13° Censimento Popolazione 1991: movimenti pendolari per lavoro o studio

Censimento della popolazione e delle abitazioni al 20 ottobre 1991: I movimenti pendolari per motivi di lavoro o studio nelle Provincie della Toscana

INDICE

Avvertenze

1. DEFINIZIONI

Pendolarismo
Con tale termine nel presente lavoro viene indicato il fenomeno dello spostamento giornaliero dalla propria abitazione al luogo di lavoro o di studio da parte dei residenti nei comuni toscani rilevati nel censimento ISTAT della popolazione e delle abitazioni effettuato nel 1991.

Come è noto, tale fenomeno, nell'indagine censuaria, viene rilevato solo nella direzione: abitazione luogo di lavoro (studio); le informazioni riguardano:
. il luogo di destinazione
. la fascia oraria di uscita
. il lasso di tempo di percorrenza impiegato
. la categoria di mezzo di trasporto utilizzato.

L'universo dei soggetti preso in esame nel presente lavoro è quindi quello dei residenti in Toscana al Censimento ISTAT della popolazione e delle abitazioni effettuato nei giorni 20 e 21 del mese di ottobre del 1991, che hanno dichiarato di essere occupati o studenti o comunque frequentanti un corso di studi (compreso l'asilo nido e la scuola materna) o un corso di formazione professionale e di rientrare giornalmente al proprio domicilio.

A questo proposito, occorre specificare che per alcune categorie occupazionali le informazioni sul movimento pendolare non vengono rilevate. E' questo il caso dei lavoratori senza luogo fisso (rappresentanti di commercio, venditori ambulanti, ecc.) ed ovviamente i lavoratori presso la propria abitazione, che devono indicare tale modalità di lavoro in corrispondenza della domanda sul luogo di studio o di lavoro, e non fornire ulteriori informazioni.

Altra precisazione necessaria è quella relativa al caso dei lavoratori-studenti, per i quali il luogo di destinazione dello spostamento pendolare coincide con il luogo di lavoro e non con quello di studio.

Un ulteriore avvertimento da tenere presente riguarda la possibilità che il luogo di lavoro indicato non corrisponda a quello dove ha sede l'azienda o l'ente presso cui il rispondente lavora. E' questo il caso ad esempio del soggetto che lavora presso terzi per conto della propria azienda (es. servizio di mensa di una struttura pubblica gestito in loco da operatori privati) o che prende servizio in una delle postazioni operative di questa (ad es. il ferroviere deve indicare la sede della stazione in cui inizia il suo servizio lavorativo, il pilota aereo deve indicare l'aereoporto, ecc.).

Bisogna infine sottolineare che le informazioni relative alla fascia oraria di uscita, al mezzo di trasporto ed al tempo impiegato sono riferite a quanto realmente effettuato dal rispondente in un giorno particolare, cioè il mercoledì precedente la compilazione del questionario. Questo aspetto può far sì che per alcuni soggetti quanto indicato, pur essendo del tutto veritiero, non risponda al comportamento abituale.

Si pensi ad esempio al lavoratore (o allo studente) che nel giorno di mercoledì di cui sopra si è recato in trasferta fuori comune usando il treno, uscendo quindi di casa prima delle 7.00 del mattino ed impiegando più di un'ora per arrivare a destinazione, pur essendo solito andare al lavoro in bicicletta, uscendo di casa dopo le 8.00 ed impiegando meno di quindici minuti per percorrere l'intero tragitto.

In realtà l'ISTAT , nella "Guida per la compilazione del foglio di famiglia" ha specificato che a tali domande non doveva rispondere chi nel giorno indicato si fosse in realtà recato in un luogo di lavoro o di studio diverso da quello abituale. Ma è ragionevole supporre, anche analizzando i risultati delle elaborazioni oggetto della presente pubblicazione, che tale indicazione sia stata in parte disattesa.

