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Risorse per 1,5 miliardi per lo sviluppo della Toscana

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Insieme contano su oltre un miliardo e mezzo di euro, un'imponente quantità di risorse che aiuterà la Toscana a rinnovare il suo sistema produttivo, a far ripartire imprese e occupazione, valorizzare cultura e turismo, a far crescere il capitale umano all'interno di un contesto intelligente e sostenibile. Sono i due programmi operativi del Fondo Sociale Europeo e del Fondo Europeo di Sviluppo Regionale per gli anni 2014-2020, che ho portato nell'ultima seduta di giunta e ai quali stiamo lavorando da tempo. A questi si aggiunge la definitiva messa a punto della strategia regionale per la Smart specialisation, declinazione toscana di uno dei pilastri della strategia europea che individua settori e territori e relative potenzialità di sviluppo. Con il via libera della giunta a questi tre atti, siamo fra le prime regioni a inviare alla Commissione europea i documenti dopo l'approvazione dell'accordo di partenariato.

Abbiamo fatto uno sforzo per attrezzarci a usare al meglio questa che costituisce, grazie ai 792 milioni di euro per quanto riguarda il POR FESR e di 732 milioni per il POR FSE, la principale opportunità e la più forte leva di sviluppo per la Toscana di qui ai prossimi anni. Nella definizione dei due programmi, coinvolgendo strada facendo tutti i soggetti economici e sociali e le istituzioni, abbiamo fatto precise scelte di campo, orientando interventi e risorse nei settori individuati come trainanti: innovazione, investimenti produttivi, aiuti all'internazionalizzazione, risparmio energetico ed efficienza energetica, ma anche la scelta di puntare al recupero e alla riqualificazione di sedi per nuove attività economiche legate al sociale e ai giovani.

E poi l'attrazione dei poli museali, vedendo in ciò un sostegno al commercio e al turismo. Lo abbiamo insomma pensato come un elemento fondamentale per lo sviluppo della Toscana. Il resto delle risorse si concentra, nona caso, sui temi della sostenibilità, interviene nelle aree di crisi industriale per accompagnare i processi di rilancio produttivo e nelle città, guarda anche al sistema dei trasporti e al potenziamento della rete (bus a metano, banda larga).

Per quanto riguarda il Por Fse, che verrà presentato il prossimo 5 dicembre a Livorno nell'ambito del consueto evento annuale, abbiamo deciso di confermare la scelta strategica di sostenere le politiche giovanili, coordinate nell'ambito progetto Giovanisì, che hanno ricevuto in questi anni un contributo fondamentale proprio da tale fondo. Nel periodo 2014-2020  destineremo a favore dei giovani,  il 35%delle risorse. Serviranno, fra l'altro, per tirocini (67 milioni), orientamento, percorsi di apprendistato professionalizzante, istruzione e formazione professionale (38 milioni), alternanza scuola-lavoro e servizio civile (73 milioni) e si sommeranno alle risorse per il funzionamento dei centri per l'impiego, agli incentivi per l'occupazione e per il lavoro delle donne. Il 20% del programma, 145 milioni, è destinato ad interventi di inclusione e promozione delle pari opportunità e per la coesione sociale.

Particolarmente importante, in questa fase tuttora critica, la scelta di destinare il 5%, circa 36 milioni, a interventi mirati per riqualificare imprenditori legati alle aree di crisi o a ristrutturazioni aziendali e la previsione di iniziative per la formazione e l'adattamento del sistema di piccole e medie imprese rispetto alle mutate realtà dell'economia.

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20.11.2014
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12079139