A seguito del terremoto del 6 aprile 2009, il Settore Coordinamento Regionale Prevenzione sismica della Regione Toscana, , ha fornito la propria disponibilità alla Dip.to di Protezione Civile Nazionale per le attività geologiche di studio connesse con la Microzonazione sismica (MS) dei territori colpiti.
L'Ufficio Rischio Sismico del Dipartimento della Protezione Civile, coordinato dal Prof. Mauro Dolce, nel mese di Giugno 2009 ha richiesto alla Regione Toscana, con nota prot. 0017003 del 3/6/2009, la partecipazione dei Tecnici Regionali del Coordinamento regionale Prevenzione Sismica per la suddetta attività.Gli studi di Microzonazione sismica hanno l'obiettivo di restituire le informazioni utili per il governo del territorio razionalizzando la conoscenza del terremoto, per la progettazione, la pianificazione, l'emergenza e la ricostruzione post sisma.
Nella pianificazione territoriale, in funzione delle varie scale e dei vari livelli di intervento, gli studi di Microzonazione sismico sono condotti sulle aree dove è prevista l'edificazione del suolo o la realizzazione di opere infrastrutturali (strade, ferrovie, ponti, gallerie, dighe, ecc.) o dove si a previsto l'uso ai fini di protezione civile.Gli studi di Microzonazione sismica sono di fondamentale importanza sia nella pianificazione territoriale che nella fase di ricostruzione.Nella fase di pianificazione territoriale per:
- orientare la scelta di aree per nuovi insediamenti
- definire gli interventi ammissibili in una determinata area
- programmare le future indagini e i livelli di approfondimento
- stabilire orientamenti e modalità di intervento nelle aree urbanizzate
- definire priorità di intervento.Nella fase della ricostruzione contribuisce a:
- scegliere le aree per le abitazioni temporanee
- fornisce elementi ai tecnici e amministratori, sull'opportunità di ricostruire gli edifici non agibili
- contribuisce a scegliere nuove aree edificabili.Nella progettazione di opere nuove o di interventi su opere esistenti, gli studi di Microzonazione sismica evidenziano l'importanza di fenomeni quali le possibili amplificazioni dello scuotimento legate alle caratteristiche litostratigrafiche e morfologiche dell'area e dei fenomeni di instabilità e deformazione permanente attivati dal sisma.I costi sono differenziati in funzione del livello di approfondimento, tenendo conto dell'utilizzo delle informazioni e comparando gli scenari possibili. Gli studi di Micorzonazione sismica consentono di migliorare la conoscenza del fenomeno sismico assieme agli studi di vulnerabilità ed esposizione, al fine di ottimizzare le risorse disponibili per gli interventi di mitigazione del rischio sismico.I livelli di approfondimento degli studi prevedono tre livelli con complessità crescente da 1 a 3:
- il livello 1 è un livello propedeutico ai veri e propri studi di Microzonazione sismica, in quanto consiste in una raccolta di dati preesistenti, elaborati per suddividere il territorio in microzone qualitativamente omogenee;
- il livello 2 introduce l'elemento quantitativo associato alle zone omogenee, utilizzando ulteriori e mirate indagini, ove necessarie, e definisce una vera carta di Microzonazione sismica;
- il livello 3 restituisce una carta di Microzonazione sismica con approfondimenti su tematiche o aree particolari.Gli Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismicaapprovati dal Dipartimento della Protezione Civile e dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome (Gruppo di lavoro MS - Indirizzi e Criteri per la Microzonazione Sismica; 3 vol. e 1 DVD) definiscono le modalità tecniche di esecuzione e applicazione sul territorio italiano.Per la ricostruzione in Abruzzo, si prevede di realizzare una MS di livello 3, per i Comuni che hanno subito un'intensità macrosismica di almeno VII MCS, mentre per i Comuni con VI MCS si realizzerà una MS di livello 2.L'operazione vede il coinvolgimento di circa 150 ricercatori e tecnici di 9 Università italiane (L'Aquila, Chieti-Pescara, Genova, Politecnico Torino, Firenze, Pisa, Basilicata, Roma1, Siena), di 7 istituti di ricerca (CNR, INGV, AGI, RELUISS, ISPRA, ENEA, OGS), di 3 Regioni e 1 Provincia autonoma (Lazio, Emilia-Romagna, Toscana, Provincia di Trento), dell'Ordine dei geologi abruzzesi.