Un problema che può porsi nella lettura dei risultati delle elaborazioni è dato dalla presenza di destinazioni apparentemente incoerenti di spostamenti pendolari (ad esempio un piccolo comune che figura come sede di studi post-diploma) o di altri aspetti, quali ad esempio il mezzo di trasporto utilizzato. A questo scopo occorre porre attenzione a tre punti:

1. il questionario censuario è stato autocompilato, ovvero è stato riempito dai diretti interessati, che possono quindi aver avuto dei problemi circa la corretta comprensione di quanto veniva loro domandato;
2. alcune informazioni, tra cui per esempio il tipo di scuola frequentata, sono state ricostruite durante il lavoro di elaborazione in quanto non immediatamente disponibili dai dati censuari: questo espone a possibili fraintendimenti nel significato della località di destinazione indicata dal rispondente;
3. una delle scelte compiute durante il lavoro di elaborazione è stata quella di lasciare una completa "visibilità" di quanto indicato dai dati censuari come luogo di destinazione, compreso eventuali errori di codifica da parte degli addetti alla registrazione dei questionari o di comprensione da parte del rispondente di quanto richiesto dal questionario. Ciò allo scopo di:

A. poter comunque almeno "quantificare" l'entità complessiva dello spostamento pendolare dai comuni di residenza;
B. garantire il perfetto allineamento dei valori presenti nelle diverse tavole in cui si articola la presente pubblicazione, che colgono aspetti diversi dello stesso fenomeno.

Per poter garantire tale allineamento dei valori tra le diverse tavole è stato poi deciso di presentare sempre anche il numero di soggetti che non hanno fornito risposte ( o risposte valide ) alle domande del questionario relative ai diversi aspetti dello spostamento pendolare (es. tempo impiegato o mezzo utilizzato o fascia oraria di uscita) o alle caratteristiche socio-economiche (es. il settore di attività economica o il corso di studi).

Lo spostamento pendolare è stato inoltre analizzato sia come flusso "in uscita" da un comune verso lo stesso comune o altri comuni (toscani e non) che come flusso "in ingresso" in uno dei comuni toscani dallo stesso comune o da altri comuni (toscani).

Questo ha determinato la strutturazione della pubblicazione in undici tavole (di cui nove presentate in due versioni, identificate con le lettere A e B), nelle quali vengono di volta in volta presi in considerazione uno o più aspetti del fenomeno, (ad esempio, la tav. 6 illustra la suddivisione dei pendolari in base all'orario di uscita da casa, mentre la tav. 5 presenta i pendolari suddivisi per mezzo di trasporto utilizzato e tempo impiegato a compiere la parte più lunga del tragitto) una volta dal punto di vista del comune di origine (tav. a) ed un'altra da quello del comune di destinazione (tav. b).

Occupati
Secondo la definizione che l'ISTAT inserisce nella "Guida per la compilazione del foglio di famiglia" allegata al questionario usato per il censimento, occupato è la condizione professionale (quesito n.11.1) di colui che "possiede una occupazione (in proprio o alle dipendenze) da cui trae una retribuzione od un profitto; chi collabora, senza avere un regolare contratto di lavoro, con un familiare che svolge una attività lavorativa in modo autonomo".

Frequentanti
Tale definizione si attribuisce ai soggetti che hanno risposto di essere nella condizione professionale di studenti, o, più in generale, di frequentare un corso regolare di studi(dall'asilo nido all'università) oppure di essere lavoratori o in altra condizione professionale che frequentano un corso di formazione professionale.

A tale proposito occorre specificare che l'ISTAT nella "Guida per la compilazione del foglio di famiglia" allegata al questionario usato per il censimento non definisce la condizione professionale di studente pur prevedendola come una delle possibili modalità di risposta al quesito sulla condizione professionale (quesito n.11.1, risposta n. 5).

Per ciò che concerne la frequenza di un corso di formazione professionale questa è rilevata con il quesito n.10.4 del foglio individuale del questionario. Perchè possa parlarsi di corso di formazione professionale, l'ISTAT precisa che questo deve avere durata almeno trimestrale, rilasciare un attestato e avere come fine il miglioramento o l'adeguamento della capacità professionale.

