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Professioni liberali, così la Regione vuole sostenerle

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La Toscana è una delle regioni ai primi posti per presenza di addetti nel settore delle professioni liberali. Una presenza paragonabile soltanto a quella di paesi del nord Europa e decisamente sopra la media nazionale. E' una realtà che, come altre, sta vivendo una fase di grave crisi, legata alle difficoltà congiunturali, in particolare per i giovani. E' anche per questo che la Regione Toscana si è data, prima regione in Italia, una propria legge, con l'obiettivo di valorizzare il ruolo sociale ed economico delle professioni e sostenere, in particolare, l'ingresso dei giovani professionisti nel mondo del lavoro.

E' un impegno che stiamo rafforzando, anche nell'ambito della nuova programmazione Fse 2014-2020. Ne abbiamo discusso, insieme ai rappresentanti del mondo delle professioni intellettuali, quelle che fanno riferimento ad ordini e collegi così come quelle non regolamentate, nel corso di un affollato convegno - oltre 300 partecipanti - che abbiamo voluto organizzare proprio per fare il punto, raccogliere ulteriori suggestioni e rilanciare gli obiettivi della legge 73, la prima in Italia a riconoscere la rilevanza economica e sociale di questa variegata categoria.

E uno dei frutti più importanti della legge è proprio la Commissione regionale che raggruppa le professioni, ordinistiche e non, che vogliamo sempre più far diventare sede di confronto di dibattito sulle problematiche del settore e che presto siederà ufficialmente al tavolo regionale di concertazione. Il convegno, promosso con la collaborazione della commissione, è servito anche per illustrare le opportunità che la Regione sta mettendo e si appresta a mettere in campo per sostenere l'innovazione, l'autoimprenditorialità, l'acceso dei giovani alle professioni. Si tratta di strumenti per favorire l'accesso al credito, ma anche per i tirocini, per rendere possibile una retribuzione dei praticantati, per il co-working e l'avvio si start up. Per la prima volta si guarda, con piccoli prestiti a sostegno della liquidità, ai professionisti con partita Iva, ai tanti lavoratori individuali spesso ignorati anche dalle statistiche.

Alla richiesta di attenzione che viene da questo mondo, rispondiamo con fatti concreti. E con la consapevolezza di avere avviato un percorso comune per valorizzare quella che, sappiamo essere una risorsa importante per arricchire con competenze professionali e capacità di innovazione il processo di rilancio della nostra economia.

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Aggiornato al:
20.01.2015
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12235557