Annuario statistico regionale Toscana 2008 - sezione "Commercio interno e prezzi"

La sezione "Commercio interno e prezzi" dell'Annuario statistico regionale Toscana 2008 raccoglie i dati sull'andamento delle vendite negli esercizi del commercio al dettaglio e nella grande distribuzione organizzata e sulla consistenza delle strutture di vendita di commercio al dettaglio in sede fissa e altre forme di commercio: commercio al dettaglio al di fuori dei negozi, commercio all'ingrosso, intermediari del commercio, commercio del settore auto.

Si fornsicono così gli strumenti per analizzare l'evoluzione della rete distributiva toscana sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista strutturale.

Le fonti informative

L'indagine

La sezione si completa con le tavole relative ai tre diversi indici dei prezzi al consumo prodotti da Istat:

- prezzi al consumo per l'intera collettività nazionale (NIC);
- prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI);
- indice armonizzato europeo (IPCA).

Un indice dei prezzi al consumo è uno strumento statistico che misura le variazioni nel tempo dei prezzi di un insieme di beni e servizi, chiamato paniere, rappresentativo degli effettivi consumi delle famiglie in uno specifico anno. I tre indici hanno finalità differenti:
- il NIC misura l'inflazione a livello dell'intero sistema economico; in altre parole considera l'Italia come se fosse un'unica grande famiglia di consumatori, all'interno della quale le abitudini di spesa sono ovviamente molto differenziate. Per gli organi di governo il NIC rappresenta il parametro di riferimento per la realizzazione delle politiche economiche;
- il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente (extragricolo). È l'indice usato per adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti o gli assegni dovuti al coniuge separato;
- l'IPCA è stato sviluppato per assicurare una misura dell'inflazione comparabile a livello europeo. Infatti viene assunto come indicatore per verificare la convergenza delle economie dei paesi membri dell'Unione Europea, ai fini dell'accesso e della permanenza nell'Unione monetaria.
Per ulteriori informazioni: http://www.istat.it/prezzi/precon/aproposito/

 

Le fonti informative

Le statistiche sulle vendite al dettaglio sono tratte dall'indagine congiunturale sulle imprese del commercio al dettaglio dell'Osservatorio regionale sul commercio della Toscana, che ha come obiettivo l'analisi congiunturale, tendenziale e previsiva delle tendenze generali del settore (volume d'affari, giacenze di magazzino, ordinativi, aspettative degli imprenditori del settore).

Le statistiche strutturali sulla rete distributiva sono tratte dall'archivio informatico Infocamere-Tradeview, nato dalla costituzione dell'Osservatorio nazionale del commercio, istituito presso il Ministero delle attività produttive dal D. Lgs. n. 114 del 31/3/1998.

La fonte primaria dei dati è l'archivio nazionale del Sistema camerale, che raccoglie puntualmente le informazioni relative alle imprese iscritte al Registro Imprese, individuando gli esercizi commerciali della tipologia considerata (al dettaglio in sede fissa o le altre forme di vendita) attraverso il codice di attività Istat.

La base statistica relativa al commercio al dettaglio in sede fissa viene alimentata inoltre da una serie di nuove informazioni, caricate da parte delle Camere di Commercio, tratte dalla modulistica COM emessa nell'aprile del 1999.

 

L'indagine

L'indagine è effettuata con cadenza trimestrale tramite somministrazione di questionari con metodologia CATI Computer Assisted Telephone Interviewing, e si rivolge ad un campione rappresentativo dell'universo delle imprese commerciali con almeno un addetto dipendente.
I dati di indagine vengono integrati, a livello campionario, con gli andamenti riferiti alle imprese di maggiori dimensioni tratti da dati aggregati di fonte Nielsen.

 

La rilevazione è svolta in Toscana su un campione regionale di circa 1.100 imprese, attraverso un sovracampionamento dell'indagine svolta a livello nazionale dall'Unione Italiana delle Camere di Commercio, e fornisce informazioni articolate per provincia, settore di attività e tipologia di esercizio. I domini di indagine sono costituiti da 5 settori di attività economica e da tre classe dimensionali. Vengono effettuati controlli di qualità e coerenza, controlli automatici e ricerca degli outliers.
Tali informazioni statistiche sono integrate con quelle derivanti dall'indagine sull'andamento delle vendite della grande distribuzione organizzata (GDO) svolta da Unioncamere nazionale sulla base dei dati di venduto (scanner data) rilevati da IRI Infoscan.
L'indagine rileva mensilmente per area geografica le vendite in valore (a prezzi alimenti confezionati, bevande, fresco, freddo, prodotti per la cura degli animali) e non alimentare (cura della casa, cura della persona, articoli di bazar, elettrodomestici, tessile, abbigliamento e calzature). Vengono rilevati anche i volumi di vendita (a prezzi costanti) limitatamente al largo consumo confezionato.
 

Le consistenze riportate nelle tavole si riferiscono ai soli esercizi attivi con attività prevalente nella forma di commercio considerata, siano essi localizzati nella sede dell'impresa o in unità locali (non comprendono quindi sedi di impresa esclusivamente amministrative, né sedi o unità locali inattive o sospese); fra sedi e unità locali non esiste rapporto di dipendenza nel senso che entrambe vengono conteggiate solo in quanto presso di esse sia attivo un esercizio commerciale (dal punto di vista territoriale, ad esempio, una unità locale localizzata in provincia diversa da quella dell'impresa da cui dipende, viene conteggiata nella provincia in cui esercita l'attività).
Per ulteriori informazioni: http://www.sviluppoeconomico.gov.it/osservatori/commercio/

 

Sono, inoltre, pubblicati i dati strutturali tratti da indagini realizzate dall'Osservatorio nazionale del commercio sulla grande distribuzione specializzata (grandi magazzini, supermercati, ipermercati, minimercati) e sulle grandi superfici despecializzate.

Si segnala, con riferimento alla consistenza di supermercati e di grandi magazzini, che a partire dall'indagine al 1° gennaio 2004 non si è più proceduto a rilevare la presenza di esercizi aventi contemporaneamente le caratteristiche di entrambe le tipologie, data la scarsa rilevanza del fenomeno. Tali esercizi vengono attribuiti rispettivamente ai supermercati o ai grandi magazzini, in funzione della prevalenza dell'attività. Inoltre per quanto riguarda la rilevazione degli addetti, nei casi in cui il dato è risultato mancante, si è provveduto a stimarne l'entità sulla base del corrispondente dato provinciale.
 

 

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Aggiornato al:
03.04.2015
Article ID:
66918