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Piombino, al governo chiediamo un impegno pieno

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Chiudere al più presto l'accordo di programma, definire gli impegni del governo legati al riconoscimento di area di crisi industriale complessa per Piombino e uno sforzo congiunto dei ministero dello sviluppo economico e del lavoro per gestire al meglio la fase di transizione. Questo l'appello con il quale ho concluso la mia comunicazione in consiglio regionale sulla Lucchini,
E' una vicenda che la Regione segue da vicino, quella della Lucchini, consapevole che si tratta di un passaggio decisivo per il futuro non solo della città di Piombino e della Val di Cornia, ma anche dell'intera Toscana e della siderurgia nazionale.

In pochi mesi, insieme alle istituzioni locali, a fianco di sindacati e lavoratori, siamo riusciti a costruire un progetto per la riconversione ecologica della siderurgia piombinese e abbiamo presentato a Roma un piano di rilancio del territorio connesso al riconoscimento di area di crisi complessa, sul quale abbiamo conquistato il sostegno della Commissione europea e stipulato un'intesa con il governo. Abbiamo anche avviato i lavori per l'adeguamento del porto all'attività di smantellamento delle navi, uno degli snodi centrali del progetto, insieme alla riconferma della presenza e dei livelli occupazionali della Lucchini, con il progetto Corex e i forni elettrici.

La Regione ha destinato risorse importanti della vecchia programmazione e si prepara a stanziarne altre della programmazione 2014-20 per interventi innovativi negli stabilimenti di Piombino. Ora deve essere rapidamente concluso l'iter dell'accordo di programma, mentre si deve garantire l'arrivo della Costa Concordia. Su questo chiediamo al governo, a partire dal Presidente del Consiglio, un impegno pieno.

Sono ore decisive per la Lucchini e per tutti i lavoratori. Non possiamo che augurarci che i progetti presentati tengano conto della necessità di riconversione ecologica della siderurgia e, in questa direzione, siamo pronti a sostenerli. Il lavoro dei prossimi giorni deve verificare le proposte pervenute al commissario a partire da ciò che prevedono sui contenuti industriali, sulla capacità di dare risposte occupazionali adeguate anche rispetto all'indotto e sulla possibilità di garantire la migliore soluzione per far proseguire l'attività dell'altoforno.

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21.03.2014
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11577686