'Io, innocente, condannato a morte' - un ex detenuto racconta

Ci sarà Mario Flores  domani al Teatro di Rifredi e racconterà la sua esperienza. Ci sarà anche Andrea Keilen e anche lei porterà la sua testimonianza. Lui è un ex condannato a morte dell'Illinois, Usa, che ha passato 20 anni in attesa del boia e solo in extremis è riuscito a dimostrare la propria innocenza e a salvarsi. Lei è un'avvocatessa che fa parte del Texas Defender Service, organizzazione  non profit  di avvocati texani che si occupano della difesa dei condannati a morte. Racconteranno  la loro storia in occasione delle iniziative che si tengono in Toscana per la giornata mondiale contro la pena di morte, che ricorre il 30 novembre, data  nella quale si celebra la Festa della Toscana, proprio a sottolineare il fatto che in Toscana nel 1786, primo stato nel mondo,  fu abolita la pena capitale.
Domani, 29 novembre alle 11,45,  Mario Flores e Andrea Keilen  saranno al Teatro di  Rifredi, ospiti della Comunità di Sant'Egidio e della Regione Toscana, nell'ambito di una iniziativa che vede la presenza dell'assessore Massimo Toschi,  che si terrà di fronte a 300 ragazzi delle scuole superiori. La testimonianza di Mario Flores e di Andrea Keilen   sarà preceduta da una rappresentazione, della compagnia Pupi e Fresedde- Teatro stabile di Rifredi, che si intitola 'Memoria del boia'.
L'iniziativa si svolge nell'ambito del progetto 'Atlante' realizzato dalla Regione Toscana  in partenariato  con la compagnia Pupi e Fresedde- Teatro Stabile di Rifredi, Amnesty Internaztional e la Comunità di Sant'Egidio, e si propone l'obiettivo  di sensibilizzare i giovani delle scuole toscane  all'approfondimento delle tematiche  collegate ai diritti umani ed in particolare al tema della pena di morte.  I ragazzi – sottolinea l'assessore Massimo Toschi – sono il  nostro futuro, saranno i cittadini di domani. A loro, alla loro sensibilità, ci rivolgiamo per riflettere  sul valore primario e universale che è il valore della vita e per diffondere la cultura della vita contro la cultura della morte, che è un abominio per l'intera umanità.
I ragazzi saranno poi  chiamati, con la guida dei loro insegnanti, a proporre elaborati  di impianto narrativo-letterario che saranno incentrati su figure ed esperienze umane  connesse  con il tema della pena capitale.
All'iniziativa di domani (inizio ore 10) ne farà seguito un'altra il 5 dicembre, sempre al Teatro di Rifredi, con la consegna degli attestati per il laboratorio 'raccontare una condanna a morte'.

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Aggiornato al:
18.12.2007
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547738