Si precisa infine che, da un punto di vista logico, la distinzione fra occupati e frequentanti non costituisce una partizione dell'universo dei pendolari, potendo verificarsi una intersezione non vuota fra i due sottoinsiemi; da un punto di vista tecnico invece nelle elaborazioni l'attribuzione dei soggetti ad uno dei due gruppi è stata effettuata considerando quale destinazione doveva essere specificata sul questionario.

Luogo di lavoro o studio
Con tale dizione si indica il comune in cui il rispondente si reca abitualmente per motivi di lavoro o di studio. A tale proposito sussistono però delle eccezioni, peraltro già elencate sotto la voce "pendolarismo". Esse sono infatti rappresentate da:
1. i lavoratori-studenti, che devono indicare il luogo di lavoro e non già quello di studio
2. i lavoratori senza luogo fisso e quelli che lavorano presso la propria abitazione, che devono semplicemente indicare una di queste due modalità
3. i lavoratori per i quali il luogo di lavoro indicato non corrisponda a quello dove ha sede l'azienda o l'ente presso cui il rispondente lavora (es. il ferroviere).

Mezzo di trasporto
Il mezzo di trasporto rilevato nel censimento è quello con cui il pendolare copre il tratto più lungo in termini chilometrici del percorso dalla propria abitazione al luogo di lavoro o di studio. Le risposte previste nel questionario erano le seguenti:
1. nessun mezzo (a piedi)
2. treno
3. tram, metropolitana
4. autobus, filobus, corriera
5. autobus aziendale o scolastico
6. auto privata (come conducente)
7. auto privata (come passeggero)
8. motocicletta, ciclomotore, scooter
9. bicicletta
10. altro mezzo (battello, funivia, ecc.)

Il rispondente doveva indicare quale di questi tipi di mezzi avesse utilizzato il mercoledì immediatamente precedente il 20.10.91, data del censimento.

Orario di uscita da casa
L'indagine censuaria ha rilevato l'informazione relativa all'orario di uscita da casa per fasce orarie. Le possibili risposte previste dal questionario erano infatti le seguenti:
1. prima delle 6,15
2. dalle 6,15 alle 7,14
3. dalle 7,15 alle 7,44
4. dalle 7,45 alle 8,14
5. dalle 8,15 alle 8,44
6. dalle 8,45 alle 9,14
7. dalle 9,14 in poi.

Il rispondente doveva indicare in quale di queste fasce orarie fosse uscito di casa per recarsi al lavoro o al luogo di studio il mercoledì immediatamente precedente il 20.10.91, data del censimento.

Tempo impiegato
Come per l'orario di uscita da casa, anche l'informazione sul tempo impiegato per raggiungere il luogo di lavoro dalla propria abitazione è stata rilevata per fasce orarie. Le possibili risposte previste dal questionario erano le seguenti:1
. fino a 15 minuti
2. da 16 a 30 minuti
3. da 31 a 60 minuti
4. oltre 60 minuti.

Tipo di scuola frequentata
Questa informazione non risulta immediatamente disponibile dalla rilevazione censuaria. Per la precisione, l'ISTAT ha rilevato distintamente la frequenza dell'asilo nido, della scuola materna e di quella elementare, mentre ha raccolto tutti gli altri soggetti interessati in due grandi categorie:
. frequentanti un corso regolare di studi
. nessuno dei corsi di studio indicati nel questionario.

Un quesito a parte era riferito alla frequenza di corsi di formazione professionale.

E' stato quindi necessario ricostruire il tipo di scuola frequentata utilizzando altri dati raccolti durante la stessa indagine (si veda il §2: "Informazioni Ricostruite" . di questo capitolo).

I possibili tipi di scuola individuati sono stati i seguenti:
1. asilo nido
2. materna
3. elementare
4. media inferiore
5. media superiore
6. studi post-diploma (università, corsi di specializzazione professionale, corsi post-laurea)
7. corsi di formazione professionale.

Settore di attività economica
Tale definizione riguarda coloro che al censimento hanno dichiarato di essere nella condizione professionale di occupato e rappresenta l'area in cui ciascuno di essi opera, quali l'agricoltura, l'industria o l'area dei servizi, pubblici o privati.

