"Seminare sostenibilità”, focus sulla conferenza regionale dell’Agricoltura 2023
"Seminare sostenibilità”, focus sulla conferenza regionale dell’Agricoltura 2023
La dimensione europea della politica agricola ha riscosso grande interesse durante i lavori di “Seminare Sostenibilità”, la conferenza regionale dell’Agricoltura e dello Sviluppo Rurale della Toscana, che si è svolta a Firenze il 21 e 22 giugno scorsi.
Nel corso della prima giornata dei lavori, si è posto l’accento sulla dimensione europea della politica agricola grazie agli interventi che hanno animato la tavola rotonda “L’agricoltura e l’agroalimentare tra sostenibilità e innovazione”.
I lavori, moderati da Angelo Di Mambro, giornalista professionista a Bruxelles specializzato in politiche europee su agroalimentare, clima, ambiente e salute, sono stati caratterizzati dai contributi dell’assessore regionale alle Attività produttive, Leonardo Marras e degli europarlamentari Camilla Laureti, Nicola Danti e Paolo De Castro.
L’assessore Marras ha posto l’accento sull’importanza dell’innovazione per l’agroalimentare regionale, evidenziando l’esigenza di lavorare allo sviluppo di una piattaforma di aggregazione settoriale che possa svolgere la funzione di catalizzatore per l’innovazione, al pari di quanto avviene in altri settori produttivi. Un vero e proprio luogo di analisi e incubazione al servizio del settore agricolo, oggi assente in Toscana e che potrebbe essere sopperito dai soggetti già esistenti, o creato ex-novo.
Un servizio che deve essere offerto al sistema produttivo e che potrà beneficiare dei prossimi bandi del Programma Regionale del Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale (FESR) 2021-2027 della Toscana. L’Assessore Marras ha poi evidenziato come la Toscana sia riuscita a combinare agricoltura e turismo in un connubio che ha valorizzato l’offerta regionale enogastronomica e come la sostenibilità, l’affidabilità e la qualità delle produzioni agroalimentari regionali rappresenti un vantaggio competitivo fondamentale per la Toscana.
L’onorevole Nicola Danti, membro della Commissione per l’industria, la ricerca e l’energia del Parlamento europeo, ha evidenziato l’evoluzione recente del nuovo Green Deal europeo, che, avviato come progetto ambientale, con importanti target e strategie legate alla sostenibilità, è divenuto un elemento strategico per l’Europa e in tutti i settori ma che ha generato un numero enorme di proposte legislative che hanno inondato i lavori parlamentari, rendendo difficile la gestione e l’approvazione delle varie proposte.
L’agricoltura è una parte della strategia e, seppur minoritaria con circa il 10% di emissioni associate al comparto agricolo, contribuirà in modo determinante alla riduzione delle emissioni ma anche alla mitigazione degli effetti del cambiamento climatico. Se la riduzione delle emissioni deve comunque essere compatibile con l’obiettivo di garantire la sicurezza alimentare dell’Europa e una produzione alimentare sufficiente, che è l’obiettivo principale dell’agricoltura, sulla mitigazione ci sono certamente potenzialità, come ad esempio sul contributo ai biocarburanti e biogas.
Danti ha inoltre evidenziato il posizionamento dell’agroalimentare nazionale nel commercio estero, con una crescita importante sui mercati internazionali. Gli accordi commerciali internazionali, come quello col Canada o con il Giappone, spesso mal visti, hanno portato grandi vantaggi al nostro sistema produttivo.
L’onorevole Paolo De Castro, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, ha evidenziato i numerosi cambiamenti portati dalla nuova PAC, con le relative difficoltà, come ad esempio l’implementazione degli eco-schemi e l’effettivo assorbimento delle risorse del primo pilastro a disposizione del sistema italiano, laddove allo stesso tempo la Commissione europea ha avviato una serie di iniziative che pongono target e richiedono ulteriori sforzi al settore agroalimentare, come la riduzione dei fitofarmaci, l’introduzione della zootecnia bovina tra le emissioni industriali, il regolamento sul packaging e i target aggiuntivi posti nella Legge sul ripristino della natura.
