Dal 2000 al 1990 le aziende agricole sono diminuite, e diminuisce la superficie da esse occupate nel territorio della Toscana, diminuisce la Sau, diminuisce lievemente la superficie media aziendale, aumentano le aziende agricole condotte da donne. Sono i principali dati definitivi del 5° Censimento generale dell'agricoltura 2000 sulle aziende agricole della Toscana (aziende, superficie totale e superficie agricola utilizzata per provincia, dimensione media aziendale per provincia), pubblicati dalla Regione Toscana unitamente ad approfondimenti sulle aziende con vite, con olivo e con allevamenti.
minor numero di aziende (-6,6% in linea con i censimenti del 1990 con -8,6% e del 1982 con -8,7%) con l'eccezione della provincia di Arezzo
- diminuzione della percentuale di superficie delle aziende agricole sulla superficie complessiva della regione (il 71% rispetto al 77% del 1990 e all'81% del 1982) con la differenza costituita principalmente da zone urbanizzate, zone industriali, zone umide e corpi idrici, territori boscati non attribuibili alle aziende agricole
- superficie agricola utilizzata (sau) diminuita (-7,5% accentuando il - 6,3% del 1990 e il -6,2% del 1982), con l'eccezione della provincia di Prato; la sau, che in Toscana rappresenta il 52,7% della superficie totale delle aziende agricole, è composta in più del 70,0% da seminativi e orti familiari (33,2%) e da boschi (39,5%)
- dimensione media aziendale in generale leggermente diminuita (-0,2%) dovuta ai ridimensionamenti nelle province di Arezzo e Grosseto
- aziende a conduzione femminile aumentate per numero di aziende, superficie e sau.
Aziende con vite
Le aziende agricole che coltivano la vite ammontano al 38,5% del totale delle aziende agricole toscane per un totale di superficie investita a vite del 6,8% della sau totale: si registra una diminuzione del 28,3% del numero delle aziende agricole con vite rispetto al 1990 che corrisponde a una diminuzione del 17,3% della relativa superficie investita a vite.
Le aziende con olivo
Le aziende olivicole della Toscana sono il 56,5% di tutte le aziende agricole toscane corrispondenti al 11,3% della sau totale: aumento sia in termini di aziende (+11,9%) che di superfici (+9,1%) con la maggioranza dedicata alla produzione di olive da olio (98,6% del totale della superficie investita). Poco meno del 20% dell'intera superficie a olivo sono destinati alla produzione di olivo di qualità con l'8,5% delle aziende prevalentemente collocate nella provincia di Grosseto.
Le aziende con allevamenti
Le aziende agricole che possiedono allevamenti sono in diminuzione del 30,7% rispetto al 1990 con una diminuzione del numero dei capi allevati secondo tutte le specie di allevamento rilevate, con considerevoli perdite nel comparto cunicolo (-62,8% dei capi), caprino (-48,5%) e suino (-41,4%) con bovini e bufalini nel complesso che diminuiscono di poco più del 30%. Per gli struzzi non è disponibile il dato di confronto con il censimento precedente in quanto non rilevato nel 1990 vista la recente espansione di tale tipo di allevamento che risulta oggi insediato in tutte le province della Toscana, con il 28,3% dei capi allevati nella sola provincia di Pisa. Grosseto si conferma in ogni caso la provincia con il maggior numero di capi nei vari comparti zootecnici, ad eccezione del comparto suino per il quale il primato spetta alla provincia di Arezzo.
Il report statistico dei risultati si articola nelle segeunti parti.
1. Premessa
2. Le aziende agricole
3. Le aziende con vite
4. Le aziende con olivo
5. Le aziende con allevamenti
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Nota metodologica
Tra le varie novità introdotte dal 5° censimento generale dell'Agricoltura, dal punto di vista organizzativo è stato previsto un modello cosiddetto 'a geometria variabile', ossia una struttura a più livelli che ha coinvolto in prima persona gli Enti locali attuando il principio del decentramento amministrativo.
Nel Censimento dell'Agricoltura 2000 le aziende agricole, forestali e zootecniche considerate sono quelle definite come "unità tecnico-economiche costituite da terreni, anche in appezzamenti non contigui, ed eventualmente da impianti e attrezzature varie in cui si attua la produzione agraria, forestale o zootecnica ad opera di un conduttore, e cioè persona fisica, società o ente, che ne sopporta il rischio sia da solo, sia in forma associata". I dati si basano quindi su una definizione di azienda che differisce da quelle utilizzate in altri contesti (in primo luogo il concetto di "impresa agricola"), ma garantisce la confrontabilità con i precedenti censimenti nazionali del 1990 e del 1982 e con i corrispondenti censimenti effettuati dagli altri Paesi dell'Unione Europea. L'azienda così definita è stata individuata nel comune (data di riferimento 22 ottobre 2000) e in particolare nel foglio di mappa catastale, in cui ricade il centro aziendale o, in mancanza di esso, la maggior parte delle particelle costituenti la superficie totale aziendale. Le aziende e tutte le relative superfici sono state quindi attribuite al comune, dove è presente il centro aziendale, e alcune di esse possono essere state assegnate a un comune pur essendo fisicamente appartenenti a un altro, anche di altra provincia o altra regione.
In Toscana, la rete di rilevazione ha coinvolto oltre 2.000 operatori di cui più della metà (1.248) sono stati i rilevatori che hanno materialmente visitato le aziende per la raccolta dei dati.