Questa informazione è fornita dalla risposta alla domanda n.11.4 del foglio individuale del questionario. Tale risposta, come è noto, è stata formulata con parole proprie dal rispondente ed è stata poi codificata dagli addetti alla registrazione dei questionari utilizzando la classificazione ISTAT delle attività economiche revisionata proprio in occasione dell'ultimo Censimento della Popolazione e di quello dell'Industria e dei Servizi.

Corso di formazione professionale
Secondo le istruzioni per la compilazione del foglio di famiglia relative alla domanda sulla frequenza di un corso di formazione professionale (domanda n. 10.4), l'ISTAT definisce corso di formazione professionale un corso che possieda i seguenti requisiti:
1. durata non inferiore a tre mesi;
2. rilascio di un attestato;
3. utilizzazione per migliorare o adeguare la capacità professionale.


2. INFORMAZIONI RICOSTRUITE

Pendolari
Come è noto, la categoria dei pendolari non viene rilevata in quanto tale dal censimento, che invece raccoglie informazioni sul luogo di lavoro (o di studio) e su alcune principali caratteristiche dello spostamento dalla propria abitazione per motivi di lavoro o di studio (vd. alla voce "pendolarismo").

Ai fini del presente lavoro è stato quindi necessario individuare la "popolazione" di studio. Questo è stato realizzato considerando in primo luogo i residenti nei comuni toscani che hanno dichiarato di essere nella condizione professionale (domanda n. 11.1) di occupati (risposta n. 1) o di studenti (risposta n. 5), oppure di frequentare l'asilo nido, la scuola materna od un corso regolare di studi (risposte possibili alla domanda n. 10.3) oppure ancora un corso di formazione professionale (domanda n. 10.4).

Tali soggetti erano peraltro quelli che nelle istruzioni fornite dall'ISTAT dovevano indicare il luogo di studio o di lavoro (domanda n. 13.1).

Tale insieme è stato poi ulteriormente ristretto selezionando coloro che avevano indicato un luogo di lavoro (o di studio) definito (escludendo quindi quelli senza luogo fisso, quali ad esempio i rappresentanti di commercio o i venditori ambulanti) e diverso dal proprio domicilio e avevano dichiarato di rientrare giornalmente al proprio domicilio (risposta n. 1 alla domanda 13.2) . Infatti solo a tale categoria di pendolari l'ISTAT ha indicato di rispondere alle domande relative all'orario di uscita da casa (domanda n. 13.3.a), al tempo impiegato (domanda n. 13.3.b) ed al mezzo utilizzato (domanda n. 13.3.c).

Frequentanti
I frequentanti sono coloro che, in condizione professionale diversa da quella di occupato, hanno dichiarato di frequentare un corso regolare di studi oppure la scuola materna o l'asilo nido oppure ancora un corso di formazione professionale. Sono quindi coloro che hanno dichiarato di essere nella condizione professionale di studenti (risposta n. 5 alla domanda n. 11.1) oppure di frequentare l'asilo nido o la scuola materna od un corso regolare di studi (risposte possibili alla domanda n. 10.3) oppure ancora un corso di formazione professionale (domanda n. 10.4).

Tipo di scuola frequentata
Per poter ottenere questo tipo di informazione, è stato necessario abbinare le informazioni fornite dalle risposte alle domande su:
1. il titolo di studio più elevato conseguito (domanda n. 10.1)
2. la frequenza di un corso scolastico (domanda n. 10.3)
3. la frequenza di un corso di formazione professionale (domanda n. 10.4).

Il tipo di scuola frequentata è stato quindi individuato analizzando la risposta alla domanda sulla frequenza di un corso scolastico o di formazione professionale in funzione del titolo di studio più elevato dichiarato.

La frequenza del corso di formazione professionale è stata invece utilizzata solo in caso di risposta negativa alla frequenza di un corso scolastico.

3. CRITERI DI AGGREGAZIONE

Livello di dettaglio territoriale dell'informazione elaborata
L'analisi del fenomeno del pendolarismo in Toscana ha avuto essenzialmente un dettaglio di livello comunale, come può apprezzarsi dalla stessa denominazione delle tavole che compongono la pubblicazione.