Questa grande sfida della transizione ecologica, va affrontata quindi con gli agricoltori e non contro gli agricoltori. Partendo dal riconoscimento di ciò che gli agricoltori hanno già fatto per la sostenibilità, la Commissione deve individuare dei percorsi che supportano l’agricoltura, utilizzando anche gli stessi strumenti della PAC, e mettere le risorse adeguate.
Si deve scegliere la direzione e perseguirla, sia essa l’agricoltura di precisione, le nuove tecniche genetiche o altre innovazioni esistenti, mettendo in atto dei percorsi che supportino il settore e forniscano l’accesso a soluzioni alternative. Infine, in ottica futura, l’On. De Castro ha sottolineato l’importanza del principio di reciprocità negli accordi internazionali sugli standard produttivi che l’agricoltura europea impone e come la PAC deve essere sostenuta e legittimata con forza, altrimenti dopo il 2027 rischiamo di rimanere solamente con la componente dello sviluppo rurale.
L’onorevole Camilla Laureti, membro della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento Europeo, ha parlato della relazione tra agricoltura e sostenibilità, da intendere in senso economico e ambientale, ma anche sociale, per portare l’agricoltura nel futuro al fine di garantire la sicurezza alimentare e la resilienza a lungo termine dell'agricoltura dell'UE. L’ambito sociale è essenziale per poter garantire il presidio delle aree interne e rurali.
Supportare l’imprenditoria giovanile e femminile è fondamentale per poter mantenere e garantire tale presidio e vitalità, poiché questa tipologia di imprenditorialità si è dimostrata più resiliente e idonea alle sfide poste nelle aree più difficili. L’On. Laureti ha poi parlato della ricostruzione del rapporto tra società e agricoltura, che deve partire dai tanti punti di forza dell’agroalimentare nazionale, quali le storie dei tanti prodotti italiani e la nostra cultura alimentare.
L’apertura dei lavori della Conferenza è stata caratterizzata, il 21 giugno, dall’intervento dell’Assessora all’Agroalimentare, caccia e pesca della Regione Toscana, Stefania Saccardi, che ha sottolineato le numerose sfide e criticità del settore agricolo di fronte al perseguimento dei tre ambiti della sostenibilità: ambientale, economica e sociale.
La giornata del 22 giugno è stata caratterizzata dall’intervento del Ministro dell'Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, che, durante i lavori, ha illustrato l’approccio dell’Italia alla nuova programmazione della PAC, ha ribadito l’importanza delle Regioni e si è pronunciato sul posizionamento italiano rispetto a varie iniziative dell’Unione europea in ambito agricolo e agroalimentare.
La seconda giornata di lavori è proseguita con l’intervento di Roberto Berutti, membro del Gabinetto del commissario europeo per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale Janusz Wojciechowski, che ha sottolineato l’importanza del ribilanciamento tra dimensione economica e sociale della politica agricola europea e l’importanza della PAC come strumento per garantire una produzione alimentare che possa coniugare sicurezza, quantità e qualità.
La Commissione è aperta a lavorare sugli aggiustamenti della programmazione della PAC 2023-2027, che può essere fatta fino a un massimo di otto volte. In tal senso, Berutti ha auspicato un ruolo importante delle Regioni come la Toscana, sempre attenta agli sviluppi innovativi e alla elaborazione di attività che coniugano la PAC ad altri strumenti, quali i programmi per l’innovazione e la ricerca, al fine di facilitare un’implementazione della programmazione che possa traguardare agli sviluppi futuri, al ruolo delle nuove generazioni e al presidio del territorio e delle aree più fragili.
Al termine del suo intervento, Berutti ha sottolineato l’importanza di sostenere il sistema agricolo europeo, che ha registrato la chiusura di circa 3 milioni di aziende agricole negli ultimi 10 anni. Pertanto, risulta di vitale importanza sostenere i 9 milioni di agricoltori europei, puntando sulla coniugazione delle “quattro S” dell’agricoltura europea: sicurezza, stabilità, sostenibilità e solidarietà.
Maggiori informazioni:
- Conferenza “Seminare Sostenibilità” sul sito della Regione Toscana