Stati Sociali della Toscana
Stati Sociali della Toscana
Il territorio della Toscana presenta una fitta rete di realtà associative che impegnano volontariamente migliaia di cittadini nei più diversi settori della vita civile, sociale e culturale della comunità.
Questa realtà è un patrimonio di inestimabile valore che ha reso la Toscana più reattiva e resistente ai colpi della crisi finanziaria, sociale e ambientale che – come il resto del mondo – si sono abbattuti in questi anni sull'economia reale e sulla vita della cittadinanza.
Sono queste associazioni, fondazioni, gruppi informali che hanno consentito una maggiore coesione sociale, una più viva attenzione e partecipazione democratica, reali pratiche solidaristiche che hanno consentito alla Toscana di rimanere in piedi in questi anni difficili.
Ciò è stato possibile anche in virtù della collaborazione che, pur con tante difficoltà, si è consolidata con le istituzioni locali e con la Regione stessa.
La giunta regionale, riconoscendo il valore di questa presenza nel nostro territorio, ha inteso costituire una sede permanente di confronto con questa complessa e articolata realtà: un tavolo che consentirà un continuo scambio di idee, proposte, verifiche fra Amministrazione regionale e tessuto associativo della Toscana e che, tuttavia, preserva l'assoluta autonomia di ciascuno dei partecipanti di operare e intervenire nei settori di propria competenza.
Libertà, autonomia e responsabilità sono i principi a cui gli Stati Sociali della Toscana si conformano.
Si tratta di una sede di dialogo e di confronto dialettico in cui ciascuno, con continuità e spirito critico e costruttivo, potrà portare temi e proposte in discussione ed avere nell'amministrazione Regionale un interlocutore attento, aperto e impegnato.
Gli Stati Sociali della Toscana si articolano nei seguenti organismi: l'Assemblea, il Comitato di Coordinamento, le Commissioni tematiche permanenti (articolate in tre macro-aree di lavoro: economia solidale e di condivisione, sostenibilità, inclusione sociale), il Comitato Promotore (composto dalle personalità che hanno avviato, con il presidente della Regione Enrico Rossi, il progetto) ed è supportato da una segreteria amministrativa allocata presso l'Ufficio di Gabinetto della Presidenza della Giunta Regionale.