Le uniche eccezioni sono relative agli spostamenti giornalieri fuori dell'ambito regionale, che sono stati raggruppati per provincia di destinazione.

Per fornire però anche un quadro più sintetico delle principali caratteristiche del fenomeno, sono state elaborate due tavole di riepilogo (tav. 1 e tav. 2 - Il Quadro Regionale), in cui il fenomeno viene rappresentato con livello di dettaglio provinciale.

Inoltre, le tavole 7, 8, 11 utilizzano per la versione A della tavola il dettaglio comunale per il comune di origine cui è intestata la tavola, ed un raggruppamento molto sintetico della località di destinazione:1
. stesso comune
2. altro comune della provincia
3. altra provincia della regione
4. altre regioni.

Le rispettive versioni B, intestate al comune di destinazione, presentano un raggruppamento del luogo di origine del tutto analogo ma privo della voce "altre regioni", mancando ovviamente il dato dei residenti fuori Toscana che però lavorano o studiano nel territorio regionale.

A tale proposito si fa presente che l'ISTAT ha reso disponibile in forma aggregata alcune informazioni sul pendolarismo in Toscana di residenti in altre regioni italiane. Tali dati hanno quindi subito una elaborazione distinta da quello che ha dato origine alla presente serie di fascicoli provinciali e costituirà una sezione del fascicolo regionale, a conclusione della ricerca sul pendolarismo.

Livello di dettaglio delle classificazioni
Le variabili analizzate sono state rappresentate utilizzando un doppio livello di dettaglio:
1. analitico, ovvero presentando in modo distinto i risultati relativi a tutte le modalità previste dall'ISTAT nella formulazione delle risposte al questionario per le domande a risposta chiusa (ad esempio, tempo impiegato)
2. sintetico, ottenuto raggruppando le modalità di risposta possibili in pochi gruppi che consentissero una migliore visione d'insieme. E' questo il caso delle variabili "mezzo di trasporto" e "settore di attività economica". Nella tav. 7, ad esempio, il mezzo di trasporto viene rappresentato aggregato in quattro sole classi (nessuno, pubblico, privato, altro mezzo) rispetto alle dieci presenti sul questionario. Nella tav. 10 invece il settore di attività economica viene rappresentato distinto in cinque grandi aree (agricoltura, industria, commercio, servizi, pubblica amministrazione), che rappresentano il livello di aggregazione più alto cui arriva la classificazione ISTAT delle attività economiche (vd. sopra al § 1 del presente capitolo alla voce "Settore di attività economica").

Infine, nelle tavole 2 e 5 sono state adottate le seguenti aggregazioni della variabile mezzo di trasporto:
autobus = (tram, metropolitana) + (autobus, filobus, corriera) + (autobus aziendale o scolastico),
auto = ( auto privata come conducente) + (auto privata come passeggero).

4. GUIDA ALLA LETTURA DELLE TAVOLE

Lo spostamento pendolare, come già illustrato nel § 1 del presente capitolo, è stato analizzato nei suoi vari aspetti, sia come flusso "in uscita" da un comune verso lo stesso o altri comuni (toscani e non) che come flusso "in ingresso" in uno dei comuni toscani dallo stesso o da altri comuni (toscani).

Questo ha determinato la strutturazione della pubblicazione in undici tavole, di cui nove in duplice versione contrassegnata dalle lettere A e B: ad es., la tav. 5 presenta i pendolari suddivisi per mezzo di trasporto utilizzato e tempo impiegato a compiere la parte più lunga del tragitto, una volta dal punto di vista del comune di origine (versione A) ed un'altra da quello del comune di destinazione (versione B).

Le tavole 1 e 4 (Matrici degli spostamenti pendolari per provincia e per comune) figurano in versione unica, comprendendo all'interno sia la variabile di origine che quella di destinazione, rispetto alle quali sono indicate le intensità totali degli spostamenti.

