Green economy
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Ambiente
Tutte le informazioni e i servizi della Regione che riguardano l‘ambiente e, in particolare, acque, energia, sostenibilità, inquinamento, mare, parchi, rifiuti, suolo e biodiversità.Green economy
Cosa è la Green economy
Green economy in agricoltura
Green economy per il miglioramento delle attività economiche e di impresa
Green economy nelle aree produttive
Le ESCO (acronimo di Energy service companies)
Il Distretto delle energie rinnovabili
Cosa è la Green economy
Il termine, ma non esiste una definizione ufficiale, potrebbe comprendere settori come l'efficienza energetica, la produzione e la distribuzione di energia rinnovabile, il trasporto sostenibile, la fornitura di acqua, la depurazione, la gestione dei rifiuti e l'agricoltura sostenibile, oltre alle industrie che usano risorse in modo efficiente e a tecnologie intelligenti. Parlare di economia sostenibile non significa quindi parlare solo di energia e fonti rinnovabili, ma anche di salvaguardia dei beni ambientali, culturali, artistici ed architettonici.
Alcune imprese toscane sono semplici utilizzatrici di prodotti verdi. Altre si dedicano alla produzione di impianti alimentati da rinnovabili o di componenti di questi, altre ancora (sono la maggior parte) commercializzano prodotti come i pannelli fotovoltaici, costruiti altrove. Poi ci sono un gran numero di tecnici, installatori, consulenti, professionisti che costituiscono il cuore pulsante della green economy, vera e propria occasione di sviluppo per l'economia toscana e di tutto il mondo.
Vedi anche la rappresentazione della Toscana green nei documenti sull’energia prodotti per la strategia di specializzazione intelligente in Toscana
Green economy in agricoltura
Una parte importante della green economy interessa il mondo agricolo. L’agricoltura è chiamata ad uno sforzo importante nell’innovazione dei prodotti e dei processi, contemporaneamente importando la logica della sostenibilità in tutte le sue attività.
Conseguentemente i bandi di sostegno alla ricerca e sperimentazione delineano la green economy e lo smart agrifood come alcuni fra gli ambiti prioritari: vedi PorCreo fesr 2014-2020
Inoltre sono tanti i punti di contatto tra agricoltura e rinnovabili, per la produzione di energia da biomasse agricole e forestali, per la produzione di biocombustibili/biocarburanti, per la localizzazione in aree agricole di impianti fotovoltaici, eolici, idrici, ecc..
La legge (l. 266/05 articolo 1, comma 423) riconosce come "attività connesse" alle agricole: la produzione e la cessione di energia elettrica e calorica da fonti rinnovabili agroforestali e fotovoltaiche nonché di carburanti ottenuti da produzioni vegetali provenienti prevalentemente dal fondo e di prodotti chimici derivanti da prodotti agricoli - se queste attività provengono prevalentemente dal fondo e sono effettuate dagli imprenditori agricoli.
Questo è importante perché le "attività connesse" alle agricole godono di facilitazioni, in particolare tributarie.
Vedi la circolare n. 32/E del 6 luglio 2009 dell'Agenzia delle Entrate.
Sicuramente l'integrazione di attività impiantistiche con le consuete attività agricole deve essere seguita con particolare attenzione. Ad esempio vi sono modalità di installazione degli impianti fotovoltaici che risolvono la convivenza fra le coltivazioni e l'installazione dei pannelli: è il caso dell'esperienza di Mola in Puglia.
Green economy per il miglioramento delle attività economiche e di impresa
La Regione Toscana a partire dal 2005 ha avviato un percorso di eco-efficienza finalizzato ad affrontare i cambiamenti globali, partendo dal riconoscere e premiare i comportamenti virtuosi di cittadini, imprese , istituzioni e associazioni.
Uno dei primi passi è stato premiare alcuni casi di innovazione che potessero costituire un esempio trainante: in 10 anni la Regione Toscana ha organizzato 5 eventi di premiazione “Toscana Ecoefficiente”, segnalando oltre mille soggetti toscani che hanno realizzato in varie discipline attività sostenibili con risultati quantificabili e valutabili in termini di sostenibilità ambientale (vedi Brochure).
Sono state quindi prodotte Linee guida regionali per l’edilizia sostenibile (2006 - download) nonché Linee guida regionali per l'edilizia in legno (2009 - download).
Con la pubblicazione "Toscana Green" del 2014 si dava conto di questi primi passi di green economy in Toscana.
Il futuro vede una nuova programmazione per la sostenibilità che si declina nell’applicazione a scala regionale della Agenda 2030. Vedi: agenda 2030 verso una toscana sostenibile
Per fare il punto sulla bioeconomia toscana vedi anche: la Toscana alla conferenza european bioeconomy scene 2019
Green economy nelle aree produttive
La green economy investe le aree cosiddette "industriali", non solo per i soggetti produttivi nuovi e i prodotti nuovi che emergono, ma anche nel modo di governarsi stesso delle aree, di come queste aree assicurano i servizi e gli standard necessari all'attività industriale. Ecco che le aree produttive, sia esistenti che nuove, possono diventare "aree produttive ecologicamente attrezzate", ovvero APEA. La Regione Toscana si è dotata nel 2009 di una apposita disciplina di riferimento
Le ESCO (acronimo di Energy service companies)
Una ESCO è una società che fornisce ai propri clienti servizi rivolti alla realizzazione di interventi di razionalizzazione degli usi e di generazione locale dell'energia, per garantire un uso efficiente dell'energia e ridurre i consumi ed i costi della bolletta elettrica e del gas.
La ESCO si occupa anche del finanziamento degli interventi e recupera l'investimento effettuato tramite i risparmi conseguiti nei costi di esercizio rispetto a quelli storicamente sostenuti dal cliente. Per questo è una figura "chiave" negli interventi di green economy.
Una pagina interessante per comprendere la natura e l'attività svolta dalle ESCO è quella della Federazione Italiana per l'uso razionale dell'energia
Il distretto delle energie rinnovabili
La Regione Toscana ha finanziato la formazione del Distretto Tecnologico Energia ed Economia Verde (DTE2V), luogo di incontro fra le aziende interessate alla green economy. Il Distretto rappresenta un esempio di economia del trasferimento tecnologico, nella promozione e nella diffusione dell'energia pulita.
Partendo dalle esperienze ed eccellenze già presenti nella cosiddetta area geotermica tradizionale, all'incrocio delle province di Siena, Pisa e Grosseto, il Distretto vuole essere il traino dello sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili in Toscana.
Il Consorzio per lo Sviluppo delle Aree Geotermiche (Co.Svi.G. s.r.l.) – Società consortile composta dagli enti locali delle aree geotermiche – è invece il soggetto, ormai storico, che promuove direttamente lo sviluppo sostenibile in quelli stessi territori, oltre ad essere fra i soggetti "fondatori" delle più recenti strutture del distretto.