Il coordinamento del gruppo di lavoro (Gruppo di lavoro MS_AQ) è affidato a DPC e Regione Abruzzo.
I lavori saranno coordinati in task tematici:
- Task 1: Reperimento, archiviazione e restituzione informatica dati pregressi
- Task 2: Definizione del modello geologico-tecnico del sottosuolo e fenomeni cosismici
- Task 3: Caratterizzazione geotecnica dei terreni
- Task 4: Caratterizzazione geofisica dei terreni
- Task 5: Analisi strumentali del mainshock, degli aftershock e dei microtremori
- Task 6: Determinazione del terremoto di riferimento per le simulazioni numeriche
- Task 7: Simulazioni numeriche
- Task 8: Analisi del danno
- Task 9: Raccordo con Pianificazione Urbanistica e Norme Tecniche Costruzioni
- Task 10: Produzione di report, cartografie e diffusione dati.Al Coordinamento Regionale Prevenzione Sismica della Regione Toscana sono state affidate dal DPC tutte le attività di coordinamento per la realizzazione della microzonazione sismica di una macroarea relativa alle seguenti località appartenenti ai Comuni dell'Aquila e di San Felice d'Ocre.
COMUNE DELL'AQUILA
- Area 1: Pianola;
- Area 2: Bagno Grande, Bagno Piccoli, Ripa e Cominio
- Area 3: Civita di Bagno;
- Area 4: San Benedetto;
COMUNE DI OCRE
- Area 5: San Felice d'Ocre;
- Area 6: Valle d'Ocre, Cavalletto
La Regione Toscana ha quindi coordinato le strutture universitarie e ha svolto le attività di seguito riportate:
T2 Modello sottosuolo: Regione Toscana, Univ. Fi, Univ. Pi
T3 Geotecnica: AGI, Univ Pi
T4 Geofisica: Univ Chieti, Prov. di Trento
T5 Strumentale: Univ Fi, Prov. di Trento
T7 Simulazioni numeriche: DPC
Risultati dello studio di microzonazione sismica della MACROAREA 9
Si riportano di seguito i risultati del progetto di microzonazione sismica relativi alla Macroarea 9, coordinata dal settore Coordinamento Regionale Prevenzione Sismicadella Regione Toscana. Per ognuna delle località indicate sono state realizzate cartografie geologiche, carte delle isopache, carte delle indagini, carte delle misure strumentali, carte delle microzone omogenee in prospettiva sismica ( carte di livello I ), sezioni geologiche e modello di sottosuolo, carte di microzonazione sismica di livello III.
Inoltre, è stata redatta dal Gruppo di lavoro, una relazione tecnica finale descrittiva di tutte le attività svote nell'ambito della macroarea 9 e di commento dei risultati raggiunti e delle cartografie prodotte.
Carta inquadramento geografico | Carta geologica | Carta delle isopache | Carta delle indagini | Carta delle microzone omogenee in prospettiva sismica (liv. 1) | Sezioni geolitologiche e modello del sottosuolo | Carta delle misure strumentali | Carta di Microzonazione sismica (liv. 3) | |
Bagno | o | o | o | o | o | o | o | o |
Civita di Bagno | o | o | o | o | o | o | o | o |
S. Benedetto | o | o | o | o | o | o | o | o |
Pianola | o | o | o | o | o | o | o | o |
S. Felice d'Ocre | o | o | o | o | o | o | o | o |
Valle-Cavalletto | o | o | o | o-o-o | o | o | o | o |