Negli altri casi, la versione "A" della singola tavola presenta il numero dei pendolari che dal comune di residenza si spostano all'interno dello stesso comune o verso altri comuni (toscani e non). Ogni tavola A si compone quindi di tante tabelle quanti sono i comuni toscani (o le province, per le tavole elaborate con dettaglio provinciale) ed i totali a margine della tabella sono riferiti ai pendolari residenti nel comune a cui è titolata la tabella stessa.

Nella versione "B" invece la singola tavola presenta il numero dei pendolari che entrano nel comune cui è titolata la tabella provenienti o dallo stesso comune o da altri comuni (toscani). Ogni tavola B si compone quindi di tante tabelle quanti sono i comuni toscani (o le province, per le tavole elaborate con dettaglio provinciale) ed i totali a margine della tabella sono riferiti al complesso dei pendolari toscani (residenti in tale comune e non) nel comune a cui è titolata la tabella stessa.

E' quindi chiaro che, anche se la struttura della singola tavola nelle due versioni A e B si presenta invariata, i pendolari che vi rientrano sono invece diversi, ed i valori osservati sono di conseguenza diversi.

Inoltre si noterà che, non essendo stata inserita per il momento l'informazione circa i residenti fuori della regione Toscana che vi si recano giornalmente per motivi di lavoro o di studio (si pensi alle persone residenti nelle regioni limitrofe la Toscana che lavorano abitualmente in uno dei comuni toscani situati vicino al confine regionale), le due versioni della singola tavola hanno una struttura asimmetrica per ciò che concerne i comuni rispettivamente di destinazione (versione A) e di origine (versione B). Nel primo caso infatti è possibile quantificare tutto il flusso pendolare giornaliero originatosi da ciascun comune (o provincia) toscano, sia quello ristretto nell'ambito della stessa regione, sia quello rivolto ad altre regioni; nel secondo invece si quantifica il flusso pendolare in ingresso per la sola parte costituita dagli spostamenti dei residenti in Toscana.

Linee-guida della rappresentazione statistica del fenomeno della pendolarità
Rappresentazione del movimento pendolare
La presente pubblicazione offre una visione completa in termini quantitativi del fenomeno della pendolarità quale rilevabile dai dati censuari. Esso si caratterizza quindi innanzitutto per la motivazione, di ordine lavorativo o di studio, e per la periodicità del flusso. Infatti, a parte l'informazione sulla destinazione, che viene raccolta per tutti gli occupati (ad eccezione dei lavoratori a domicilio e di quelli senza luogo fisso) ed i frequentanti, tutte le altre informazioni (fascia oraria, mezzo e tempo impiegati) sono raccolte solo per coloro tra questi che hanno dichiarato di rientrare giornalmente al proprio domicilio.

Del movimento pendolare viene analizzato solo lo spostamento dalla propria abitazione al luogo di lavoro (o di studio) e non lo spostamento di rientro. Quindi è possibile analizzare la fascia oraria di uscita da casa (e non quella di rientro), il mezzo usato all'andata ed il tempo impiegato.

Tali informazioni sono state tutte analizzate ed i risultati sono presentati nelle diverse tavole che compongono il presente fascicolo.

Rappresentazione delle caratteristiche socio-economiche dei pendolari
In aggiunta all'analisi del fenomeno secondo quelli che sono i suoi caratteri peculiari, nella presente pubblicazione si delinea nelle sue linee principali il "profilo" in termini socio-economici dei residenti toscani pendolari per motivi di lavoro o di studio.

A tale scopo infatti sono state prese in esame le informazioni relative all'età ed al sesso (tav. 7), al titolo di studio posseduto (tav. 8) , al tipo di scuola frequentata (tav. 9) o al settore di attività economica (tav. 10 e tav. 11).

Si fornisce di seguito una traccia descrittiva delle tavole contenute nel volume, allo scopo di chiarire il contenuto delle stesse e la "direzione" corretta di lettura. Per quanto riguarda le tavole 1 e 2, si rimanda alla spiegazione delle tavole 4 e 5, da cui si differenziano solo per il livello di aggregazione territoriale (comunale o provinciale).

