gestione pluriennale per gli stock demersali nel Mediterraneo occidentale allo scopo di raggiungere, al più tardi entro il 1º gennaio 2025, il rendimento massimo sostenibile (MSY), vale a dire il quantitativo massimo di pesce che i pescatori possono prelevare dal mare senza compromettere la rigenerazione e la produttività futura dello stock interessato.  

Per il Mar Mediterraneo la proposta introduce misure riguardanti il corallo rosso e la lampuga, in linea con le decisioni adottate dalla CGPM.

Un aggiornamento è previsto, per gli stock per i quali le misure transitorie della CGPM scadranno alla fine del 2022 (ad esempio, l'occhialone e il gambero rosa mediterraneo nello Ionio, nel Mar di Levante e nel Canale di Sicilia), dopo la sessione annuale della CGPM del 2022, durante la quale dovrebbero essere adottate nuove decisioni.  

Per il Mare Adriatico la proposta continua ad attuare il piano pluriennale della CGPM per gli stock demersali e il piano pluriennale della CGPM per gli stock di piccoli pelagici.

Per questi ultimi viene prorogata l'applicazione del periodo transitorio previsto dal piano pluriennale. Viene anche introdotto un ulteriore livello di riduzione delle catture, basato sulla quota transitoria interna tra Stati membri, oltre ad un tetto massimo di capacità della flotta per i pescherecci adibiti alla cattura di piccoli pelagici.

Per gli stock demersali, si propone una riduzione dello sforzo di pesca in linea con la futura decisione della CGPM e con l'obiettivo di raggiungere l'MSY entro il 2026. La decisione sarà adottata nel corso della sessione annuale della CGPM del 2022. 

Per il Mar Nero la proposta include limiti di cattura e contingenti per il rombo chiodato e lo spratto. Per lo spratto la Commissione propone di mantenere lo stesso limite di cattura previsto per il 2022. Per il rombo chiodato, i livelli del totale ammissibile di catture (TAC) e dei contingenti saranno fissati e adottati in occasione della sessione annuale della CGPM del 2022.  

La proposta della Commissione sarà integrata, in una prossima fase, in funzione dei risultati della sessione annuale della CGPM (7-11 novembre 2022) e del parere scientifico per gli stock demersali oggetto del piano pluriennale per il Mediterraneo occidentale, atteso per il prossimo 28 ottobre.  

Il Consiglio discuterà la proposta della Commissione il 12 e il 13 dicembre e stabilirà la ripartizione delle possibilità di pesca. Il regolamento dovrebbe applicarsi a decorrere dal 1° gennaio 2023.  

Maggiori informazioni: 

Proposta di regolamento del Consiglio che stabilisce, per il 2023, le possibilità di pesca per alcuni stock e gruppi di stock ittici applicabili nel Mar Mediterraneo e nel Mar Nero 

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Aggiornato al:
07.11.2022
Article ID:
133493883