La Tavola 3: occupati e frequentanti per luogo di lavoro o studio (di origine), frequenza del rientro e comune di origine (o di lavoro o studio)
In questa tavola è possibile ritrovare il numero degli occupati e quello dei frequentanti, nonchè il loro totale, distinti per comune di origine, comune di destinazione e periodicità del rientro alla propria abitazione (giornaliero o meno).

Nella versione A della tavola, intestata al comune di origine, sono enumerati gli occupati ed i frequentanti che lavorano nei diversi comuni toscani, nelle province delle altre regioni italiane ed in altri stati. Il dato sui pendolari residenti in altre regioni italiane che si recano in Toscana per lavoro o studio, come è noto (vd. al paragrafo precedente), non è disponibile invece nella versione B della tavola, che è invece intestata al comune di destinazione.

La Tavola 4: Matrice Origine/Destinazione degli spostamenti pendolari per motivi di lavoro o di studio per comune
La tav. 4 differisce dalle altre che compongono il presente fascicolo, in quanto all'interno di essa lo stesso comune è visto sia come origine che come destinazione del flusso pendolare. Nella stessa tavola si trovano cioè i dati relativi al flusso in uscita ed al flusso in ingresso relativi al comune cui è intestata la tavola e diretti ai (o provenienti dai) comuni posti sulle righe della tavola.

In funzione di questa analisi secondo il duplice aspetto di luogo di origine e di luogo di destinazione per ogni comune toscano, la tav. 4 risulta circoscritta ai comuni della Toscana. Ciò comporta che non vi figurano i flussi in uscita verso altre regioni italiane o estere, ma solo quelli che hanno come destinazione un comune toscano.

La Tavola 5: Origine - Destinazione degli occupati o frequentanti pendolari per tempo impiegato e mezzo di trasporto
Anche questa tavola, come tutte quelle che compongono il presente fascicolo, presenta uno spaccato del movimento pendolare giornaliero dal punto di vista del comune di origine (tav. A) e da quello del comune di destinazione (tav. B) secondo il mezzo di trasporto utilizzato ed il tempo impiegato.

La Tavola 6: Origine - Destinazione degli occupati o frequentanti pendolari per orario di uscita da casa
Il movimento pendolare viene analizzato in questa tavola secondo la fascia oraria di uscita da casa.

La Tavola 7: Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o di studio ( luogo di origine), mezzo di trasporto, età, sesso e comune di origine (destinazione)
Questa tavola fornisce la distribuzione di frequenza dei pendolari secondo il mezzo di trasporto utilizzato, il sesso e le classi di età. E' infatti una delle tavole del presente fascicolo che fornisce informazioni sulle caratteristiche socio-economiche dei pendolari.

Per fornire maggior rilievo a tale tipo di informazione, i comuni posti sulla riga della tavola sono raggruppati a costituire delle classi molto ampie (Stesso Comune, Altro Comune della Provincia, Altra Provincia della Toscana, Altre Regioni) ed anche il mezzo impiegato è sintetizzato in pochi gruppi (Non Indicato, Nessuno, Pubblico, Privato, Altro Mezzo).

La Tavola 8: Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o di studio (luogo di origine), mezzo di trasporto, titolo di studio e comune di origine (destinazione)
Questa tavola, come la precedente, fornisce un'informazione di tipo socio-economico sui pendolari toscani. Essa infatti presenta la distribuzione di frequenza dei pendolari secondo il titolo più elevato di studio da questi posseduto ed il mezzo utilizzato, sempre secondo il duplice punto di vista del comune di origine (tav. A) e di quello del comune di destinazione (tav. B).

Anche per questa tavola, come per la tav. 7, i comuni posti sulla riga sono raggruppati a costituire delle classi molto ampie (Stesso Comune, Altro Comune della Provincia, Altra Provincia della Toscana, Altre Regioni), ed anche il mezzo utilizzato, indicato a destra di queste classi, è rappresentato in pochi gruppi (Non indicato, Nessuno, Pubblico, Privato, Altro Mezzo).

La Tavola 9: Frequentanti pendolari per comune di studio (origine), tipo di scuola e comune di origine (destinazione)
Questa tavola analizza lo spostamento dei soli frequentanti mostrando il comune di origine, quelli di destinazione ed il tipo di scuola frequentata (a questo proposito, si veda al § 1 "Definizioni" ed al § 2 "Informazioni ricostruite" di questo capitolo, alla voce "Tipo di scuola frequentata").

La Tavola 10: Occupati pendolari per comune di lavoro (origine), settore di attività e comune di origine (destinazione)
Questa tavola analizza lo spostamento dei soli occupati mostrando il comune di origine, quelli di destinazione ed il settore di attività (a questo proposito, si veda al § 1 "Definizioni" di questo capitolo, alla voce "Settore di attvità economica").

La Tavola 11: Occupati pendolari per luogo di lavoro (origine), mezzo di trasporto, settore di attività e comune di origine (destinazione).
Questa tavola presenta, come la tav. 10, il movimento pendolare degli occupati distinti per settore di attività economica. Si differenzia però da quest'ultima per la presenza di una ulteriore informazione, che è il mezzo utilizzato, e per il livello di aggregazione del luogo di destinazione per la tav. A, e di quello di origine per la tav. B.

Infatti anche in questa tavola, come nelle tav. 7 e 8, i comuni posti sulla riga sono raggruppati a costituire delle classi molto ampie (Stesso Comune, Altro Comune della Provincia, Altra Provincia della Toscana, Altre Regioni), ed anche il mezzo utilizzato, indicato a destra di queste classi, è racchiuso in pochi gruppi (Non indicato, Nessuno, Pubblico, Privato, Altro Mezzo).

Il quadro regionale

Tavola 1 - Matrice Origine/Destinazione degli spostamenti pendolari per motivi di lavoro o studio per provincia.
 
Tavola 2A - Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o studio, tempo impiegato, mezzo di trasporto e provincia di origine.
Tavola 2B - Occupati o frequentanti pendolari per provincia di origine, tempo impiegato, mezzo di trasporto e provincia di lavoro o studio.

Tavole comunali: caratteristiche del movimento pendolare

Tavola 3A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti per luogo di lavoro o studio, frequenza rientro e comune di origine.
Tavola 3B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti per comune di origine, frequenza rientro e comune di lavoro o studio.
Tavola 4 -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Matrice Origine/Destinazione degli spostamenti pendolari per motivi di lavoro o studio per comune.
Tavola 5A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o studio, tempo impiegato, mezzo di trasporto e comune di origine.
Tavola 5B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per comune di origine, tempo impiegato, mezzo di trasporto e comune di origine.
Tavola 6A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o studio, orario di uscita da casa e comune di origine.
Tavola 6B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per comune di origine, orario di uscita da casa e comune di lavoro o studio.

Tavole comunali: aspetti socio-economici

Tavola 7A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o studio, mezzo di trasporto, età, sesso e comune di origine.
Tavola 7B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di origine, mezzo di trasporto, età, sesso e comune di lavoro o studio.
Tavola 8A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di lavoro o studio, mezzo di trasporto, titolo di studio e comune di origine.
Tavola 8B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati o frequentanti pendolari per luogo di origine, mezzo di trasporto, titolo di studio e comune di lavoro o studio.
Tavola 9A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Frequentanti pendolari per comune di studio, tipo di scuola e comune di origine.
Tavola 9B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Frequentanti pendolari per comune di origine, tipo di scuola e comune di studio.
Tavola 10A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati pendolari per comune di lavoro, settore di attività economica e comune di origine.
Tavola 10B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati pendolari per comune di origine, settore di attività economica e comune di lavoro.
Tavola 11A -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati pendolari per luogo di lavoro, mezzo di trasporto, settore di attività economica e comune di origine.
Tavola 11B -(AR)(GR)(FI)(LI)(LU)(MS)(PI)(PT)(SI) Occupati pendolari per luogo di origine, mezzo di trasporto, settore di attività economica e comune di lavoro.

Allegati- Modulo di rilevazione del 13° censimento della popolazione, 20 ottobre 1991

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Aggiornato al:
11.06.2020
Article ID:
248705